Stamattina i carabinieri del Ris di Messina sono tornati nella casa di Iolanda Riente a belvedere Marittimo dove viveva con il figlio sacerdote e dove la donna e’ stata uccisa.
Al sopralluogo partecipa anche il comandante del Reparto operativo dei carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, Vincenzo Franzese.
Gli investigatori sono alla ricerca di riscontri tecnici alle indagini, riscontri che potrebbero dare una svolta all’inchiesta.
Come noto, la donna era stata trovata legata ed imbavagliata sul pavimento dell’ingresso della sua abitazione dal figlio e tracce di sangue erano state trovate in quasi tutte le stanze dell’appartamento.
L’ottantenne Iolanda Riente, era stata trovata morta, legata e imbavagliata nella sua casa di Belvedere Marittimo, il 4 gennaio scorso.
Nei giorni scorsi la carcassa di un delfino era stata trovata in località Lampetia di Cetraro
E sembra che ci sia stato un altro caso sempre a Cetraro qualche mese addietro.
Ieri 14 febbraio un delfino morto di due metri si era arenato sulla spiaggia di Scilla, sul bagnasciuga della spiaggia delle Sirene.
Sul posto sono intervenuti gli uomini della Guardia Costiera per gli accertamenti.
Apparentemente la carcassa non mostra ferite, né ami o resti di reti impigliati nella bocca.
La morte sembra risalire ad un paio di giorni fa e la carcassa potrebbe essere stata portata a Scilla dalle correnti marine.
Alla capitaneria di chiarire le ragioni di questa strana moria, posto che sia, come riteniamo, inusuale.
Una indagine diretta dal pm Roberta Carotenuto ed una ordinanza emessa dal tribunale di Paola e firmata dal gip Carmine De Rose.
6 gli arresti : Davide Pinto, Carmine Antonuccio, Giuseppe Antonuccio, Luca Occhiuzzi, Ido Carmine Petruzzi ,tutti trentenni, o poco più.
Ma la sorpresa principale è l’arresto di Emilio Quintieri, una persona molto nota sul medio tirreno cosentino. Membro storico dei Vas (Verdi ambiente e società), una formazione ambientalista indipendente, ed ora addirittura candidato alla Camera dei deputati nella circoscrizione calabrese con la lista “Amnistia giustizia e libertà”, la lista di Pannella.
Altre 3 persone sono state denunciate.
Sequestrate armi e 5 kg di stupefacente di cui 3 kh di hascisc , 2 kg di marijuana e 28 gr di cocaina.
Il capitano Luca Acquotti della compagnia di Paola ha dichiarato «L’organizzazione trattava prevalentemente marijuana e hashish, ma abbiamo sequestrato, nel corso delle indagini, anche cocaina».
Il tenente Paolo Zupi ha anche detto che l’’inchiesta è stata resa difficile per l’impiego di minorenni a «Serviva a rendere l’attività più capillare e dinamica».
Le piazze principali di smercio erano Paola, Acquappesa e Cetraro, ma talvolta si arrivava fino a Scalea e verso l’interno, soprattutto Rende e Cosenza.
Ma la indagine non è ancora finita