
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa:
“Buonasera e benvenuti ad Amantea.
Vi porgo oltre al mio anche il saluto del sindaco Mario Pizzino e di tutta l’amministrazione comunale della città di Amantea.
Siamo onorati di potervi ospitare nel nostro comune in questo splendido hotel La Principessa, una struttura d’eccellenza del nostro territorio che, lasciatemi dire, è un vanto per noi grazie alla lungimiranza ed alla grande professionalità del proprietario il dott. Demetrio Metallo che ha fatto dell’ ospitalità un must, affinchè ogni ospite possa sentirsi accolto cosi bene da voler tornare.
Ovviamente questo di stasera è un momento di estrema importanza in quanto in questa sede ritroviamo tutte le componenti giuste per la promozione turistica del nostro paese e dell’intera regione Calabria.
E’ principalmente un momento di convivialità ma pur sempre un momento di riflessione e di scambio di pensiero, per raggiungere un fine comune.
Quello di far conoscere sempre di più e a più utenti possibili, nazionali ed esteri, le nostre bellezze, la nostra tradizione, la storia la cultura, l’archeologia e la religione della nostra terra.
La Calabria è una regione considerata a livello internazionale tra le più belle al mondo.
In realtà esistono diverse calabrie.
C’è quella Ionica e quella tirrenica, quella sul mare e quella collinare-montana, quella virtuale e parlata e quella che si legge camminandola e vivendola.
Tutti sappiamo che il futuro della nostra terra è rappresentato dal turismo e quindi dal suo incontro con chi potrebbe amarla forse più che non gli stessi calabresi.
Un futuro che nasce dal suo passato, quello espresso dai suoi beni archeologici, dai suoi centri storici, dalle sue chiese e dai suoi palazzi, dalla sua antropologia, dalla cultura portata dalle tante dominazioni dalle quali abbiamo tratto, come le ricette che costituiscono la sua unica e meravigliosa gastronomia.
Ma anche dal suo presente, quello espresso dal mare ancora azzurro, dalla colline ancora verdi, dai suoi intensi paesaggi, dai suoi incantevoli panorami, ed in alcuni casi, quali Amantea, dalla sua geologia che mostra perfino i litodomi dei millenni geologici.
Un turismo che può significare lavoro per i suoi giovani che oggi come ieri sono costretti ad emigrare, economia per le imprese che possono contare sulle presenze turistiche che vengono da tutta Europa e dal mondo intero.
Presenze turistiche che possono portare indietro nelle loro case e nelle loro città la nostra ospitalità naturale, i nostri sapori, la genuinità dei nostri prodotti della terra e del mare, le nostre bellezze, la nostra storia.
Ma esistono troppi problemi.
Per esempio quello della mancanza di una vera idea progettuale che coinvolga in maniera ampia tutti i possibili interlocutori pubblici e privati coinvolgibili, creando le condizioni per passare dalle parole ai fatti.
Per non parlare della mancanza di approfonditi dati turistici che permettano di leggere gli errori e gli sprechi e di orientare verso nuovi obbiettivi e verso nuove idee.
Le mie sono piccole riflessioni e preoccupazioni che vogliono portare un contributo ad un dibattito sempre attuale che parte dalla consapevolezza dell’urgenza di dare al settore turismo l’attenzione di cui ha veramente bisogno per trasformare i progetti in sviluppo economico e sociale per i territori.
In questo anno in corso è stata istituita la tassa di soggiorno che era obbligo legislativo essendo il nostro un comune finanziariamente dissestato.
Eppure la tassa di soggiorno che, se mi sarà possibile, intendo utilizzare per la promozione turistica del territorio, costituisce e costituirà la leva per “sollevare Amantea”.
Ne sono convinta!
Partendo dal miglioramento dei servizi al rinvenimento dei preziosi siti archeologici di cui Amantea è ricca ma purtroppo ad oggi ancora non fruibili, come l’antica Temesa che si trova a pochi passi da qui e che sono certa sarà un volano per il turismo. Mi auguro quanto e più di Pompei.
Nei giorni scorsi ho incontrato una giovane famiglia proveniente da Lecce che ho perfino accompagnato a visitare parte del centro storico di Amantea, insieme ad un profondo conoscitore della storia locale e della città che ha sopperito ad una mancanza della nostra città e di tante altre.
Mancano guide ed opuscoli plurilingue che permettano di visitare la città, incontrandone la storia, i beni culturali, i beni archeologici, le chiese, i monumenti, i palazzi rinascimentali e di apprezzarne fascino e mistero.
Sono questi strumenti necessari anche a voi, buyers del turismo che rappresentato il futuro della Calabria.
La mia consapevolezza su quanto ancora bisogna fare, in qualità di amministratore comunale del settore, mi porta a fare una promessa per il prossimo futuro e cioè che saremo in grado di offrirvi gli strumenti per una visita guidata nel centro storico di Amantea.
Stiamo inoltre lavorando per una guida ed un opuscolo plurilingue geologico e paesaggistico atto a più visite guidate sul nostro territorio.
Inoltre stiamo predisponendo un sito web di valenza turistica al quale potrete far fare riferimento ai vostri clienti e nel quale vorremmo elencare i buyers che si porranno in relazione con la nostra cittadina
Grazie per l’attenzione e buon proseguimento.
La vicenda del bilancio riequilibrato evidentemente è grave se il sindaco Mario Pizzino ha deciso di salire al Roma dove avrà un incontro con i tecnici del Ministero.
Il sindaco sarà a Roma quale sindaco di Amantea ma si avvarrà delle sue conoscenze professionali ed esperenziali per essere stato funzionario prefettizio in vari comuni calabresi.
Il sindaco cercherà la quadra del cerchio, cioè la soluzione di un problema complesso, di una situazione complicata.
Perché il problema del bilancio del comune di Amantea è un problema di difficile soluzione.
Se fosse stato facile il comune di Amantea non sarebbe andata in dissesto.
Ed ora non rischierebbe di vedersi sciolto perfino l’attuale consiglio comunale.
Chiariamo che il problema è l’equilibrio tra entrate ed uscite.
Le ultime sono certe e si accumulano progressivamente giorno dopo giorno.
Le entrate, invece, solo per lo più ipotetiche, virtuali.
Facciamo un esempio.
Se la previsione del ruolo dell’acqua è di circa 2milioni e mezzo ma ne viene pagato solo il 60 % questo vuol dire che alla fine dell’anno mancherà 1 milione.
Come trovarlo per avere il pareggio del servizio acquedotto ?
Qualcuno sostiene che basta chiudere l’acqua a chi non paga il tributo così da costringerlo a pagare.
A questa ipotesi si ribadisce che l’acqua è un servizio primario e non è possibile chiudere la sua erogazione.
A questa obiezione si risponde che se non si chiude la erogazione a chi non paga il tributo questo dovrà essere pagato da chi già paga l’acqua.
Ma se fosse così chi non paga l’acqua potrebbe consumarne quanta ne vuole e perfino sprecarla o rivenderla magari al vicino di casa che non è nemmeno allacciato alle rete idrica.
D’altro canto se il comune non incassa i tributi dai morosi non potrà pagare la regione che come già sta facendo ridurrà la fornitura all’intero comune
In questo modo a che chi paga il tributo mancherà dell’acqua potabile per colpa di chi non lo paga.
Non solo ma il comune non avrà i mezzi finanziari per ridurre le perdite di rete ed il miglioramento della rete.
Non solo ma essendo il tributo dell’acqua comprensivo dei costi del disinquinamento della fogna la città avrà nemmeno un mare pulito.
Qualcuno dice che al contrario occorre agire riducendo le perdite di rete così da risparmiare sull’acquisto di acqua e di riflesso sui tributi iscritti nel ruolo.
Qualcuno dice che occorre una fortissima lotta alla evasione tributaria, magari chiudendo la erogazione dell’acqua a chi possiede piscine allacciata all’acqua potabile.
Qualcuno dice che occorre una fortissima lotta agli allacci abusivi.
Insomma il problema è reale ed irrisolvibile.
Se la gente non paga il consiglio comunale sarà sciolto ed il comune sarà gestito da commissari ministeriali che dovranno trovare la soluzione che se esiste può anche essere trovata dalla attuale amministrazione.
Formuliamo gli auguri più fervidi al sindaco perché faccia il miracolo che Amantea si aspetta.
Non è solo la sua amministrazione a rischio ma tutta la città.
Nessuno si illuda.
Non avviene ad Amantea dove le foto trappole dell’assessore Antonio Rubino e della sindaca Sabatino sembrano scomparse nel nulla.
Ed i risultati si vedono tutti.
No parliamo di Bari, dove c’è stata una stretta della Polizia Locale su chi non butta in modo corretto la spazzatura.
Gli sporcaccioni sono stati sorpresi dalle foto trappole mentre gettavano i rifiuti dall’auto.
Ben 41 contravvenzionati.
Non solo ma sono stati anche rilevati cittadini di altri comuni che gettavano la loro spazzatura nel comune di Bari.
Ben 34 furbetti.
E non basta.
La Polizia municipale ha contravvenzionato 50 conferimenti fuori orario, 12 conferimenti senza la dovuta differenziazione, 12 abbandono d'ingombranti, 4 per mancata pulizia delle deiezioni canine.
E’ bastato piazzare diverse fotocamere in varie parti della città.
Postiamo questo articolo pubblicato oggi da baritoday per avere l’occasione di chiedere all’amministrazione comunale quando vorrà prendere atto che ci si avvia verso il basso e disporre che i sia pur pochi vigili presenti facciano anche questa doverosa battaglia
Magari aumentando l’orario di servizio settimanale dei vigili da 30 a 36 anche al fine di far piazzare le fototrappole e di contestare i comportamenti dei tanti incivili dei quali vediamo gli effetti
Quelli ottenuti da Rubino-Sabatino sono finiti!