Due gli articoli ai quali facciamo riferimento-
Il primo su Il quotidiano , dal titolo emblematico “La rabbia dei turisti”, e nel quale leggiamo:
Amantea. 23 luglio 2015. Rabbia e delusione ad Amantea, sul basso Tirreno cosentino. In redazione sono arrivate, da parte dei vacanzieri, numerose segnalazioni di mare sporco con le conseguenti lamentele
Un turista che lamenta le pessime condizioni del mare sul basso Tirreno cosentino: «Galleggia di tutto, perchè devo pagare le tasse?»
C'è anche chi, come il signor Roberto, ci ha mandato un commento audio per esternare tutta la sua rabbia per la situazione che si è venuta a verificare e che rovina in maniera irrimediabile il periodo di vacanza.
Nel commento il sig Roberto afferma di veder galleggiare qualsiasi cosa( assorbenti, preservativi, cacca e liquami) e si dichiara certo che si tratta di un escamotage ( fra poco i lavoratori della Valle Crati saranno assunti per pulire il mare)
Il secondo su Il Lametino dal titolo “Lamezia: alghe, schiuma e rifiuti galleggiano in mare in località Marinella”
Lamezia Terme 23 luglio 2015. Le segnalazioni di mare sporco, con alghe, schiuma e rifiuti di ogni genere che galleggiano in ampi tratti di litorale tirrenico sono ormai all’ordine del giorno. Potrebbe non fare più notizia, dunque, aggiornare i lettori sulle condizioni del mare ma, è evidente che, se tali condizioni, a seconda delle correnti e delle ore della giornata, continuano ad essere indecenti, tali segnalazioni non possono essere sottaciute, anche se assumono il carattere del bollettino quotidiano.
Questa volta la segnalazione, giunta intorno alle 11:30 del 23 luglio, ci arriva da un bagnante inferocito in località Marinella. L’uomo era arrivato al mare per fare il bagno in questo tratto di costa lametina, ma le evidenti condizioni dell’acqua lo hanno fatto desistere dall’intento di trovare un po’ di refrigerio tuffandosi in mare. Da qui l’idea di fotografare la qualità macrospica dell’acqua ed inviarci delle foto affinché qualcuno si decida a prendere seri provvedimenti. Maggiori controlli a terra ed in mare, oltre che la pulizia dei litorali, potrebbero ovviare ad una situazione divenuta quest’anno davvero insostenibile per quasi tutto il Tirreno calabrese, sia a nord nel cosentino che nell’area centrale che comprende la costa lametina.
Qualche riflessione.
Le cause.
Al di là dell’elencazione più o meno completa di quanto si nota a mare(!) occorre notare che nel lametino nel mare si notano alghe e schiuma che Roberto, nella sua giusta ira, non ha visto. Sono segnali importanti perché le alghe non si staccano come le foglie d’autunno ma sono strappate dal fondo e sono quindi la prova che dimostra che molto dello sporco è un frutto delle reti a strascico!
Anche la schiuma è figlia di questi fatti oltre che dell’inquinamento che l’Arpacal non vede!
Altri “beni” possono provenire dai fiumi, per quanto quasi in secca o da immissioni di diseducati.
Le soluzioni.
Questi problemi esistono da decenni e molto poco è stato fatto per risolverli
Eppure le soluzioni sono a portata di mano.
Ambedue furono presentate ne “Il progetto strategico per la gestione integrata delle zone costiere dell’area del Tirreno cosentino da Amantea a Belvedere Marittimo” redatto per conto dell’Appennino paolano spa ( al tempo di La Rupa) con varie qualificate collaborazioni.
Il progetto venne presentato all’assessorato regionale all’Ambiente che non lo comprese o non lo volle far proprio.
Il progetto è disponibile per quella buona politica che forse non è ancora nata!
Giuseppe Marchese
mare sporco a lamezia
mare sporco ad Amantea