Abbiamo trovato nella cassetta delle lettere una copia dell’articolo pubblicato su Miocomune.it il 22 gennaio 2016 dal titolo “Ospedale a Praia più locali uffici a Scalea al poliambulatorio” e sotto la nota “ Vogliamo un sindaco come Praticò anche ad Amantea.
Impossibile a tal punto non leggere l’articolo richiamato.
Eccolo: “Abbiamo la necessità di ricavare spazi all'interno dell'ospedale di Praia a Mare – ha detto il sindaco Antonio Praticò -. I nuovi locali possono essere ricavati spostando gli uffici attualmente presenti nella struttura del Poliambulatorio di Scalea. Noi vogliamo fornire ogni possibile soluzione per riempire di contenuti importanti l'ex ospedale di Praia a Mare. Se dovessimo arrivare a questo potremmo concretizzare i programmi in corso. Non credo ci siano ostacoli a questa idea che presuppone un forte potenziamento del Capt. Il presidente della Giunta Regionale ha sposato le problematiche di Praia a mare ed anche di Trebisacce. Da qui deriva la richiesta dello spostamento degli uffici amministrativi a Scalea».
Le proposte in fase di preparazione vengono messe su carta dai sindaci di Praia a Mare Praticò e dal collega di Tortora Lamboglia.
Come è noto, la proposta prevede la possibile trasformazione in Centro clinico di assistenza distrettuale di zona particolarmente disagiata, dotato di un particolare assetto organizzativo.
Si ritiene che possano essere inseriti diversi settori: Punto di primo intervento di tipo C con personale dedicato, 20 posti letto di degenze per acuti di medicina generale Day surgery, degenza infermieristica, applicativi di telemedicina (per teleconsulto e telediagnosi).
Andrebbero messe in funzione le specialità della Casa della Salute già previste: punto unico di accesso (PUA), poliambulatorio specializzato integrato, ambulatorio infermieristico, continuità assistenziale, assistenza domiciliare integrata, day service A.P.A., ambulatorio terapia antalgica, dialisi, nefrologia, 16 posti al giorno, mammografia , gastroenterologia, radiologia tradizionale, tac, moc, oct, ecografia, risonanza magnetica”.
Non riteniamo che Monica Sabatino sia contraria a questa ipotesi pur di potenziare il poliambulatorio e trasformarlo in casa della salute, ma glielo chiediamo via web.