Le Analisi scientifiche effettuate da un laboratorio ci portano alla prima "verità scientifica" sul mistero del pane rosso
Il laboratorio privato (meno male che esistono: quelli qualificati, in verità!) che si è impegnato alla ricerca del mistero del pane che diventa rosso ci ha fornito le prime informazioni sul risultato.
Ed è ancora più rilevante di quello che una amica biologa dell’Arpacal ci aveva anticipato (e che ringraziamo per la simpatia e la professionalità)
Il pane diventato rosso era infestato da due batteri: la Serratia marcescens ed la Serratia odorifera.
Parliamo del pane, perché, stando alle prime informazioni, reseci ancora verbalmente, le acque non sarebbero interessate da questi batteri.
Parliamo, cioè, dell’acqua delle fontane di Campora, dell’acqua delle fontane di Amantea e di un’acqua minerale comprata in uno dei locali supermercati.
Pur tuttavia il laboratorio sta per condurre una ulteriore ed approfondita indagine sugli effetti dei pani indagati quando bagnati con acqua distillata.
Indagini di cui vi faremo sapere.
Intanto ringraziamo per la collaborazione il laboratorio privato del quale a breve faremo il nome, laboratorio che conferma la nostra idea che in Calabria esiste qualità e professionalità della quale invitiamo a servirsi SEMPRE e più SPESSO.
Smentite, quindi, le ipotesi di muffe di cui abbiamo sentito parlare anche nel distretto sanitario amanteano.
Riconfermiamo, comunque, la opportunità (si tratta, ovviamente, di un nostro giudizio) di verificare preventivamente la risposta individuale del pane che ognuno ha intenzione di usare bagnandolo ed aspettando le fatidiche 36 ore.
Ed a tal proposito ringraziamo la famiglia che ha dato impulso a questa nostra indagine che mira ad informare la popolazione di quanto succede “alle sue spalle”.
E ringraziamo tutte le persone che stanno facendo le prove da noi suggerite riferendoci, anche indirettamente, i risultati , molto spesso negativi e talvolta positivi e che noi andiamo a fotografare.
Ringraziamo anche la stampa locale che ha amplificato la nostra indagine e la autorizziamo a prelevare direttamente le foto già in sito e quelle che saranno apposte in futuro.
E ringraziamo,infine, gli operatori sanitari e para sanitari del locale distretto sanitario che hanno voluto offrirci la loro attenzione
Per noi di TirrenoNews.It la conoscenza è la prima arma per la difesa per ognuno di noi, per tutelare la nostra salute, tanto più che in Calabria dove la salute sembra un optional!
Ma ecco i batteri scoperti:
Ricorderete tutti le famose “Mozzarelle blu” , vero? Bene il fenomeno delle mozzarelle blu derivò da un batterio (un gran positivo che “vira” al blu) appartenente al gruppo della specie Pseudomonas fluorescens, strettamente correlato ad un ceppo che viene usato in agricoltura come pesticida nella lotta biologica sia negli Stati Uniti che in Canada.
Recentemente il pm Raffarle Guariniello ha chiuso le indagini partite nel 2010 sul fenomeno delle mozzarelle colorate iscrivendo nel registro degli indagati quattro persone tra cui l'ad del gruppo emiliano Granarolo, della bavarese Jager e della Lat Bri.
Bene! E’ probabile, quindi, che anche questo caso del pane rosso sia figlio di un tipo di batterio.
Parliamo della “Serratia” che è un genere di batteri Gran-negativi (che “vira” al rosso) .
Le Serratie sono patogeni opportunisti e sviluppano nell'uomo infezioni resistenti a molti antibiotici.
E’ un batterio frequentemente presente nell’ambiente.
Massima attenzione allora.
Il pane infetto da Serratia non può essere mangiato.
Per la sua distruzione si attendono indicazioni da parte del Distretto sanitario di Amantea.
Per maggiori informazioni sulla Serratia si può “viaggiare” su internet.