
Il manto erboso dello stadio comunale Città di Amantea – Stefano Medaglia è oramai impraticabile. La prima squadra della nostra città, le giovanili e le scuole calcio sono costrette a far giocare i propri atleti e giovani su un campo di patate.
Su iniziativa del nostro Gruppo consiliare si era deciso insieme al Sindaco f.f. Michele Vadacchino, uno dei pochissimi amministratori, di questa oramai inesistente maggioranza di governo, verso il quale nutriamo stima politica, di procedere all’emanazione di regolare bando per l’esecuzione dei lavori di rifacimento del manto erboso e di manutenzione del sistema d’irrigazione e raccolta acque del campo sportivo. L’ufficio tecnico del Comune di Amantea, al quale va il ringraziamento comunque di tutto l’Udc, aveva predisposto il tutto per l’effettuazione dei lavori suddetti nel prossimo mese di aprile, subito dopo la fine del campionato di promozione. La copertura finanziaria di euro 22.000,00 era stata giustamente individuata nel residuo del mutuo contratto con la cassa depositi e prestiti per la realizzazione dell’impianto d’illuminazione, opera fortemente voluta dal compianto Sindaco Franco Tonnara e dal consigliere comunale Gianfranco Suriano.
Da un po’ di giorni si assiste allo stucchevole rimbalzo di responsabilità tra la Giunta, l’ufficio tecnico e l’ufficio Ragioneria del Comune. Addirittura s’ipotizza il fatto che siano state impegnate in modo del tutto anomalo le somme residue del mutuo suddetto che, viceversa, consentirebbe l’ormai necessario ripristino del manto erboso dello stadio comunale Città di Amantea – Stefano Medaglia.
Invitiamo la Giunta comunale a fare chiarezza su questa vicenda amministrativa e contabile in quanto non è più pensabile che le risorse destinate per una specifica opera vengano dirottate, senza interpellare gli altri componenti dell’amministrazione, su altre opere e senza che sia stata acquisita l’autorizzazione della cassa depositi e prestiti a devolvere il residuo del mutuo in precedenza contratto. La mancata autorizzazione all’erogazione del residuo del mutuo, in presenza d’impegno di spesa delle relative somme, causerebbe buchi di bilancio che un Comune, già in stato di deficit strutturale, non potrebbe sostenere, con gravi conseguenze economiche e finanziarie per l’Ente e, quindi, per tutta la collettività di Amantea e Campora San Giovanni.
Invitiamo il Consigliere delegato allo sport Vincenzo Pugliano, i presidenti delle Associazioni sportive di Amantea a far sentire la loro voce verso la Giunta comunale, al fine di risolvere velocemente quest’annosa vicenda, altrimenti lo sport della nostra Città e i tantissimi giovani che guardano allo sport come momento di svago, di gioia, di formazione e di sana socializzazione si vedranno privati dell’unica struttura sportiva, ora, esistente ad Amantea.
I Consiglieri Comunali dell’Unione di Centro
Pasquale Ruggiero
Biagio Miraglia
Suriano Gianfranco
La foto, inviata sul nostro account Facebook, ha come oggetto del messaggio "l'accordo", ci chiediamo quindi "chi ha chiamato chi" o megli ancora "chi è andato da chi" è qual'è nello specifico la posta in gioco dell'accordo.
Ci è pervenuta la foto di Ottaviano di Puglia (a sx) e di Gianfranco Suriano (a dx). (Le indicazioni sono per chi ci legge dall’estero)
Due volpi della politica amanteana. Due pezzi da novanta della politica amanteana.
Gente che comunque avrà un importante ruolo nelle prossime elezioni amministrative.
E se li vedi insieme c’è una ragione (o più di una) , se sorridono (anche se i sorrisi sono diversi - come noterete anche voi) c’è una ragione (o più di una), ed infine, se pubblicano la foto c’è una ragione (o più di una)
Ovviamente tutte da scoprire.
Che cosa vogliono dirci?
Ma prima ancora di tentare di capire che cosa vogliono dirci è necessario chiedersi “chi ha chiamato chi” , o meglio ancora “chi è andato da chi “
Qualcuno ci ha detto che i due “marpioni” della politica locale hanno bisogno l’uno dell’altro , perché insieme sono più forti, ma che per mettersi insieme devono fare ( almeno uno dei due) quantomeno una forte inversione di posizione o di tendenza( a seconda dello status di impegno assunto) e decidere di fare un percorso unitario e di comune interesse.
Un po’ come fecero il gatto e la volpe di collodiana memoria( siamo o non siamo il paese di Collodi?)
E poi come non ricordare la bellissima canzone di Edoardo Bennato quando cantava: ”Puoi parlarci dei tuoi problemi, dei tuoi guai, i migliori in questo campo, siamo noi”: Come il gatto e la volpe Suriano e Di Puglia sono a disposizione di chi ha bisogno…
E proprio per questo è facile concludere la campagna politico promozionale ricordando che :” lui e il gatto, ed io la volpe, stiamo in società, di noi ti puoi fidare... “
L’unico problema- ci sembra - è quello che Di Puglia è uno dei politici locali ingombranti difficile da collocare perché in qualunque lista si piazzi non si accontenterà di briciole.
Però il sorriso di Viano è tutto una poesia. Sembra davvero il gatto che abbia ingoiato il topolino.
Sarà cosi? Interpretiamo bene?.
Di Puglia si defilerà rispetto alla attuale posizione che gli danno oggi i suoi avversari politici?
Avrà forse capito che in una lista dove le posizioni principali sono state già occupate dai primi due componenti resta poco spazio per lui o forse nessuno visti che per vincere occorre dare prima soluzione ai camporesi?
Aspettiamo..
In verità ci sembra che ancora non sia uscito niente di quello che realmente sarà la competizione di maggio 2014.
E forse queste foto sono solo il preludio.
Riceviamo e pubblichiamo :
Ho scelto di accettare questa candidatura all’esito di una profonda e meditata riflessione. Ho dato la mia disponibilità avvertendo di non sentirmi solo, grazie ad un valido gruppo di persone che si impegnano e mi sostengono, mi pungolano e mi stimolano, e che continueranno a farlo anche qualora dovessi diventare sindaco, ma con l’imperativo condiviso di invertire rotta. Esiste una città e un comprensorio ricco di talenti, colpevolmente inespressi, talvolta emarginati, e tanto potenziale umano, che possa rendere fecondo l’impegno di agevolare buoni propositi e costruire valide speranze per le famiglie, per la comunità, per il territorio.
Accetto la candidatura con l’intenzione di imprimere una svolta alla politica locale, immaginando una forma di governo aperto al confronto, ai migliori contributi e alle migliori idee. Amantea e Campora San Giovanni possono esprimere, lavorando insieme, e nel reciproco riconoscimento delle rispettive peculiarità, quella forza utile al rilancio economico e produttivo dell’intero Basso Tirreno cosentino, e alla costruzione di un contesto attento ai temi del lavoro, dell’occupazione e alle problematiche di carattere sociale.
La fioritura del nostro territorio non può prescindere, dunque, da una svolta. Non può prescindere da una pratica politica e amministrativa attenta a ricercare e cogliere, con rinnovata competenza e sollecitudine, le opportunità e le risorse disponibili. In questa visione strategica, assume rilevanza l’attenzione ai bandi europei, nazionali e regionali, al fine di cogliere le offerte del quadro generale di sostegno, con l’obiettivo di stimolare l’economia, difendere la qualità della vita e rendere competitivo il nostro territorio.
Occorre rinvigorire lo spirito di comunanza tra Amantea e Campora San Giovanni, quello spirito e quella rinnovata volontà di fare fronte comune rispetto alle sfide del presente e del futuro, affinché la nostra comunità possa ambire ad una prospettiva migliore rispetto a quella che oggi drammaticamente “percepiamo”. In questo scenario risulta irrinunciabile assicurare risposte e sostegno, nei limiti del possibile, a chi attraversa momenti di difficoltà reale, anziani, famiglie, giovani. Abbiamo il gravoso ma imprescindibile compito di recuperare il senso della dignità legata all’appartenenza, e di stimolare la volontà del fare. Dobbiamo farci carico di un impegno chiaro circa la proposta di una classe politica che lavori a vantaggio della comunità e dei cittadini tutti, rompendo gli schemi spartitori del passato, ma con l’occhio attento al merito e alle competenze.
Immagino la politica come impegno personale, imperniato al buon senso e alla legalità, qualcosa a cui profondere lo stesso impegno che ho sinora riservato alla mia professione e alla cultura, nella convinzione che anch’essa rappresenti un’arma da utilizzare per far fronte all’oblio dell’identità e alla mortificazione delle coscienze. Da impiegare, ad esempio, per la valorizzazione della nostra storia, lavorando per tradurla finalmente in un formidabile punto di forza, facendo leva sull’orgoglio, sulle competenze, e sull’esistenza delle tante e trascurate, ancorché preziose, testimonianze e vestigia di un passato glorioso. Da impiegare anche sul centro storico della nostra antica e nobile città, orgoglioso custode di una storia plurimillenaria che attende solo di essere studiata, conosciuta, vissuta, amata, mostrata, offerta.
Inoltre, intendo attivare e trasmettere ai compagni di viaggio la mia sensibilità per le politiche legate alla tutela dell’ambiente. La raccolta differenziata, vera, organica ad un piano di riciclo e valorizzazione dei rifiuti, che coniughi salute collettiva, decoro ambientale ed opportunità lavorative; le nuove forme di energia, le nuove tecnologie, la tutela del verde, del decoro e della dignità urbana; la tutela del mare e dalle spiagge, delle campagne. Di tutto quello che, in sintesi, possa rappresentare elemento di ricchezza, che oggi più che mai s’impone di difendere e promuovere. Occorre, dunque, lavorare sulla qualità del contesto, con azioni congiunte e coordinate tra pubblico e privato, al fine di creare, ad esempio, un ambiente favorevole allo sviluppo del turismo, che non può crescere senza la giusta attenzione alla godibilità ambientale e all’identità del territorio. Non può crescere il turismo, e rischia invece l’agonia, se si continua a lasciare da soli i pur coraggiosi operatori del settore. Con questo spirito m’impegno a non produrre manifesti e materiale cartaceo inutile, invitando i futuri candidati a fare altrettanto, perché più di un voto vale il decoro dell’ambiente, per tutti, da subito e per sempre.
Sono queste, in breve, le idee di fondo che sorreggono i programmi da proporre durante la campagna elettorale, e che intenderò attuare con pragmatismo e concretezza qualora dovessi diventare Sindaco.
Concludo con un appello a tutti i cittadini, candidati e non, affinché la prossima campagna elettorale non diventi pretesto litigioso su fatti, fatterelli e chiacchiericcio di paese, ma divenga piuttosto momento di sano confronto democratico sui temi riguardanti il futuro della nostra comunità.
A tutti i candidati a Consigliere e a Sindaco, auguro una buona e serena campagna elettorale.