Ricorderete che il M5s con una interrogazione a firma della deputata grillina Calabrese Dalila Nesci, insieme ai deputati Paolo Parentela, Giulia Sarti e Riccardo Nuti, ha chiesto al ministro dell’Interno, Marco Minniti, la nomina della commissione d’accesso antimafia per il Comune di Amantea.
Inoltre ha chiesto verifiche specifiche tramite l'organismo per la stabilità finanziaria degli enti locali.
Ha affermato, infatti, “Abbiamo raccolto elementi di peso, anche sulla situazione deficitaria del municipio- spiega la Nesci- per cui abbiamo chiesto altresì verifiche approfondite su cassa e bilanci, per il tramite della commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali”
Nella interrogazione, tanto. Per tutti.
Finora l’ interrogazione ha ottenuto solo effetti parziali, nemmeno resi pubblici.
Nessuna commissione di accesso, per ora.
Ora il M5s emana una nota con la quale i parlamentari M5S Dalila Nesci, Paolo Parentela, Nicola Morra e Federica Dieni, insieme a Laura Ferrara, del parlamento europeo, e al Meet Up “Lamezia 5Stelle”annunciano di presentare una specifica interrogazione parlamentare al ministro Minniti con la quale sostengono che «Gli ultimi fatti su Lamezia Terme ci impongono di chiedere al ministro dell'Interno, Marco Minniti, la commissione d'accesso agli atti del Comune, strumento di legge per tutelare l'amministrazione pubblica da eventuali condizionamenti mafiosi»
Inoltre i cinque stelle vogliono sapere « Se abbiano avuto riflessi nella gestione del municipio i movimenti di 'ndrangheta per le elezioni comunali a Lamezia Terme, emersi dall'operazione Crisalide, di carabinieri e Dda di Catanzaro, e le altre vicende giudiziarie dei mesi scorsi».
Ed infine confidando« nella valutazione positiva del ministro dell'Interno, a garanzia dell'intera comunità lametina», affermano che «Le aspirazioni, le mire e i posizionamenti criminali ricostruiti dagli inquirenti rappresentano un campanello dall'arme anche per l'amministrazione comunale, per cui è doveroso che si faccia la massima chiarezza attraverso la commissione d'accesso».