Se passate in questi momenti ( sono le 17.00 del 28 febbraio 2014) sotto lo studio dell’assessore Sergio Tempo troverete le auto dei camporesi che hanno deciso di costituirsi in gruppo per poter condizionare la politica amanteana.
Poco importa il nome della nave( Concordia o Discordia) , la sua portata, i posti letto.
L’importante è salire.
Non sembra essere importante nemmeno se esistano o meno le scialuppe di salvataggio da utilizzare nel caso di naufragio se alla guida dovesse capitare uno schettini di turno.
Né è importante la rotta. Sarà decisa di volta in volta.
Il programma? ( dai, non esagerate)
Ma insomma cosa è importante?
Per taluni è esserci
Per altri non restare a terra
Per altri ancora completare le cose iniziate e trarne le utilità previste
Insomma chi più chi meno la sua parte.
Vi faremo sapere
Nel bene o nel male Rocco Cima è stato un grande lavoratore.
Mi raccontava proprio ieri il figlio che una notte di Natale la nipotina aveva la febbre altissima ed aveva bisogno di un medico.
Lui lo contattò, ne ebbe assicurato l’intervento, ma quando il figlio gli chiese se lo accompagnasse rispose: “Non posso venire, ho una fogna a Coreca”
Il dovere prima di tutto. Ed anche oltre il dovere
Una persona, od una famiglia, od una zona della città era invasa dalla fogna.
Lui era stato chiamato e lui doveva intervenire.
Chi altri se no?
Dal primo marzo sarà in pensione.
È stato trattenuto , a richiesta, come altri dipendenti del comune di Amantea. Chi più chi meno e senza una vera condizione di legittimità . Ma ora basta. Non ci sono soldi per trattenerlo ancora. I suoi soldi servono per altre esigenze .
D’altro canto prima o dopo doveva pur andare via.
Per la politica, per la burocrazia, i dipendenti sono numeri non uomini.
Lavoratori impagabili e sempre disponibili come Rocco Cima alla fine diventano eguali a tutti gli altri, a meno che non siono loro a comandare il comune.
Pochi sanno di questo fatto.
Lo scopriranno domani 1 marzo quando chiameranno il suo numero e lui non potrà rispondere o risponderà ma dicendo che ormai è in pensione.
Allora chiameranno il sindaco o l’assessore alla manutenzione che non potranno essere disponibili come Rocco Cima ogni giorno dell’anno e se proprio necessario ogni ora del giorno e della notte.
Mancherà a chi era abituato ad averne le prestazioni tempestive ed efficaci.
Diventerà memoria , come quelle meteore che ogni tanto passano nel cielo e di cui si ricorda la direzione e la luminosità. Poi piano, piano sarà dimenticato.
Noi vogliamo salutarlo con queste brevi parole.
Noi che non siamo parenti o sodali, ma che amiamo dire pane al pane e vino al vino.
A lui diciamo grazie, ricordando altri che come lui hanno dato alla città con amore molto di se stessi.
Un piccolo pensiero che vuole essere un piccolo dono
Auguri Rocco. Goditi il tuo mare, tua moglie, la tua famiglia, i tuoi nipoti, ed ogni tanto fatti vedere come stamattina a Piazza Commercio per un buon caffè. Ciao.
La frase è tratta da una favola di Andersen nella quale un imperatore vanitoso si fa raggirare da alcuni abili truffatori che gli propongono abiti in un nuovo tessuto meraviglioso che risulta invisibile agli sciocchi. Per ostentazione del re e compiacimento della corte nessuno contesta tale inesistente tessuto.
La frode è svelata da un bambino innocente che, appunto, esclama: "il re è nudo" durante la sfilata del re con i nuovi abiti.
La frase indica appunto "la verità vista con gli occhi di un bambino, verità vista da un innocente, quindi sincera e non "filtrata" da chi vuole compiacere una autorità come appunto quella di un re o segue le dicerie dei più.
La frase indica appunto un bambino, che privo di pregiudizi ed influenze,quindi obiettivo, per primo tra molti, dichiara candidamente quella che è la verità sotto gli occhi di tutti.”
Da allora, l'espressione "il Re è nudo" ha assunto un preciso significato simbolico quando si mettono….a nudo le debolezze delle pubbliche autorità.
Re o regina è la stessa cosa. Anche se nei luoghi comuni qualcuno potrebbe anche azzardare che se bisogna scegliere forse è meglio la regina nuda che il re nudo. Forse. O forse no! Dipende dal re e dipende dalla regina.
Il dilemma però non sembra solo questo, quanto se esistano ancora bambini ( od anche anziani dal cuore di bambino) capaci di dire la verità o se anche loro siano diventati cortigiani come tanti altri in questo nostro paesino nel Tirreno cosentino.
Un paesino dove pochi vedono il re nudo, la regina nuda, gli stessi membri della corte nudi. Un paesino dove anzi in tanti invidiano il re nudo e la regina nuda perché vorrebbero essere al loro posto, …anche se nudi!
Un paese meraviglioso dove la gente non fa distinzione di specie, di genie, di ruolo, di cultura, e perfino di onestà , dove la gente si incontra per gruppi parlandosi addosso ma senza che nessuno ascolti, e dove la forma vince sulla sostanza, dove i “tumaschj” sono la esemplificazione della finta ricchezza e la conferma della povertà, dove la linea tra il bene ed il male, la correttezza e la scorrettezza, non è solo sottile ma curva costantemente a secondo del bisogno o della utilità, dove i sentimenti sono per lo più finti, dove il mestiere vincente è la cortigianeria ipocrita e menzognera, dove i codardi sono ben nascosti e si camuffano per non farsi vedere, dove la lealtà finisce con la à ma non si sa cosa sia mai stata, cosa sia.
In questo paese anche i principini sono nudi ma nessuno sembra volerlo evidenziare.
E tutti aspettano che “altri” dicano quelle verità che in fondo sappiamo in tanti ma che neghiamo in tanti.
Ed aspettando Amantea è nuda e muore.
Volevamo pubblicare da tempo questo scritto, ma aspettavamo per verificare se fosse completo. In questi giorni ci siamo accorti che mancava la cosa più importante e per questa ragione abbiamo integrato il titolo.
Gia! Avevamo dimenticato che “Il re è nudo e la regina dovendo succedergli si incazza” . ahi visto mai che poi spogliano anche me e scoprono quanto sono perfino peggiore del re?