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Fissato per Lunedi pomeriggio, ore 18.30, presso la sede in via Elisabetta Noto n°64 l'incontro delle lista "La Nuova Primavera" con giornalisti ed mezzi di informazione web, nel corso del quale verrà comunicato UFFICIALMENTE il candidato a Sindaco per le amministrative del prossimo Maggio (Sergio Ruggiero secondo indiscrezioni).

In data di domani (lunedì 17 marzo) alle ore 18,30 presso la propria sede, sita in via E. Noto n. 64 ad Amantea, la Lista “La Nuova Primavera” incontrerà i giornalisti dei quotidiani e i responsabili dei siti web di Amantea.

Nel corso dell’incontro sarà comunicato il nome del candidato Sindaco della Lista “La Nuova Primavera” che parteciperà alle prossime consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio Comunale di Amantea, previste per il prossimo 25 maggio 2014.

Con la scelta del candidato Sindaco, prosegue speditamente il progetto politico-amministrativo della “Nuova Primavera” che dovrà costituire, per tutto il nostro comprensorio, un punto di svolta rispetto agli oramai superati modelli di amministrazione della cosa pubblica.

Si coglie l’occasione per ringraziare tutti i cittadini, e non sono pochi, che in questi giorni hanno mostrato grande attenzione al movimento civico “La Nuova Primavera” e, soprattutto, alla sua azione di ascolto delle esigenze della collettività, che continuerà incessantemente sino al momento del voto.    

Questo è il testo del comunicato pervenuto oggi da parte del portavoce della lista Gianfranco Suriano.

Figurarsi se potevamo aspettare fino a domani e lasciare che scattasse il totoscommesse sul nominativo del candidato Sindaco. Ma non siamo riusciti ad ottenere alcuna anticipazione sul nome.

Ma da indiscrezioni……il candidato a sindaco è nientemeno che SERGIO RUGGIERO

Una sorpresa, letteralmente una sorpresa, visto che Sergio Ruggiero è conosciuto come architetto e, soprattutto, come scrittore e non certamente come politico.

Non solo, ma Sergio Ruggiero è il fondatore de Lo Scaffale, il laboratorio culturale che si propone di accelerare la cultura amanteana partendo dalla conoscenza della storia locale e regionale, una associazione che si avvale di un gruppo di colti tra i quali Vincenzo Segreti, Roberto Musì, Peppe Marchese, Filippo Vairo, Gregorio Carratelli, Giuseppe Sconzatesta, eccetera, eccetera

Un uomo nuovo della politica locale che non ha nessuna responsabilità della grave situazione nella quale versa l’economia cittadina con una altissima disoccupazione, per non parlare della cultura cittadina.

Un uomo nuovo dal quale ripartire per avviare la città su un percorso di sviluppo positivo.

Un uomo nuovo che per il suo riconosciuto equilibrio potrebbe essere un elemento capace di attrarre coloro che sono stanchi di una politica fatta sempre dalle stesse facce e dagli stessi poteri.

Un uomo nuovo dalle mani pulitissime al punto da potersi vantare di non aver mai chiesto nulla al comune e dì non essere compromesso in alcun modo e con nessuno

Un uomo nuovo che potrebbe essere una valida alternativa a candidati che portano sulle proprie spalle la responsabilità di una Amantea che sta morendo

Un candidato che potrebbe anche essere il candidato di aggregazione delle forze politiche e degli uomini politici che vogliono con sincerità fare qualcosa per la città e non per se stessi e le proprie lobbys

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Quando mi ritorna alla memoria che Amantea è stato il primo comune italiano a fare una giunta DC-PCI di compromesso storico sento una profonda e totale amarezza.

E mi chiedo dove siano finiti quegli uomini capaci di superare chiusure politiche che venivano considerate insuperabili. Si trattava di mediare costantemente ma avendo sempre di mira il bene futuro del nostro paese.

Con quella ardita scelta si intendeva avviare la politica locale su una rotta totalmente nuova e che fosse capace di aiutare lo sviluppo di Amantea.

Non andò bene.

E quale conseguenza vennero le liste civiche, quella micidiale invenzione che serviva agli audaci per conquistare e detenere il potere locale, giocando con abilità sulla propensione al levantinismo che in Amantea non è mai mancato e che divenne prepotente quando i partiti si sciolsero come neve al sole, e per via di questo scioglimento, si ricomposero a valle come le acque che vanno verso la fine.

Scomparsa la DC potevano mai scomparire i Democratici Cristiani ? Scomparso il PSI potevano mai scomparire si socialisti? Scomparso il PCI potevano mai scomparire i comunisti? E via di seguito.

E divenne logico, accettato, che si facessero salti pindarici per sopravvivere alla moria delle vacche!

Uscì fuori prepotentemente l’uomo politico scaltro, furbo, truffaldino; spregiudicato e insincero.

E piacque.

Piacque a quel popolo che era stato sempre distante dalla politica e che ora la sentiva sua perché il suo idolo politico si prestava ad ogni sua esigenza. Od almeno faceva finta.

Nacque la politica dell’”adienza”, cioè dell’ipocrita rispetto dell’uomo qualunque, in luogo della ricerca del mediatore ed abile governatore: come a dire , levantina la politica, levantina la società.

E fu il tempo del “ unn’a potutu, ca unn’a potuto, ma almenu mè statu a sentiri”, come a dire ci sono anch’io , non sono solo”.

Fu l’inizio della fine. La fine dell’etica, della dignità, della certezza del diritto, della correttezza morale, amministrativa.

Si rubava il futuro e nessuno si lamentava perché ognuno aveva almeno la sua briciola, la sua “mullica” e comunque la sua “adienza”. Poveri fessi, intanto c’era chi metteva le mani sulla città!

Il fenomeno della liste civiche continuò coinvolgendo un “popolo politico” talmente levantino che gli era consentito essere” civico” nel comune, “partitico” nelle altre cariche ed espressioni( provincia, regione, stato, europa) cioè là dove le liste civiche non arrivavano.

E terribile a ricordarsi ci fu chi pensò perfino di nobilitare le liste civiche per differenziarle dalle precedenti ed avversarie , esattamente come avveniva per i partiti.

Illusione? NO. Ipocrisia!

Ma ancora più terribile è che questo fenomeno “ social-politique” continua e ci avvicina all’orlo dell’immenso strapiombo sul quale vive ( vive?) la città.

Ancora una volta ci si avvia alla composizione di una lista civica di “levantini” nella presunzione che essa vinca, come a dire i politici ( di maggioranza e di minoranza) sono sempre gli stessi se non sono addirittura peggiori.

Il potere per il potere all’insegna “ e china c’è miegliu i mia?” , se non del “ ummè veniri sutta, tu fazzu vidiri iu…!”

L’unica speranza (ma chi di speranza vive, di speranza muore) è che, nel mentre, la società amanteana abbia preso consapevolezza della necessità della dignità , della onestà, della giustizia, quali motori del mondo, ed alle prossime elezioni li mandi al diavolo .

Oppure che nascosto da qualche parte, sott’acqua, ci sia un sommergibile armato, pronto a sparare i suoi missili……

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Dopo il comunicato stampa pubblicato ieri, continuano le dichiarazioni circa la partecipazione ad un progetto comune chiamato appunto "Amantea - Bene Comune" ed dopo la presa di distanza di Biagio Miraglia, cofondatore de "La Nuova Primavera" arrivano altri 3 secchi NO, quelli di Angelisi, Ianni e Sicoli, ma anche la prima apertura, il primo SI, quello di Salvatore Basso "sono onorato"

La proposta di Amantea Bene Comune ha indotto notevoli riflessioni e sollevato una sorta di vespaio.

Biagio Miraglia ha detto la sua.

Salvatore Basso si dice onorato della indicazione fatta della sua persona per le sue qualità personali di amministratore alternativo a chi finora ha gestito il potere ad Amantea lasciandola nella drammatica condizione attuale.


Paolo Ianni
scrive:

"Andrea buonasera! Ti prego di farmi l'urgente gentilezza di inserire sul tuo sito questa mia breve nota riguardo la questione AMANTEA BENE COMUNE Ecco il messaggio Mi dissocio nella maniera più assoluta dal comunicato inviato dal fantomatico gruppo Amantea Bene Comune nel quale compare il mio nome. Non sono mai stato interpellato da questa associazione fantasma per la creazione di qualsiasi soggetto politico e trovo puerile e sciocco il loro comportamento. Il sottoscritto non è impegnato in alcun gruppo o associazione politica e ne lo sarà per la prossima competizione elettorale. Quanto sopra per affermare che il mio nome non è politicamente spendibile. Mi riservo di compiere ulteriori azioni al fine di tutelare la mia persona."


Fabio Sicoli
scrive:

“Vi prego di pubblicare il mio msg postato nella bacheca di Amantea Bene Comune, che recita: "Per mia forma mentis sono stato abituato a spendere il mio nome e cognome in calce ad ogni iniziativa sociale, economica o politica che sia. Vedere "Sicoli f.",con una contemporanea richiesta di amicizia fatta al sottoscritto dall'anonimo gruppo, mi ha fatto sorridere e far riflettere sui metodi adottati da alcuni personaggi che, più che il bene comune della nostra cittadina, pensano al loro tornaconto personale in termini elettorali. Un messaggio a tutti i lettori: non mi identifico affatto in questo simbolo perché per me spendersi per un fine nobile significa metterci la faccia e la firma, da subito. Un saluto a tutti."


Sonia Angelisi scrive:

“Salve, chiedo gentilmente se è possibile pubblicare la seguente nota sul vostro sito d'informazione: "La presente per esprimere pubblicamente la mia estraneità al progetto denominato “Amantea Bene Comune”. Tralasciando la penosa giustificazione sulla privacy avanzata da questi anonimi finti paladini del bene comune, se il nominativo Angelisi S. che figura nella lista dei 25 corrisponde al mio nome, ci tengo pubblicamente a dissociarmi da tale iniziativa. Il mio interesse per la attuale situazione politica e amministrativa di Amantea è vivo e lo condivido con persone che nulla hanno a che vedere con i fautori di questa pagina facebook “Amantea Bene Comune”. Qualsiasi azione politica intraprenderò e qualsiasi mia appartenenza sarà palesata dalla sottoscritta mettendoci nome e faccia. " Cordialmente, Sonia Angelisi

NdR Potrebbe non finire qui!

 

Ultimo aggiornamento 10.30 del 13/03

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