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Difficile assicurare la sicurezza di persone e beni in Amantea.

Per questo abbiamo costantemente chiesto una maggiore presenza di Forze dell’ordine.

Che sia una Capitaneria di carabinieri e non più una sola caserma, od un posto fisso di Polizia, poco importa.

Né gli amanteani disdegnerebbero un maggiore coordinamento delle attuali forze di polizia che assicurino una maggiore presenza notturna.

La riprova sta anche nel tentato furto di un furgone in quel di Acquicella.

Si tratta di un furgone di una azienda che opera nel territorio di Amantea.

E’ possibile ritenere che non si sia trattato di un furto su commissione, ma di una banda di ladri che si muove sulla SS18 e che opera là dove capita.

Sembra un far west dove le bande di delinquenti rubavano il bestiame dovunque esso si trovava.

La differenza con i Far West è quella che un tempo i ladri che erano catturati pagavano il reato con la vita.

Vuoi perché per quelle famiglie il bestiame era l'unica speranza di sopravvivenza.

Vuoi perché la situazione politica ed economica era ancora molto arretrata e spesso non c'erano giudici nei paesini e le sentenze di morte venivano date direttamente dagli sceriffi sul posto.

Vuoi perché i criminali erano uccisi a furor di popolo.

Vuoi, infine, perchè non c'erano nemmeno prigioni attrezzate per tenere i detenuti per anni, come si vedeva nei film le celle erano annesse all'ufficio dello sceriffo, ma c'era posto per due o tre persone contemporaneamente al massimo, quindi non è che si potesse arrestare tutti i criminali e tenerli dentro chissà quanto tempo.

Oggi non è così!

Non è dato sapere al momento se i ladri siano poi tornati a casa o se abbiano trovato altro da rubare!

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Fare confusione è quasi sempre la scelta migliore per non fare nulla, per non risolvere realmente il problema che si fa finta di affrontare.

Ma soprattutto è il sistema migliore per lasciare le cose come stanno.

Certo ogni occasione anche confusa è una opportunità per parlare.

Ma la cosa importante è l’ incontro.

Incontro del quale è importante approfittare per parlare di Amantea.

Grazie allora Oliverio.!

Grazie Presidente per aver convocato per mercoledì prossimo, 29 novembre, alle ore 10.30, presso la Sala verde della Cittadella regionale, la Conferenza regionale dei sindaci dei Comuni calabresi per discutere delle gravi problematiche che caratterizzano la gestione del servizio sanitario regionale.

Chiediamo pertanto al sindaco Mario Pizzino , all’Assessore alla sanità Ianni Parlarchio Andrea ed , al consigliere delegato all’ASP ed al Poliambulatorio Enzo Giacco di essere presenti e di raccontare a tutta la Calabria lo stato di grave insufficienza della sanità di Amantea e del Basso Tirreno Cosentino.

Impossibile perdere questa occasione se proprio il governatore nella lettera di invito dice che «Il confronto tra l'amministrazione regionale e i rappresentanti degli enti locali è finalizzato a valutare i dati ufficialmente rilevati, anche dal tavolo di controllo e monitoraggio interministeriale, relativi al mancato perseguimento degli obiettivi assegnati al mandato commissariale di nomina governativa.

A distanza di sette anni dall'insediamento dell'Ufficio del commissario per la gestione della sanità calabrese non soltanto non si è registrato il rientro del disavanzo finanziario pregresso, ma il deficit del bilancio sanitario regionale è notevolmente incrementato».

Sette anni durante i quali Amantea ha man mano perso quasi tutti i servizi sanitari diventando la zona in Calabria più abbandonata dalla vera sanità e dalla vera politica.

Lo conferma proprio Oliverio quando dice che “di fronte alla drammatica e straordinaria condizione in cui è stata condotta la sanità calabrese la Conferenza dei sindaci costituisce un significativo momento di consultazione istituzionale per la definizione degli orientamenti e delle scelte che dovranno essere assunti dall'amministrazione e dal consiglio regionale della Calabria”

Bene. I nostri politici allora vadano a rappresentare che la situazione della sanità calabrese di Amantea è la peggiore in tutta a Calabria.

Noi ci saremo e diremo a nostri lettori cosa faranno i nostri bravi rappresentanti politici.

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Amantea è una di quelle città che negli ultimi due secoli ha offerto molti suoi figli ad altre nazioni europee e del mondo.

Come altri italiani anche gli amanteani sono andati in cerca di lavoro e se possibile di fortuna.

Sono emigrati in Francia, in Germania, in Belgio, in Inghilterra, in Svizzera ed in altri paesi europei.

E sono emigrati negli Stati Uniti, in Canadà, in Venezuela, in Argentina ed altri paesi delle Americhe.

Tanti anche in Australia.

In treno ed in nave.

In aereo solo recentemente , magari per ritornare a vedere i propri luoghi natii, i propri cari.

Ha fatto benissimo allora il Rotary di Amantea ad organizzare questo convegno dall’intrigante titolo “L’Emigrazione amanteana dal 1890 ad oggi. Origini, Storia e Storie…”.

Il convegno si terrà domenica 26 novembre p.v. alle ore 18:00, c/o l’Hotel Mediterraneo di Amantea.

Nell’occasione si celebrerà la XIX Giornata di studi storici Generale Vincenzo Perciavalle.

Relatore d’eccezione lo storico Roberto Musì.

Conoscendo la sua professionalità e capacità sicuramente Roberto Musi sorprenderà ed affascinerà l’uditorio.

Non mancate quindi amici.

Ovviamente il presidente Antonio Morelli porgerà i saluti.

Seguirà la introduzione di Alessandro Morelli che sarà anche il moderatore.

La conclusione al Dino de Marco assistente del Governatore.

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