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Ecco la nota di Gioacchino Lorelli:

“Egregio Direttore, ho letto con attenzione l'articolo del prof. Gagliardi sui cinghiali a San Pietro.

Ebbene se un cittadino evidenzia un problema è ben accetto.

 

 

Se la denuncia è l'occasione per fare polemica spicciola e gratuita, allora no.

N o n si può accettare.

Che i cinghiali siano una emergenza non ci voleva la mente illuminata del prof. Gagliardi a dirlo.

Che non sia solo un problema che attanaglia il territorio di San Pietro lo sanno anche i non professori;

Dalla documentazione che lo scrivente esibisce (e dunque esiste) emerge che lo

scrivente è stato uno dei primi (sin dal 2012) a porsi come fare e a chiedere adeguati interventi proponendo tavoli tecnici e politici, minacciando richieste di danni e quanto ha potuto, nel rispetto delle proprie prerogative;

Che i cinghiali scorazzino per le vie di San Pietro è una opinione del prof. Gagliardi e dunque non è commentabile;

Che San Pietro sia un piccolo borgo che conta pochi abitanti è noto, guarda un po' anche al prof. Gagliardi.

Visto che per rafforzare le sue affermazioni fa il paragone con i cinghiali, perché non lo fa pure con le lucertole, le galline, i ragni le formiche, ecc.?

Potrebbe essere un utile esercizio mentale utile alle statistiche nazionali;

Infine:

a. Che un Sindaco non abbia il potere di aprire (e chiudere) la caccia lo sanno tutti, tranne uno.

b.-Che il problema dei cinghiali non posa essere risolto dai Sindaci, presi uti singuli, lo sanno in pochi.

Ma questo è più complicato e perciò sarebbe bene informarsi.

Cordiali saluti.

IL SINDACO (Gioacchino Lorelli)

Ndr

Diamo atto ai lettori che il sindaco. esattamente come scrive. ha allegato alla nota diversi documenti sulla vicenda dei cinghiali che dimostrano quanto lui si sia interessato della vicenda.

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Il consiglio comunale di San Pietro alla unanimità ha approva la proposta della consigliera di minoranza dottoressa Argia Socievole.

Ecco integrale la proposta letta in consiglio comunale ed avente ad oggetto:

OGGETTO: 60° ANNIVERSARIO DEI TRATTATI DI ROMA

Nella ricorrenza del 60° anniversario dei Trattati di Roma ricordato a Roma il 25 marzo 2017, il Consiglio Comunale di San Pietro in Amantea riunito in sessione ordinaria il 31.3.2017 ore 19:00:

PREMESSO

- che in Europa si sta affrontando con sempre maggiori difficoltà la lunga crisi economica e finanziaria, l’emergenza rifugiati e il problema della sicurezza interna ed esterna;

- che la situazione di diffusa incertezza contribuisce all’erosione del consenso dei cittadini nei confronti del progetto di integrazione europea;

- che la sua stessa sopravvivenza è sempre più spesso messa in discussione insieme al progetto di pace e integrazione che essa incarna

CONSAPEVOLE

- che l’unificazione europea è stata, e resta, la condizione necessaria per la pace, la prosperità ed il progresso del nostro continente;

- che da oltre 60 anni le Comunità Europee e l’Unione Europea hanno reso possibile:

1) il nostro sviluppo economico e sociale,

2) garantito e rafforzato le nostre democrazie,

3) abolito la forza delle armi sostituendola con la forza del diritto;

- che le radici delle attuali difficoltà sono da ricercare nell’assetto Istituzionale dell’Unione Europea, incompleto e inadeguato;

- che solo con un sistema di governo soprannazionale efficace, responsabile e democratico, l’Europa può divenire abbastanza forte da garantire il futuro dei propri cittadini;

PRESO ATTO

che l’esito del referendum nel Regno Unito rende ancora più urgente l’avvio della riforma delle istituzioni europee e dimostra la necessità di prevedere la coesistenza all’interno dell’Unione Europea di diversi livelli di integrazione tra gli Stati membri;

AUSPICA

che i capi di Stato e di Governo riunitisi a Roma il 25 marzo u.s., per rilanciare e completare l’unità economica e politica dell’Europa, avviino le politiche necessarie per far fronte:

PERTANTO ADERENDO ALLE RAGIONI DELLA MANIFESTAZIONE PROMOSSA IL 25 MARZO A ROMA DALLE ORGANIZZAZIONI EUROPEISTE C H I E D E

AL GOVERNO – AL PARLAMENTO NAZIONALE – ALLE ISTITUZIONI EUROPEE

- di adoperarsi affinché il 60° anniversario dei trattati di Roma diventi una occasione di svolta per la storia europea;

- di andare oltre gli attuali trattati verso una unione federale, del popolo europeo, con il popolo europeo, per il popolo europeo al fine di realizzare il progetto di Ventotene sulla base di un nuovo patto politico europeo.

C H I E D E AL CONSIGLIO COMUNALE

- di trasmettere copia della presente al MFE (Movimento Federalista Europeo), alla Prefettura di Cosenza, alla Presidenza della Regione Calabria, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Presidenza della Repubblica, alle Istituzioni Europee;

- che con separata conforme votazione la presente deliberazione sia immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4 del D. Lgs 267/2000.

San Pietro in Amantea 30.3.2017  

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Il nostro amico Francesco Gagliardi ci consegna una amara nota.

Eccola, integrale:

“Cinghiali indisturbati nelle vie di San Pietro in Amantea di Francesco Gagliardi

Cinghiali grandi e piccoli da diversi anni indisturbati scorazzano per le vie e nelle piazze del centro abitato di San Pietro in Amantea.

Se il Signor Sindaco e l’Amministrazione Comunale vogliono davvero tutelare la sicurezza e l’incolumità degli abitanti del piccolo borgo dovrebbero autorizzare la caccia ai cinghiali.

So che ora la caccia è vietata, ma è preferibile avere un abitante vivo che un abitante morto.

Perché dovrete sapere, amici lettori di Tirreno News, che i cinghiali sono pericolosissimi specialmente se in compagnia dei piccoli.

In alcuni Paesi si sono verificati luttuosi episodi dove alcuni uomini intervenuti per difendere i loro giardini, i loro frutteti e i loro prodotti agricoli sono stati aggrediti e morti dopo l’aggressione del branco.

Prima che succeda qualcosa di brutto anche nel nostro paese invito il Signor Sindaco ad assumersi tutta la responsabilità.

I cinghiali scorazzano e passeggiano indisturbati, non hanno più paura di nulla, per le vie del centro e la notte circondano le case ed entrano nei giardini, negli orti, nei terreni, rovistando dappertutto facendo danni incalcolabili.

Dove passano loro la terra sembra lavorata con il trattore.

E non esagero.

Basta recarsi a Terramarina, al Vallone soprano e sottano, alle Valle, al Ponte del vallone e ognuno potrà notare lo scempio che questi animali moltiplicati a dismisura combinano.

Oltre ad essere pericolosissimi perché attaccano l’uomo sono molto dannosi all’agricoltura.

Mangiano l’uva e danneggiano le viti, distruggono le piantagioni di granturco e gli alberi da frutta specie quando sono ancora piccoli.

L’altro giorno mentre ero nel mio terreno del Vallone intento a tagliare l’erba sono stato avvicinato da un branco di cinghiali ancora in tenera età.

Ho avuto tanta paura e sono stato costretto a scappare in casa per l’incursione di un grosso cinghiale, credo che fosse la madre del branco.

Ho fatto in tempo a chiudere il cancello in ferro altrimenti sarebbe entrato nel “catoio”.

Non è dunque sufficiente segnalare il caso ai Carabinieri di Amantea, alle Guardie Provinciali e alle Guardie Forestali che ogni giorno pattugliano la zona, bisogna intervenire al più presto prima che sia troppo tardi. Finora nessuno ha fatto nulla, solo chiacchiere.

E con le sole chiacchiere non si risolvono i problemi.

Da tempo abbiamo segnalato la presenza dei cinghiali che scorazzano indisturbati nel nostro paese mettendo in serio pericolo l’incolumità dei cittadini, specialmente ora che si avvicina l’estate e il nostro antico borgo si popola con l’arrivo di tanti bambini che amano giocare all’aperto.

Per la Coldiretti, l’aumento dei danni, delle aggressioni ed anche degli incidenti mortali ad opera dei cinghiali, è il risultato della incontrollata proliferazione dei cinghiali che ha superato in Italia il milione di capi.

E non esagero e non è neppure una battuta di pessimo gusto, ora come ora, nel mio paese ci sono più cinghiali che persone.”

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