
"Trasferiteci", questa è la forte richiesta, quasi un imperativo.
“Circa 300 migranti, tutti minori, ospiti del centro di accoglienza del quartieri Archi Cep di Reggio Calabria si sono asserragliati da stamattina all'interno della struttura ricavata nella ex sede della facoltà di giurisprudenza dell'Università degli Studi Mediterranea.
Gli immigrati hanno accatastato suppellettili dietro al cancello d'ingresso ed impediscono l'entrata e l'uscita di chiunque.
Chiedono condizioni di vita migliori, la possibilità di colloquiare con la famiglia d'origine, e soprattutto di essere trasferiti altrove, soprattutto al Nord o all'estero, in Germania, dove hanno contatti con amici o parenti.
Sul posto sono intervenuti in forze poliziotti, carabinieri e personale del Corpo forestale dello Stato. Gli immigrati contestano le condizioni precarie in cui sono costretti a vivere, con poco cibo - dicono - mancanza di acqua calda, shampoo e sapone per lavarsi, costretti a dormire su brandine o direttamente sul pavimento in un sacco a pelo.
Nella struttura sono attualmente ospitati 340 minori, 140 dei quali si sono aggiunti con gli ultimi sbarchi al porto di Reggio e ospitati all'interno di una palestra che sorge nelle vicinanze del centro accoglienza.
Una donna che lavora all'interno del centro è stata colta da malore.
Sul posto si sono recati funzionari dell'Ufficio immigrazione della Prefettura di Reggio Calabria che stanno cercando di calmare gli animi. "Non ci sono strutture in Italia in grado di ospitare altri minori - spiega una funzionaria della Prefettura - nonostante i nostri continui appelli a tutte le Prefettura d'Italia.
Nel momento in cui si liberano dei posti, cerchiamo di privilegiare i più piccoli, tra gli 11 ed i 13 anni.
Questa dei minori non accompagnati è una vera e propria emergenza che stiamo cercando di gestire nel miglior modo possibile.
Ma la carenza di posti, di strutture di accoglienza adeguate ha trasformato quello che avrebbe dovuto essere un centro di accoglienza provvisorio, in definitivo" (Ansa)
Vorrei che qualcuno informasse me e tutti gli altri cittadini reggini e gli avventori di questa meravigliosa città sulla effettiva qualità della programmazione estiva degli eventi organizzati.
Tanto si parla tanto si scrive da parte del Sindaco e suoi consiglieri o fedelissimi assessori, ma io da non più giovane donna che ha “cavalcato” molte Giunte e Consigli Comunali non individuo in questo programma ad esempio qualcosa che possa “allietare” gli anziani o i bambini.
Non trovo ad esempio nulla di organizzato o previsto da svolgersi nel meraviglioso Palazzo che una volta era il Grand Hotel Miramare.
Eppure in inverno ed in primavera un paio di associazioni culturali lo avevano fatto rinascere, rifiorire con eventi di spessore, con mostre d’arte a livello internazionale. Perché adesso, che proprio adesso serviva come “biglietto da visita culturale” per la città è inspiegabilmente chiuso!? Dove sta la logica? C’è forse qualche altra realtà culturale in città che possa eguagliare il successo dell’organizzazione al Miramare dei mesi appena trascorsi?
A cosa servono poi le inaugurazioni-passerelle quando di fatto le strutture pubbliche non sono completamente agibili e pulite come il Lido Comunale per citarne una recente?
Non vogliamo mica la luna noi, sappiamo benissimo, quelli che una coscienza ce l’hanno, il disastro amministrativo contabile ereditato dalle vecchie Giunte!
Ma pretendiamo, soprattutto perché a ottobre sono 2 anni che si è insediata questa nuova Amministrazione, che la tanto decantata e “rispolverata” Reggio bella e gentile sia una realtà e che la gentilezza venga palesata nei servizi alla cittadinanza, nella pulizia delle strade, nella copertura delle voragini che non sono più buche, nell’attenzione verso le fasce più deboli, nella soluzione dei problemi occupazionali e in tanti troppi altri settori in cui latita la competenza.
Non si riesce? E come mai? Forse perché c’è mancanza di esperienza da parte degli insediati? Forse perché la “rotazione dei dirigenti” non è una valida soluzione?
Da casalinga mi permetto di fare un esempio che ritengo dia l’idea.
Quando in una cassetta di frutta le mele “andate a male” si spostano da un angolo all’altro per nasconderle agli acquirenti, il rimanente del contenuto assume col passare del tempo la medesima “criticità” cosa che mai accadrebbe se le suddette mele venissero estirpate dal contenitore.
Sig.ra Elena Trombetta Via Roma Reggio Calabria Reggio Calabria, 3/7/2016
Bagnara Calabra - I carabinieri hanno denunciato in stato di libertà 79 persone che a Bagnara Calabra hanno occupato abusivamente 44 case popolari di proprietà del Comune e dell'Aterp di Reggio Calabria.
Il reato contestato alle persone denunciate é invasione di terreni o edifici pubblici.
I denunciati hanno messo in essere l'occupazione abusiva insieme ai loro familiari.
Gli alloggi in cui é stata messa in atto l'occupazione si trovano nella frazione Pellegrina ed in località Calcara di Bagnara Calabra.