
L’amico Luca Ferraro vulcanico assessore del comune di Amantea qualche tempo fa ci ha detto che “Il comune viaggia a velocità zero”
Gli siamo stati grati per questa sua onestà, anche se abbiamo colto la sua amarezza nel dire questa frase che per noi sta a significare che “il sistema comune” non riesce ad accompagnare le stesse positive volontà politiche.
Ma non tutto ci sembra così negativo!
Lo abbiamo detto a Bruno Fiore presidente della associazione DSE che il 1 febbraio 2018 ha chiesto la autorizzazione ad installare sul lungomare di Amantea nelle domeniche e nei giorni festivi 10 gazebo da 3x3
Bruno Fiore si lamentava di non aver ricevuto ancora la richiesta e sollecitata autorizzazione, così come avviene ordinariamente begli altri comuni calabresi nei quali sono presenti
Gli ho spiegato che al contrario di quanto lui pensa la sua istanza è stata accolta e quindi autorizzata.
Lo dispone l’Art. 20. (Silenzio assenso) della legge 241 del 1990 così sostituito dall'art. 3, comma 6-ter, legge n. 80 del 2005.
Articolo che dice :
Fatta salva l'applicazione dell'articolo 19, nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda, senza necessità di ulteriori istanze o diffide, se la medesima amministrazione non comunica all'interessato, nel termine di cui all'articolo 2, commi 2 o 3, il provvedimento di diniego, ovvero non procede ai sensi del comma 2.
Tali termini decorrono dalla data di ricevimento della domanda del privato.
Che il comune non abbia ancora approvato il regolamento non osta all’esercizio della attività di esposizione e vendita di prodotti artigianali.
A conferma del nostro dire in questi giorni risultano essere installati altre attività commerciali, il che significa che regolamento o non regolamento non si può vietare l’esercizio di attività artigiane o commerciali a chi è legittimato a tali attività.
Certo quanto detto non esclude due righe da parte dell’amministrazione comunale a chi arricchisce il lungomare amanteano, senza chiedere nulla e pagando anche la Tosap!
Forza Luca, accelera, dai un po’ di gas, diversamente il comune resterà ancora inaccettabilmente fermo!
Carissime cittadine e carissimi cittadini,
il 19 luglio di 26 anni fa alle ore 17.00 circa un’autobomba con 50 chili di tritolo esplodeva in via d’Amelio uccidendo il giudice del pool anti mafia Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta.
I valori e i principi di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone - ucciso dalla mafia due mesi prima - non sono finiti con la loro morte. E noi abbiamo il dovere di mantenerli vivi e farli conoscere alle nuove generazioni.
Per tali ragioni - a partire da giovedì 19 luglio in Piazzetta Amanteani nel Mondo - sarà allestito un percorso di immagini dedicato alla memoria di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Le immagini esposte vogliono favorire un processo di ricostruzione del valore storico, sociale ed istituzionale delle loro figure.
Fino a domenica i pannelli espositivi potranno essere visitati facendo così un piccolo viaggio nella memoria di uomini dello Stato morti per le loro idee, per senso del dovere e per migliorare la società in cui viviamo.
Vi invitiamo a visitarli.
L’Amministrazione comunale
Acquista imbarcazione in leasing ma non versa canone, una denuncia ad Amantea
Amantea (Cosenza) - Le Fiamme Gialle della Compagnia di Paola e della Tenenza di Amantea hanno eseguito un Decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Paola – dottoressa Maria Grazia Elia, su richiesta del dr. Pierpaolo Bruni – Procuratore capo della Repubblica di Paola – e del Sostituto Maria Francesca Cerchiara, avente ad oggetto un’unità da diporto a motore, profitto di reato di appropriazione indebita aggravata in danno di una società di leasing.
L’imbarcazione, di lunghezza superiore a 10 metri e del valore di oltre 200 mila euro, era stata ceduta dalla società di leasing ad un professionista esercente l’attività di “commercialista” ad Amantea.
Pagate le prime rate del contratto, il professionista si rendeva moroso cumulando un debito di oltre 90 mila euro pur continuando ad utilizzare il natante a fini personali.
Dopo aver invitato inutilmente il professionista a regolarizzare i pagamenti, la società di leasing risolveva il contratto e richiedeva la restituzione del bene.
Diversamente da quanto richiesto, il professionista continuava ad utilizzare l’imbarcazione per fini personali e non restituiva il bene appropriandosene indebitamente.
E’ quindi scattato il sequestro dell’imbarcazione e la denuncia del professionista per appropriazione indebita, reato che prevede la pena della reclusione fino a 3 anni e la multa fino a 1.032,00 euro.
L’imbarcazione sarà ora restituita al legittimo proprietario ed il professionista dovrà dimostrare, sul piano fiscale, il legittimo utilizzo a fini professionali dell’imbarcazione e l’eventuale deducibilità fiscale dei costi sostenuti.