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Redazione TirrenoNews

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Dall'attività d'indagine del nucleo Ambiente della Procura di Paola è scattato il blitz che ha interessato il mattatoio di Fuscaldo.

Un blitz compiuto proprio dagli addetti del nucleo Ambiente della Procura di Paola unitamente agli uomini del Nucleo antisofisticazione di Cosenza, della Guardia costiera di Paola ed al personale dell'Azienda sanitaria provinciale.

Durante l’ispezione sarebbero stati trovati , ambienti sprovvisti delle più elementari caratteristiche igienico-sanitarie necessarie a svolgere l'attività di macellazione dei capi di allevamento della zona. Non solo, ma sarebbero state inesistenti le più normali condizioni di sicurezza per lavorare.

Avrebbero pertanto rischiato i dipendenti della Ma.Pa. Snc, l’ azienda che gestisce il mattatoio comunale. I Nas hanno apposto i sigilli.

Consequenziale la sospensione cautelare dell'attività, prima, e poi il decreto di sequestro del mattatoio.

Entrambi sono stati disposti dal procuratore capo Bruno Giordano e confermato dal gip di Paola

Conseguente la denuncia alla AG del titolare dell’impresa per le carenze igienico-sanitarie e l'omessa cautela contro infortuni sul lavoro a cui ha sottoposto i dipendenti della struttura.

Insieme al titolare della Ma.Pa. Snc nel mirino degli inquirenti anche i tre veterinari responsabili del servizio che non avrebbero vigilato sull'attività del mattatoio.

“E’ il più grande attacco di sempre”. : «E’ qualcosa di simile alle bombe nucleari». Indagano le polizie di cinque Stati. Sono a rischio anche banche e apparati dei governi

Tutto sembra nato dalla mancata legislazione mondiale che permetta il controllo della rete.

In sostanza una Spamhaus, un’organizzazione internazionale no-profit attiva nella lotta contro lo spam, con sede a Londra e Ginevra, ha bloccato i server gestiti da Cyberbunker, una house disposta ad ospitare qualsiasi contenuto ad eccezione di pedopornografia e terrorismo come dichiara sul suo sito.

Di fronte a questa scelta Sven Olaf Kamphuis, portavoce di Cyberbunker, ha accusato Spamhaus di abusare della sua posizione senza aver titolo a stabilire “ciò che può stare o non può stare sul web”.

E così dal 19 marzo, secondo Spamahaus, Cyberbunker avrebbe fatto partire una serie di attacchi di tipo DdoS (Distributed Denial of Service) in combutta con bande criminali dell’Europa orientale e della Russia scaricando una massa di traffico impressionante pari a 300 gb/s (in genere il volume è in media di 50 gb/s) contro le strutture dell’organizzazione per tagliarle fuori.

In sostanza si dirotta verso i nodi di rete internet un’enorme quantità di traffico che blocca le attività. Bloccando le attività di Spamhaus si vanifica il suo sito antispam.

Gli utenti rischiamo di trovarsi nella casella email più spam del solito e visto che gran parte dello spam è anche una componente malevola, ci saranno email che cercheranno di far scaricare virus malevola, cioè virus malware, magari fingendosi un servizio clienti delle poste o di una banca.

Cosa consigliamo. La massima cautela nell’aprire nelle email e chiedersi prima se si tratta di una email vera o di un truffatore dannoso

Il Presidente ha ricevuto Pier Luigi Bersani che gli ha riferito degli incontri e delle concertazioni “ Concertazioni il cui esito non è stato risolutivo”

Non sapremo mai se Bersani è stato irrigidito dal suo stesso PD (che lo ha posto sopra l’incudine e con il martello in una mano e la falce nell’altra) o se è stato posto all’angolo del ring e martellato di pugni e schiaffi a parte degli altri partiti o gruppi o movimenti.

Lui ha detto di aver ricevuto preclusioni e richieste inaccettabili.

Noi non ci sentiamo di considerarlo un perdente, al massimo uno sparring partner; uno che aveva consapevolezza di un ruolo da agnello sacrificale,svolto con spirito di servizio fino all’estremo sacrificio.

Ora tocca a Giorgio Napolitano ed al suo “ghe pensi mi”

La frase esatta è stata: “Il presidente della Repubblica si è riservato di prendere senza indugio iniziative che gli consentano di accertare personalmente gli sviluppi possibili”

Ora ci sono due strade. La vecchia e la nuova

La prima , quella vecchia, è quella degli accordi tra i partiti, che non sembra percorribile. Nessuno si fida degli altri, ognuno ha paura degli altri.

La seconda, quella nuova, è quella degli accordi sulle cose da fare. Una strada che sembra percorribile con voti di volta in volta ottenuti su scelte concordate. Un governo che gestisce l’ ordinario, un parlamento che decide il cambiamento. Nessun voto di fiducia , quindi. Nessuno vince, nessuno perde ed il popolo controlla .

E domani Napolitano vedrà nell’ordine il PDL, il M5S, La lista civica di Monti ed infine il PD. Poi potrà decidere se dare un nuovo incarico o se assistere alla conferma in aula del fallimento del tentativo di Bersani e poi muovere verso le elezioni con Renzi premier lasciando Monti a capo del Governo.

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