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Il 2017 è il Centenario della apparizione della Beata Vergine ai pastorelli di Fatima.

Lourdes e Fatima sono le uniche apparizioni che i Papi hanno fatto proprie inserendole nel contesto del Magistero ufficiale della Chiesa.

Per ricordare e celebrare l’evento la Parrocchia di San Biagio ha organizzato la presenza nella città una tre giorni che inizia Venerdì 12 maggio 2017 e si conclude domenica 14 maggio.

Una scelta quella del mese di maggio che conferma la corale ed antica certezza amanteana che maggio sia il “Mese della Madonna”

Negli stessi giorni Papa Francesco si recherà come «pellegrino di pace» nel santuario portoghese per celebrare il centenario delle apparizioni mariane e canonizzare due dei veggenti.

Per chi non potesse seguire gli eventi religiosi organizzati ad Amantea suggeriamo di seguire gli eventi relativi al viaggio di Papa Francesco.

Venerdì 12 maggio, alle ore 17.30 l’arrivo della statua della Madonna di Fatima sul lungomare cittadino

Da lì partirà la processione che accompagnerà la statua fino alla Chiesa monumentale di San Bernardino da Siena, nel Centro Storico del Paese.

La processione seguirà Via Margherita la principale via cittadina , salendo , poi, per via Nazionale ed infine via del Convento fino al sagrato della chiesa di San Bernardino

L’ evento religioso sarà seguito e celebrato dal neo parroco del paese Fra Rocco Predoti.

La cittadinanza è invitata a partecipare con fede e devozione religiosa e sociale a questo momento di speranza e di grazia

Non sfugga ai fedeli amanteani il messaggio che Papa Francesco ordinariamente diffonde

Lo ha fatto anche ieri nel corso dell’udienza generale del mercoledì dichiarando che si recherà, pellegrino, a Fatima, per affidare alla Madonna le sorti temporali ed eterne dell’umanità.

Per questo ha invitato tutti i fedeli ad unirsi a lui “ quali pellegrini della speranza e della pace” ed ha anche invitato i giovani “ a coltivare la devozione alla Madre di Dio”.

 

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Ecco il testo della lettera aperta, scritta dalla Dirigente dell'IC "Mameli - Manzoni"prof.ssa Antonella Bozzo, e indirizzata all'Onorevole Valeria Fedeli Ministro dell'Istruzione, al direttore USR calabria dott.

Diego Bouche, al dirigente ATP cosenza dott. Luciano Greco, al presidente della Regione Calabria On. Mario Oliverio e al commissario prefettiziodott.ssa Anna Aurora Colosimo.

“La scuola media Mameli è stata ed è una delle realtà più operose e attive della comunità Amanteana, una scuola dal passato glorioso e che, negli anni, ha saputo adeguarsi alle trasformazioni della società diventando una comunità educante efficace e moderna.

 

Nei giorni scorsi la scuola ha subito un duro colpo avendo perso la “sua” casa, l’edificio che da quasi 50 anni ha ospitato i ragazzi della scuola media.

Controlli quanto mai opportuni hanno rivelato una triste realtà: l’edificio è stato costruito con materiale scadente mettendo in pericolo la sicurezza degli alunni e degli operatori scolastici; una delle dimostrazioni di come la mancanza di senso di responsabilità degli uomini possa recare un danno enorme alla comunità, colpendo anche i luoghi più sacri come la scuola.

 

La comunità scolastica, grazie all’impegno di molti, amministratori comunali, collaboratori scolastici, docenti, famiglie ed alunni, è riuscita a superare lo stato di emergenza trovando una collocazione temporanea adeguata alle necessità essenziali.

L’anno scolastico può essere portato a termine con sufficiente tranquillità.

Quello che preoccupa, ora, sono i prossimi anni scolastici. La soluzione emergenziale non è adeguata ad ospitare gli alunni oltre i due mesi che ci separano dalla fine di quest’anno scolastico: non sarà possibile proseguire le lezioni nel Campus Temesa anche nel prossimo autunno.

Occorre che gli enti competenti, tutti, si attivino con tempestività per trovare una sede adeguata ad ospitare gli alunni della scuola media per il tempo necessario alla ristrutturazione dell’edificio originario, tenendo conto che il tempo necessario non sarà minore di qualche anno.

 

Il timore di chi opera nella scuola, dei genitori e degli alunni è che la macchina amministrativa, efficiente nell’emergenza, ritorni ai suoi ritmi lenti di fronte alla necessità di prendere decisioni importanti, che si areni di fronte alle difficoltà di trovare i fondi necessari, che rimandi la soluzione dei problemi ad altri, che ci si dimentichi degli alunni della scuola media di Amantea.

Pur consapevoli che i tempi della macchina amministrativa sono, per loro natura, lunghi, si ritiene che, in questo caso, si debba superare lo stereotipo dell’amministrazione pubblica dal passo lento e pesante e si dia, finalmente, l’idea che anche in Calabria, quando è in gioco l’interesse primario dell’istruzione, le istituzioni preposte alla cura di questo interesse, si alzino in piedi, abbandonino i loro contrasti e non si diano pace fino a quando non abbiano dato una risposta certa, adeguata  e tempestiva. Questa è educazione alla legalità, non i convegni e le parole.

Ci rivolgiamo, dunque, a chi è preposto alle istituzioni competenti: Comune, Regione, alle istituzioni scolastiche di vertice, MIUR, USR, ATP, affinché, ciascuno nel proprio ruolo, non dimentichi che la scuola media di Amantea aspetta una risposta, aspetta di vedere, già nei prossimi giorni, l’inizio dei lavori necessari per dare a settembre una sede temporanea ma stabile ai ragazzi, aspetta che gli adulti diano un esempio reale che la scuola è una priorità, che la scuola è il futuro: il silenzio o il ritardo nella risposta in questo caso sarebbe l’esempio più evidente della fine della speranza.”

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Riceviamo e pubblichiamo:

“Sembrava una lontana profezia, riconducibile alla capacità divinatoria di pochi eletti eppure è vero. La nostra previsione era esatta:

 

Eppure tre anni fa ci avevano tacciato di diffondere previsioni sbagliate e la politica della poltrona aveva continuato a diffondere proclami e a costruire disastro.  

Per anni si sono messi a bilancio entrate virtuali (impossibili da riscuotere) e creata cultura dello sperpero del denaro pubblico, come se mai nessuno dovesse pagare.

Una gestione allegramente demenziale che arriva da previsioni sbagliate, da spese fuori controllo, da pletore di consulenti, da laute mance elettorali, da clientele neanche troppo nascoste, da spese correnti per stipendi, luce, acqua, telefoni, da incapacità di esigere crediti, far pagare tasse e servizi, dal costo per mutui contratti per opere pubbliche di dubbia o nulla utilità, dal ricorso continuo e massivo ad anticipazioni di cassa con aggravio di costi e interessi, da un contenzioso crescente fatto solo per rimandare spese dovute, ecc ecc ecc.

 

Eppure ancora oggi l’irresponsabilità della stessa politica che ha portato l’Ente a questo stato di cose, tenta di sminuire la portata del disastro, presentando il dissesto come un ostacolo facile da superare, o ancora peggio come fosse colpa di tutti e quindi di nessuno.

Ma mentre la giustizia farà il suo corso, questa politica dovrà spiegare ai cittadini contribuenti che pagheranno l’aliquota massima di Imu, Tasi e Tari, che anche pagando, i servizi saranno tagliati.

 

E nonostante lo “sversamento” di responsabilità e di giustificazioni le conseguenze del disastro non saranno evitabili.

Il dissesto ha un cammino delineato dalla Legge, che lascia poco spazio a giochi di prestigio, e che è anche difficile da sintetizzare per le misure eccezionali che la Legge impone:

Chi avanza soldi dal Comune non potrà intraprendere azioni esecutive, i pignoramenti non potranno essere eseguiti, e i debiti non pagati non produrranno interessi; non si possono contrarre nuovi mutui ( MENO MALE...neanche per opere urgenti...)

Non si possono impegnare per ciascun intervento somme superiori a quelle previste nell’ultimo bilancio approvato (sempre nei limiti delle entrate accertate); i pagamenti non possono superare il limite di un dodicesimo delle somme impegnabili;le imposte e tasse locali vengono innalzate al limite massimo consentito (DA NOI ANCORA NON RAGGIUNTO) e mantenute per ben cinque anni.

La tassa sui rifiuti dovrà, essere modulata in modo da coprire integralmente i costi di gestione del servizio, e così anche l’acqua

Risparmi forzati sulla spesa corrente, sui servizi, sulla manutenzione delle strade, sugli asili, sull'illuminazione, sul personale negli uffici, meno scuolabus, meno servizi sociali, meno acquisti di libri per la biblioteca.

Addizionale Irpef all'aliquota massima consentita.

Aumento delle rette della mensa scolastica e di quelle dell'asilo.

 

Lacrime e sangue, dunque, che dovranno patire i cittadini costretti a pagare anche debiti che si accumulano sulla testa di ogni cittadino da qui a trent'anni.

Inoltre dalla procedura di dissesto potrebbero scaturire esuberi di personale che dovrà essere posto in mobilità.

E chissà cosa accadrà al personale delle Cooperative Sociali e a quei lavoratori che anche prestando opera per il Comune per anni, non sono mai stati stabilizzati.

Non sappiamo se le previsioni della legge rispetto alle incandidabilità degli amministratori riconosciuti colpevoli del dissesto potrà ripagare la Città del danno subito.

Certo è che gli accadimenti di queste ultime settimane che precedono la formazione delle liste non lasciano presagire nulla di buono; i metodi sono sempre gli stessi e questo certo non fa ben sperare.

 

Di tutto si parla nella caccia al candidato, tranne che della Città e di quello che si potrà e dovrà fare. Per convincere chiunque a candidarsi, gli astanti proclamano il certo successo della loro lista, senza preoccuparsi minimamente della sorte della nostra Città, e senza spiegare ai futuri consiglieri quali saranno le loro responsabilità.

Come al solito si pensa a come poter vincere ma non si pensa assolutamente ad amministrare.

Anche i buoni propositi e le spinte ideali proclamate dal partito locale, sono state sacrificate all’altare del volere degli onorevoli vacanzieri...che potranno così esibire nei loro congressi qualche consigliere comunale da inserire nella propria corrente...per poi ottenere incarichi e prebende.

In questo panorama desolante è assolutamente escluso il nostro impegno diretto nella competizione elettorale, mentre assicuriamo alla Città e a chi vorrà spendersi in maniera disinteressata per la collettività il nostro impegno nel continuare a costruire una indispensabile cultura che possa far crescere responsabilità politico amministrativa e spirito di servizio, di cui Amantea ha bisogno per poter guardare con fiducia e speranza al futuro

Amantea 7 Maggio 2017                              

Associazione di impegno Sociale Politico Culturale

                                                     “Insieme Costruiamo...Bene Comune”

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