
Come noto il termine Ferragosto deriva dalla locuzione latina Feriae Augusti (riposo di Augusto) indicante una festività istituita dall'imperatore Augusto nel 18 a.C. che si aggiungeva alle già esistenti festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica, i Nemoralia o i Consualia.
Un tempo si celebrava il 1 agosto.
Poi la Chiesa cattolica volle far coincidere la ricorrenza laica con la festa religiosa dell'Assunzione di Maria.
Infine il Ferragosto durante il Fascismo attraverso le associazioni dopolavoristiche delle varie corporazioni, e grazie all'istituzione dei "Treni popolari di Ferragosto", con prezzi fortemente scontati, si legò alla gita turistica.
Ma ricordiamolo, Ferragosto non è per tutti.
Per questo nell’augurare buon Ferragosto a tutti i nostri lettori non possiamo, nè vogliamo dimenticare chi continuerà a lavorare per gli altri.
Parliamo dei nostri ( pochi) Vigili Urbani, dei Carabinieri, dei Finanzieri e delle altre forze dell’ordine che saranno presenti sulla strade per garantire la nostra sicurezza.
Parliamo dei medici e del personale del 118, degli operatori del servizio di Guardia medica , degli operatori dei pronto Soccorso, degli operatori degli ospedali e delle cliniche
Parliamo di chi durante il ferragosto continuerà a lavorare offrendo i propri servizi a chi li richiederà
Parliamo delle madri che prepareranno pranzi succulenti per i propri familiari
Parliamo di coloro che continueranno ad assistere i propri ammalati
Parliamo di quella umanità che vorrebbe come tutti passare una giornata diversa ma non ne ha la possibilità… ..
Pizzino e la sua giunta sono al semaforo rosso… i cittadini gli hanno dato in primis il verde della speranza, poi trasformatosi in un giallo simbolo di un autunno ed un decadimento imminente, fino ad arrivare al rosso, quello della vergogna che dovrebbero provare il Sindaco e i suoi accoliti, per non essere riusciti a smuovere minimamente l’inerzia, ereditata sia in campo economico che sociale, che opprime questa città.
Diciamola tutta! L’incapacità di questa amministrazione non ha fatto altro che peggiorare le condizioni della città, che versa ormai da mesi in una situazione disastrosa per quanto attiene anche al decoro urbano ed alla sicurezza stradale.
Prova ne sia quel semaforo all’incrocio di Via Baldacchini che sembra lì lì per piombare rovinosamente sulla strada statale, stanco e sfinito a causa dell’incuria in cui questa amministrazione lo ha lasciato per così tanto tempo.
Un semaforo può non dire nulla in termini di valutazione dell’operato di una classe dirigente; si tratta di un particolare dettaglio all’interno di un grande quadro che, potenzialmente, potrebbe anche essere bello da guardare nella sua globalità. Epperò, quello di Via Baldacchini, non è un semaforo qualunque; si tratta di uno strumento importante per l’attraversamento della statale SS18 e può incidere in modo molto pesante sulla sicurezza dei cittadini di Amantea e dei turisti che in questi giorni visitano la nostra città o ne sono ospiti per periodi medio/lunghi.
È inaccettabile che quel semaforo sia nelle condizioni di degrado in cui si trova; è impensabile che non si possano usare i sottopassi per la situazione di inagibilità in cui versano da illo tempore; è impensabile che, in piena stagione turistica, a Sud di Amantea lungo la SS18 e sulle bretelle di accesso in prossimità dell’importante polo sanitario di S. Maria, turisti e cittadini siano costretti a lottare contro una illuminazione insufficiente, contro la mancata segnalazione degli attraversamenti, contro le solite condizioni di insicurezza delle strade.
Cosa bisogna ancora attendere per il rispristino del semaforo per l’attraversamento pedonale di via Baldacchini e per l’installazione di una più adeguata illuminazione sulle vie di Amantea? Che si verifichi un evento “irreparabile”?
Queste situazioni stanno provocando moltissimi disagi ai cittadini, che in questo periodo di Agosto, per l’incremento del traffico sulla SS18, non si sentono, purtroppo, in sicurezza. Per questo mi sono fatto carico delle richieste urgenti che i tanti cittadini di Amantea, mi manifestano quotidianamente, perché preoccupati per il perdurare di questa situazione, diventata ormai non più procrastinabile.
Certamente Amantea non merita tutto ciò e non merita nemmeno la solita giustificazione che Pizzino ed i suoi mettono in campo quando si tratta di “sfuggire” alle proprie responsabilità… non è possibile, infatti, che tutto sia sempre da addebitare al problema del dissesto “economico” del Comune.
Ci sono dei momenti nei quali, chi ha delle responsabilità di governo ci dovrebbe mettere del suo, operando con umiltà e senso del dovere verso la comunità a cui ha chiesto, e ottenuto, il mandato di governo. Questo è anche uno dei “compiti” del vero politico inspirato / assennato e lungimirante. Chi impedisce, infatti, a Sindaco e compagni, piuttosto che continuare a chiedere continuamente sacrifici ai cittadini, di destinare alla soluzione di questi problemi impellenti tutte o parte delle proprie indennità?
In altri comuni, anche a noi vicini, questo modus operandi è oramai prassi consolidata: chi amministra rinuncia alle indennità di carica previste per fare fronte alle spese, anche troppe, da affrontare al fine di migliorare la vivibilità dei cittadini.
Il dissesto esiste e va risolto, ma nel contempo, dovrebbe esistere una classe politica realmente innamorata della città e disponibile anche a piccoli/grandi sacrifici per il bene comune.
Ma questa nobiltà d’animo e di intenti non appartengono a Pizzino e compagnia cantante e, forse, ormai è inutile sperare che “spuntino”, come per miracolo, dal cilindro di un prestigiatore.
Il barile è stato “raschiato” fino all’inverosimile e il semaforo per Sindaco, Giunta e maggioranza è diventato rosso.
Stop Mario… fermati ora per evitare un attraversamento ancora più pericoloso, un prosieguo che porterebbe la nostra città sull’orlo del baratro.
Stop and go… andate lontano dai posti di comando, e lasciate spazio a chi ha idee, forza, volontà e senso del sacrificio!! Voi certamente no.
Vincenzo Lazzaroli
Dar vita ad un oggetto è un po’ come dipingere un quadro, scrivere un libro, comporre una poesia.
Ci vuole una passione che pochi hanno, ci vuole una abilità, se non arte, che non si trova in tutti
e tantomeno dappertutto.
Ogni oggetto è unico e particolare.
Se vi piace il “vero” artigianato potrete trovarne un esempio in Via Margherita, nella Piazzetta degli Amanteani nel mondo
Purtroppo sono solo 3 espositori .
E , peraltro, la esposizione avviene solo di domenica.
Ma sono oggetti bellissimi e -come detto- unici
Come unici sono in fondo le persone ed in particolare gli amanti delle cose belle.
Vale la pena di “farci un passaggio”, di vederli e –perchè no- di comprarli.
Agli ospiti ricorderà il “vero” artigianato locale e questa strana e bella estate 2018
Agli amanteani solo che esiste ancora la abilità di persone che dedicano il loro tempo a sconosciuti clienti, ma con lo stesso amore di quello che si dedica agli amici.
Andate e diteci ( meglio alla amministrazione comunale che ha fortemente voluto questa esposizione di prodotti calabresi) se vi piacerebbe conoscere altri veri artigiani ed altri veri prodotti artigianali.
Ps Nel famoso “Vico terzo” ogni tanto potrete trovare altri bravi artigiani.