Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa di Enza Bruno Bossio
“Intervenendo a Cetraro in una manifestazione elettorale insieme ai candidati al Senato Bruno Villella e alla Camera Stefania Covello, presenti anche il sindaco Giuseppe Aieta e il segretario del PD locale Gaetano Bencivinni, Enza Bruno Bossio ha inteso tornare sulla emergenza idrogeologica in Calabria.
“Il problema dell’abbandono e dell’incuria del territorio è una emergenza che si impone all’attenzione nazionale non solo per la drammatica vicenda dell’allagamento dell’area archeologica di Sibari ma per la fragilità a cui è ridotto l’intero sistema territoriale regionale.
Quello della difesa del suolo è divenuto il vero banco di prova per definire un vero e proprio New Deal rivolto allo sviluppo e alla crescita della Calabria.
Da Cetraro non può non essere sollecitato un programma organico di interventi finalizzati a fronteggiare un esteso fenomeno di erosione costiera del versante tirrenico ma anche alla prevenzione del rischio idrogeologico che si manifesta negli ultimi anni assai frequentemente attraverso frane ed alluvioni con rilevanti danni al sistema infrastrutturale.
E’ ancora viva la ferita aperta dal crollo, avvenuto soltanto qualche settimana fa, del ponte lungo la strada per la contrada S. Filippo dove, oltretutto, ha perso la vita un operaio che si stava recando al lavoro.
Sono sempre più frequenti gli episodi che si registrano a danno anche della strada statale 18 e della stessa linea ferroviaria oltre che ad un fragile sistema della viabilità interna.
Di fronte a tutto ciò non può essere considerato ordinario il ritardo e la disattenzione con cui lo Stato e la Regione affrontano tale problematica.
C’è sicuramente la necessità di combattere forme di abusi e di illegalità che si registrano a danno dei nostri territori ma si impone anche la necessità di un vero e proprio piano che affronti strutturalmente le criticità con le risorse necessarie sulla base delle priorità determinate dalla classificazione del rischio.
Anche per questo non possono essere tollerati né una dispersione delle risorse né tantomeno il fatto che non si realizzino le opere programmate e finanziate come sta accadendo con la mancata attuazione dell’APQ che è stato stipulato ormai da oltre due anni.
La spesa prevista è di ben 220 mln di euro che, oltretutto, rischiano di non essere spesi e magari investiti per la quota di competenza statale in altre aree del Paese.
Che siano adottate le misure necessarie per una accelerazione della realizzazione dei circa 200 progetti programmati attraverso la rimozione del Commissario straordinario a cui è stata affidata di questo APQ e la responsabilizzazione degli Enti Locali come soggetti attuatori”.
Cetraro, li 26 gennaio 2013 Ufficio Stampa di Enza Bruno Bossio
L’unica cosa certa è che le barche bruciate appartenevano , una all’avvocato Nicola Gaetano di Paola e l’altra al farmacista Carlo Licursi di Fuscaldo.
Tutto il resto è avvolto nel mistero
Non si sa quale delle due barche abbia preso fuoco per prima ed a quale poi si sia diffuso e sciogliere il dubbio significa sapere a chi sia stato diretto l’evento e cercarne le ragioni.
Gli elementi raccolti dai Vigili del Fuoco non sarebbero di alcuna utilità all’indagine.
Non si ha certezza di chi sia stato l’esecutore
Non si ha certezza di chi sia stato l’eventuale mandante
L’unica cosa certe è che al momento c’è un solo indagato, solo per essersi trovato nelle vicinanze delle imbarcazioni. Tale signor V.F., 47 anni, che svolge lavori di manutenzione.
E’ il signore che si vede allontanarsi subito dopo l’incendio nelle immagini dei filmati di videosorveglianza.
Ma V.F. avrebbe dichiarato agli inquirenti di non sapere nulla dell’incendio e di essersi trovato sul molo soltanto per fumare una sigaretta dopo aver cenato con gli amici a bordo di una imbarcazione.
La solitudine dei sindaci calabresi è anche nelle parole del sindaco di Verbicaro Felice Spingola.
Parole dettate certamente dalla rabbia che non può non aggredire anche un uomo sereno come lui di fronte alla recente ondata di maltempo che investe l’intera Italia e che in talune parti più fragili determina maggiori danni.
E così il sindaco dinanzi alla frana che ha aperto una voragine dichiarato :
"Ancora non abbiamo avuto nulla per il maltempo del 2010, che speranze abbiamo di essere aiutati adesso?".
Lo dice all'Agi il sindaco di Verbicaro (Cosenza), Felice Spingola.
Poi aggiunge che "Oggi a causa delle forti piogge, abbiamo dovuto transennare buona parte del centro storico, si è aperto anche un burrone".
Il problema è che Verbicaro , centro montano del Tirreno cosentino non è nuovo ai danni del maltempo.
Poi il sindaco contesta l’impiego del personale dell’Afor ed afferma :"Abbiamo dei veri canaloni che attraversano il paese, ma non ci mandano neanche gli operai dell'Afor per fare manutenzione".
Una vera e propria denuncia.