La città sta attraversando da tempo una pagina amministrativa non esaltante, ma non vi è alcun dubbio che oggi Amantea sembra un luogo abbandonato e non amministrato.
I Commissari hanno dovuto affrontare, tra mille difficoltà, la prima fase dell’emergenza Covid-19, ma questi due mesi di lockdown dovevano servire anche a riorganizzare la macchina amministrativa post scioglimento ed in vista della fase due.
Vedere una città nell’incuria più totale e con servizi essenziali di scarsa qualità, per non dire assenti in alcuni momenti (vedi raccolta rifiuti e servizio idrico), incute tristezza. In tutto ciò, non possiamo permetterci che anche i beni e le infrastrutture strategiche per il territorio siano abbandonate e prive di controllo. Il Parco della Chiesa di San Francesco, il Lungomare, il Porto, il Palazzetto e lo Stadio di Amantea rappresentano i luoghi storici e futuri da cui la città può ripartire per assicurare spazi di socialità e di integrazione ai giovani, per garantire servizi ai cittadini e alle attività commerciali, per offrire percorsi turistici e culturali ai visitatori.
Indubbiamente la gestione commissariale ha ereditato una situazione già compromessa a causa di scelte politiche del passato sbagliate e di un’amministrazione sicuramente non brillante.
Per tali ragioni chiediamo alla Commissione Prefettizia di prendere a cuore questa città e di adoperarsi, affinché Amantea non perda i suoi luoghi migliori e le infrastrutture più importanti.
Amantea ha bisogno di recuperare le energie migliori, di essere amministrata anche con decisioni forti in netta discontinuità con il passato. Siamo certi che durante questo percorso i Commissari troveranno tantissimi cittadini onesti, tantissime associazioni e rappresentanti delle categorie pronti al confronto per far tornare a splendere la città.
GD AMANTEA