
Veniamo richiesti dall’avvocato Walter Perrotta ( nemmeno lui, come lo stesso Vairo, ha scritto il nome della ditta che licenziò Simone) di precisare che “non vi è ( stato) alcun giudice ed alcuna sentenza che abbia mai riconosciuto la fondatezza del ricorso promosso dal Sig. Vairo avverso il licenziamento comminato dalla Società mia assistita!).
E’ esattamente il contrario di quanto afferma, invece, Simone che scriveva “MA OGGI LA GIUSTIZIA HA FATTO IL SUO CORSO,
LE ANALISI DEL CATOCASTRO: IL COMANDANTE DEI VIGILI CI NEGA L’ACCESSO
Vogliamo condividere con tutti i cittadini di Amantea la risposta che ci ha dato il comandante della Polizia Municipale alla richiesta di accesso alle analisi Arpacal relative ai prelievi fatti nel Catocastro il 7 ottobre scorso.
Ebbene la risposta è negativa, almeno per il momento, perché le analisi- dice Caruso- non ce le può fornire perché sono “coperte da segreto almeno fino alla chiusura delle indagini preliminari”.
Le stesse analisi che sono state già oggetto di un comunicato stampa ufficiale dell’amministrazione Pizzino?.
Ma allora la cosa non è chiara.
Il segreto vale per noi, ma non per la maggioranza?
Alla nostra domanda se tale segreto valesse anche per il sindaco e la maggioranza il comandante Emilio Caruso ha risposto di si, e ha detto che le analisi non le ha consegnate a nessuno, né a noi, né al sindaco o al suo portavoce Giacco.
Quindi il comunicato stampa del sindaco e del portavoce che vuole tranquillizzare la cittadinanza è stato scritto senza avere in mano le analisi?
Oppure violando il segreto istruttorio?
Oppure, in ipotesi, qualcuno non dice la verità.
In qualunque dei due casi non stiamo messi bene.
Perché o il sindaco ed il suo portavoce Giacco hanno tranquillizzato la cittadinanza senza avere disponibilità dei documenti forniti dall’Arpacal, oppure ce l’hanno e il comandante non vuole fornirle a noi del M5s, motivando con un segreto istruttorio che sembrerebbe già violato.
Di fronte alla difficoltà di reperire il documento ci siamo rivolti anche all’Arpacal che, seppure senza fornirci la documentazione, ci ha chiarito diversi aspetti partendo da una premessa: la polizia municipale non avrebbe campionato correttamente le acque del fiume e dunque le analisi riguardano solo il sedimento, i cui valori non sono normati dalla legge.
Dunque queste analisi non hanno il valore indicativo e probatorio che avrebbero avuto le analisi delle acque, se fossero state campionate e consegnate nei termini previsti dalle norme.
Ovviamente non può finire qui.
Perché non ci interessa essere “tranquillizzati” dai sindaci di turno, che prima e dopo le analisi risolvono tutto con la “fuliggine”, ma vorremmo la verità e soprattutto la soluzione dei problemi, e qualche problema nel Catocastro temiamo proprio che ci sia, anche prima di quanto accaduto il 7 ottobre scorso.
Nei prossimi giorni ci metteremo in contatto direttamente con il responsabile Arpacal e la Procura per avere ulteriori informazioni che forniremo alla cittadinanza.
Ieri il sindaco di Catanzaro e già dirigente della Sorical è stato intervistato da Paola Militano e Danilo Monteleone ed ha parlato dell’acqua, cioè della Sorical.
Considerato che Catanzaro come Cosenza ha spesso crisi idriche ha detto alcune cose importanti:
- I singoli interventi sulle condotte non servono a nulla, serve un programma serio per rifare tutta la rete idrica dei comuni. Alcune parti sono in amianto...».,
-L’assessore Musmanno mi ha assicurato 3,7 milioni per Magisano.
-Non ci sono soltanto problemi strutturali ma anche amministrativi.
-Non si può tenere una società come Sorical in liquidazione cinque anni.
-Quando ero alla guida della società (è stato presidente della Sorical) avevo prospettato una soluzione al problema acqua, con l'ammodernamento della rete a costo zero.
-Quando sono arrivato, la società non riusciva a fare investimenti, 200 milioni di debiti con le banche, 240 milioni crediti con i Comuni.
-Il progetto rimase nel cassetto e decisi di tornare a fare il sindaco.
-Per me la Regione non e’ in grado di gestire queste questioni tecniche, Sorical non e’ in grado di gestirle per l’apparato che ha.
Ed ecco il mistero
La Sorical è un fallimento( oggi è diretta da Incarnato : nella foto)
Ma per evitare che sia confermato si “inventa” una Sorical che finanzia i comuni con i soldi della regione e ne acquisisce la gestione dell’acqua
Oltre ai rifiuti, allora ecco che la regione con i suoi organismi si appropria anche dell’acqua.
Ora io non voglio dire che i comuni siano tutti ottimali nei servizi ma che questa ottimalità l’abbia la Sorical è veramente da ridere!
Ieri alcuni “esperti tecnici della Sorical” hanno riferito agli amministratori che ad Amantea nessuno ruba l’acqua”, o “comunque il fenomeno del –fottisterio- è palesemente piccolo”.
Porca vacca !
Non solo ma gli “esperti tecnici della Sorical” hanno anche detto che se Amantea compra 3,5 milioni di mc di acqua dalla Sorical e ne registra dai contatori soltanto 1 milione questo dipende dal fatto che le reti di distribuzione nel perdono il 70%.
Porca vacca!
Insomma 23 anni fa la legge “Galli” dettava disposizioni in materia di risorse idriche
Insomma l'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue.
In buona sostanza il ramo d’azienda più remunerativo fu affidato ad una Società pubblico-privata la Sorical, mentre il resto del ciclo, quello meno remunerativo per capirci, restò nelle mani degli enti pubblici.
Ma i comuni non pagavano.
Ed allora la Sorical nel luglio del 2012 messa in liquidazione
Una domanda a voi lettori.
Voi credereste alle capacità di una Sorical che si accorge dopo venti anni che Amantea perde il 70% dell’acqua immessa in rete?
E voi credereste ad una politica che si accorge dopo venti anni che Amantea perde il 70% dell’acqua immessa in rete e “solo” perchè glielo dicono gli esperti della Sorical?
Come mi puzza tutta questa storia
Per esempio se la regione ha soldi per le reti idriche perché non li da direttamente ai comuni?
Che cosa è un nuovo Piano Marshall?
O piuttosto si tratta di prendersi la gestione della distribuzione?
Purtroppo nella sala consiliare non c’era più nessuno, né pubblico, né politici attenti a queste vicende.
Ma ci ritorneremo.