
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota dell’ amministrazione comunale:
“Con missiva del 14 novembre scorso, il Sindaco Mario Pizzino ha formulato al Dipartimento Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali della Regione Calabria la richiesta di proroga di sei mesi per i lavoratori percettori di mobilità in deroga, di cui al Decreto Regionale n.1336 del 09/02/2017.
Anche in considerazione delle difficoltà economiche che soffrono gli Enti locali e, particolarmente, del dissesto finanziario che interessa il nostro Municipio, tale proroga rappresenterebbe un elemento di grande importanza rispetto alla capacità del Comune di porre in essere adeguate politiche concernenti la messa in sicurezza del territorio ed il decoro urbano.
Sinora alcune conseguenze negative dovute alla mancanza di personale, ed all’impossibilità di assumere, sono state in qualche modo attenuate, infatti, proprio grazie all’impiego di questi lavoratori che hanno consentito di gestire servizi fondamentali per la città.
«Come anche altri comuni – ha commentato il Sindaco Pizzino – Amantea soffre della mancanza di personale per la gestione del territorio comunale.
Allo stato attuale, risultano effettivamente in servizio soltanto 4 unità lavorative a tempo indeterminato, di cui 2 unità all’interno degli uffici e altre 2 unità adibite ai servizi esterni.
Tale situazione rischia di penalizzare l’erogazione dei servizi pubblici più essenziali.
Una situazione resa ancora più difficoltosa, oltre che dalla mancanza di personale, anche dalla carenza di risorse finanziarie derivante dai continui tagli nei trasferimenti erariali e dei sempre più stringenti vincoli di spesa imposti.
Ecco perché – ha continuato Pizzino – consentire una proroga significherebbe per il nostro comune un sostegno reale alla gestione dei servizi, in quanto i soggetti in mobilità sono già formati e che( ed) hanno pienamente acquisito le competenze utili all’espletamento delle loro funzioni.
A tal riguardo, preme sottolineare che nel mese di settembre è stata inoltrata la richiesta di pagamento per le spettanze ancora non corrisposte.
L’auspicio – ha concluso il Sindaco - è quello di ricevere un riscontro positivo al quesito posto così che le legittime aspettative dei predetti lavoratori possano contemperarsi con le altrettanto comprensibili necessità dell’Ente comunale.
Una speranza legata alla possibilità di impiegare anche gli altri lavoratori inseriti in graduatoria, che consentirebbero una migliore gestione e attenzione ad un territorio vastissimo come il nostro».”
Difficile fare il sindaco.
Dappertutto.
Ma ad Amantea in particolare.
Parliamo dell’Amantea che è in dissesto finanziario.
Quell’Amantea dove si possono ricevere telefonate ma non se ne possono fare.
Ed è dal 18 ottobre che il comune manca del telefono.
E pensare che un tempo il comune “passava” agli amministratori ed ai dipendenti perfino i cellulari!
Che fare?
Semplice occorre pagare i servizi telefonici.
Già!
Ma perché non si pagano i costi telefonici?
Che non ci siano soldi per le feste ci sta, ma che non ci siamo soldi per i telefoni ci sembra in po’ troppo!
Bene.
Allora non resta che dire basta alle spese voluttuarie, eccedenti i bisogni ordinari, festaiole e simili.
Sinora si contava sul bilancio stabilizzato
Ma ora su cosa si punta?.
Beh! Cominciamo a risparmiare su tutto.
Domani corriamo il rischio che sia spenta anche la pubblica illuminazione?
Se è così non parlateci di luminarie natalizie.
Volevamo leggerti queste poche parole in occasione della S Messa ad un anno dalla tua dipartita ma i frati di San Bernardino ci hanno detto di no.
Allora non ci resta che mandartele via web sperando che tu possa leggerle.
“Ciao Carmelo,
non so dove tu sia in questa grande chiesa, se dietro una delle alte finestre o dietro una colonna o su uno dei banchi, magari vicino alla tua Adriana od al tuo Giuseppe, invisibile anche a noi, a quelli che ti abbiamo voluto bene e che continuiamo a volertene.
Invisibile ma non dimenticato.
Anzi, e so che tu lo sai, sei più pensato e ricordato oggi che non, forse, quando eri fisicamente tra noi.
E lo sai che parliamo di te ogni volta che vediamo uno dei tanti posti che tu ci hai fatto conoscere.
Parliamo di te quando siamo insieme magari a mangiare un pizza da Raffaele.
Ed al tavolo c’è sempre il tuo posto.
Ma oggi non è come un anno fa.
Oggi noi siamo più sereni perché sappiamo che tu sei più sereno.
Quei brutti momenti sono lontani e non torneranno più
Ora c’è solo pace.
E vediamo per te e per chi non ti ha dimenticato una continuità che non si spezza come è stata la nostra amicizia, salda e sincera!
Non dimenticarci nemmeno tu, però.
Continua a guardarci, come stai facendo anche adesso.
Continua a starci vicino.
Oggi, ancora più di ieri, la tua amicizia ci è indispensabile.
E ti preghiamo di non andare lontano.
Fermati tra noi, insieme a noi, indimenticabile amico!
Peppe, Ida, Filippo, Wanda , Turuccio, Pierina, Franco e Nada