Amantea si avvia alle elezioni amministrative.
Con la nuova legge le donne saranno presenti nelle liste ed ancora di più nel Consiglio( se riflettete un attimo capirete perché-almeno teoricamente- questa previsione è corretta).
E forti di questa novazione le donne non ci stanno più a fare le riempilista.
Vogliono,anzi, pretendono, attenzione e rispetto.
Non una, ma tante hanno dichiarato la loro indisponibilità ad assistere passivamente alla “affilatura” delle armi fatta solo dagli uomini ed anche per loro conto.
Tantomeno a quei giochi preelettorali che le vogliono subalterne e disattente, almeno da parte di chi pensa che tanto saranno disponibili, comunque e sempre
E dicono basta.
Se anche fossero, come molte sono, disponibili, resta inaccettabile che siano subalterne e non possano far parte del gruppo sin dai suoi inizi, per concorrere a guidarlo, a formare la squadra, a determinare il programma, a fissare gi obiettivi.
Insomma pretendono rispetto.
Basta , sentire suonare il campanello della loro porta per ricevere una delegazione di uomini ( e solo uomini), nobili quanto vuoi, che vengono ad onorarti per proporti la candidatura.
( solo uomini perché la presenza di una donna nel gruppo dei proponenti significherebbe sicuramente la subalternità della ricevente la proposta!)
Basta dice una delle nostre interlocutrici “quando sai che oggi sono obbligati e che una scelta tardiva è secondo me una scelta di secondo ordine, succedanea.
Tanto più quando gli altri giochi sono stati fatti senza la tua partecipazione”.
Bene quindi che chi si accinge a definire una lista cominci a chiedere alle donne non la sola partecipazione alla lista ma anche quella della sua nascita.
E come si suol dire “ Uomo avvisato, mezzo salvato”
Ovviamente gradiremmo sapere se dopo questo espresso invito gli uomini politici amanteani si comporteranno correttamente