Il liceo scientifico di Amantea ebbe vita nell’anno scolastico 1960/61, come sezione staccata dello G. B. Sforza di Cosenza, essendo preside il prof. Gino Gaudio, con una sola prima, nel fabbricato di lato all’attuale Cassa di Risparmio in via E. Noto. Si trasferì in via Margherita nell’anno 1966/67.
Nell’anno 1961-62 ebbe: una seconda e due prime;
Nell’anno 1962-63 ebbe: una terza, due seconde e due prime;
Nell’anno 1963-64 ebbe: una quarta, una terza, due seconde e due prime;
Nell’anno 1964-65 ebbe: una quinta, due quarte, due terze, due seconde e due prime;
Nell’anno 1965-66, avendo raggiunto il corso completo delle classi, ebbe l’autonomia ed il primo preside fu il prof. Carlo Cimino il quale nominò come suo vice il prof.Carmelo Pesce, poi confermato dai successivi presidi che furono, fino all’anno 1970/71 il prof. Bruno Bianchi ed il prof. Dionisio Perri.
Nell’anno 1970/71, quindi, il liceo di Amantea praticava la sua undicesima “sfornata” di Maturandi e le quinte erano due, corso A e corso B.
La 5a/A era composta da 25 elementi, 13 maschi e 12 donne. Di essi, tre, purtroppo, non sono più tra noi. Il corpo docente era composto da: Rosa Ferrara (Storia dell’arte), Alfredo Grimaldi (Educazione fisica), Maria Licitri (Italiano e latino), Aldo Martire (Scienze – geografia astronomica), Antonio Notti (Matematica), don Giovanni sac. Posa (Religione), Carmelo Pesce (Storia e filosofia) e Domenico Simari (Francese).
I partecipanti alla conviviale dei cinquant’anni, avvenuta lo scorso 11 agosto, sono stati nove: Renato Bonanno, Gregorio Carratelli, Bruno Chiarello, Antonio Gaudio, Rosina Guido, Gabriele Perri, Ferruccio Policicchio, Pio Provenzano e Laura Romito, i quali si ritennero soddisfatti per aver riassaporato momenti condivisi all’età di vent’anni. Gli assenti, tutti giustificati, chi per lontananza, chi per motivi di famiglia (figli e nipoti soprattutto), chi per motivi di salute.
Luogo della conviviale “La Tonnara n. 1”, posto, per i «maschietti», carico di ricordi perché durante il triennio finale del corso scolastico, epoca in cui i matrimoni cominciarono a festeggiarsi nei ristoranti, lo zio Nicola “imponeva” al figlio (Gabriele Perri) di portare a pranzo, il lunedì successivo al matrimonio, i compagni di scuola al fine di consumare le eccedenze. E va detto la 5a/A dell’anno scolastico 1970-71 partecipò anche a diversi dopo-matrimoni.
(Ferruccio Policicchio)