
L’estate è ormai finita ed è tempo di scelte politiche
La gente ancora oggi si sta ponendo insistentemente la domanda “Cade, non cade?”. Ovviamente riferita alla giunta.
Un amministratore mi ha assicurato la sopravvivenza della giunta Pizzino( &c) per tutti i 5 anni del mandato elettorale.
“Ma come può durare qualcosa che non fa quasi niente?” ha chiesto un amico presente.
A tal punto gli ho ricordato l’effetto della bicicletta con la quale “già andando pianissimo si innesca l’effetto giroscopico delle ruote, ossia inizia quella capacità dinamica di un corpo di rimanere sul proprio asse quando inizia a girare su se stesso”
Si! Se le ruote girano velocemente la giunta rimane in piedi ed arriva anche prima.
Ma resta in piedi anche andando piano, soprattutto se la strada possa diventare una discesa come sembra potrebbe avvenire se viene approvato il bilancio consolidato.
Ovviamente resta la possibilità di una foratura, evento che può sempre verificarsi.
E se cade il primo, rischiano di cadere tutti gli altri.
E qualche foratura è già avvenuta.
Più di una.
Senza offesa per nessuno, le ricordiamo.
Un consigliere è stato posto gli arresti e si è immediatamente ed elegantemente dimesso. Intimamente pensiamo che alla fine sarà assolto non sembrando sussistere alcun elemento atto ad una pronuncia sfavorevole nei suoi confronti.
Un assessore trascinato in un giudizio, ora giunto in cassazione, si è anche lui immediatamente ed elegantemente dimesso ed immediatamente è stato sostituito in giunta.
Un altro, infine, è stato posto ai domiciliari ed il sindaco gli ha revocato l’ incarico di assessore.
Ma non è stato sostituito nella giunta che ancora oggi manca di un elemento.
Una assenza non compresa. Da nessuno. Né dagli elettori, né dalla opposizione, e nemmeno da chi nella maggioranza aspetta una opportunità politica.
Tanto più dopo la recente pronuncia del Tdl che, sembra- ci dicono fonti qualificate-, abbia sollecitato l’interesse del nuovo Prefetto.
Che cosa significa non è dato sapere ma sembra che un suo intervento possa essere solutivo anche per la sopravvivenza della Giunta Pizzino inducendo l’atteso rimpasto.
Non chiedeteci chi sostituirà Emma Pati .
Le indicazioni sono diverse.
Una parla di Caterina Ciccia che poi sarebbe sostituita nella carca di presidente del consiglio da Enzo Giacco…...
L’altra ………. Ne parliamo dopo la festa di San Francesco.
Non si capisce chi abbia suggerito al Comitato per la festa di San Francesco di Paola in quel di Campora San Giovanni di poter ottenere il contributo regionale destinato al capoluogo e non speso.
Certo che qualcuno ha fatto un ragionamento se non opportunistico quanto meno utilitaristico.
Ecco la storia che ci hanno riferito stamattina.
Due componenti del Comitato per la festa di San Francesco di Campora San Giovanni hanno chiesto un appuntamento al sindaco proponendo la assegnazione alla festa di Campora SG dei 7000 euro che la regione aveva assegnato al comune di Amantea per la notte bianca e che non sono stati spesi.
Parliamo della mancata presenza di Albertino, prima, e di Malgioglio, dopo.
Ovviamente il sindaco avrebbe risposto che erano soldi assegnati al Capoluogo e non alla Frazione.
Pacifica ma provocatoria la risposta del comitato” Perché Campora non fa parte di Amantea?”.
Insomma il sindaco ha opposto un muro.
Intanto perché per Sant’Antonio non sono stati erogati contributi.
I camporesi lo sapevano ed infatti non hanno chiesto fondi del comune ma quelli della regione.
Ci dicono che il sindaco avrebbe ricordato che la regione non ha erogato soldi ma assunto l’impegno a fornire un artista scelto, peraltro, direttamente dalla regione stessa.
Un artista che peraltro ha fatto doppiamente cilecca dando la stura a violenti attacchi politici contro la giunta che assurdamente si è fatta “gacciare” senza richiamare la esclusiva responsabilità di Oliverio & c .
Soldi, soldi, soldi.
Tutti vogliono soldi.
Non tutti, perché molti hanno dato significato alla estate amanteana senza avere una sola lira, altro che un solo euro!
Nessun problema per la famosa festa di San Francesco di Paola in Campora San Giovani.
I camporesi sono sempre stati capaci di fare grandi cose pagandole in prima persona
E sarà così anche quest’anno.
AMANTEA (Cs) – Sette statue raffiguranti sette diversi protagonisti e momenti dell’Odissea, per restituire alla città di Amantea la sua discendenza epica, ma anche per far comprendere alla collettività come sia possibile, attraverso l’arte e la cultura, garantire servizi di pubblica utilità.
È in questo scenario che l’Associazione commercianti Amantea, presieduta da Davide Marano, intende muoversi nel prossimo futuro, generando i presupposti per un approccio quanto mai innovativo con l’espressionismo. Gli esercenti nepetini hanno avviato una serie di contatti per recuperare i fondi necessari alla realizzazione del progetto “Ulisse”. Si tratta nello specifico di realizzare sette statue legate all’Odissea di Omero che non saranno solo attrattive dal punto di vista estetico, ma potranno produrre energia solare rinnovabile per la ricarica dei mezzi elettrici, dei cellulari e dei personal computer. Le opere integreranno anche una postazione per la navigazione in rete, assurgeranno al ruolo di illuminare il luogo in cui sono posizionate e potranno dispensare, con l’ausilio di monitor interattivi, consigli su percorsi ed itinerari.
Una postazione plurifunzionale e multimediale che si coniuga con la bellezza. Ogni statua potrà essere ideata da grandi artisti o con l’ausilio di uno o più concorsi di idee, declinando la contemporaneità ed il classicismo, la ricerca con la sperimentazione.
«In ogni centro commerciale che si rispetti – spiega Davide Marano – sussistono delle regole fondamentali di marketing. Se immaginiamo Amantea come un’area dedicata agli acquisti a cielo aperto possiamo fare nostre queste regole. Una di queste è legata al concetto di “àncora”: l’attrazione principale della struttura, l’attività che risulta fondamentale per attrarre visitatori e clienti. Il progetto “Ulisse” vuole rispondere a questa precisa esigenza. L’eroe di Omero ha solcato i mari antistanti Amantea e la storia della nostra città è fortemente legata al Tirreno. E poi c’è un’evidenza di cui non si può tenere conto: dopo la Bibbia, l’Odissea è il libro più conosciuto al mondo e le peripezie di Ulisse hanno appassionato, e continuano a farlo, grandi e bambini. Occorre dunque indirizzare queste premesse in un’unica direzione: rappresentare ad Amantea sette storie di questo eroe, adattandolo all’attualità. Il numero sette non è casuale: Amantea e Odissea sono composte infatti da sette lettere. Ma c’è di più: ogni monumento sarà tecnologicamente avanzato producendo energia e offrendo contenuti. E’ questo un progetto unico che non esiste in Italia e non esiste nel mondo. A volte sarebbe bene “copiare” dai più virtuosi, ma altre volte è ancora meglio esserlo noi per primi, innovando e proponendo al mondo nuovi concetti e nuove visioni. Abbiamo dato esempi di grandi Civiltà in passato a tutta l’Umanità, con Re Italo prima e Pitagora poi. E’ giusto e importante esserne fieri ed orgogliosi. Ma è ora di essere fieri e orgogliosi anche del presente».
Nei prossimi giorni, precisamente nel mese di settembre, è prevista la presentazione del progetto: un viaggio epico che cercherà di coinvolgere imprenditori, istituzioni e associazioni. “Ulisse” vuole essere un’esperienza di ampio respiro, avvolgente e coinvolgente. Lo scopo non è solo recuperare i fondi necessari all’impresa, ma mostrare una nuova via per lo sviluppo armonico e sostenibile di Amantea.