Riceviamo e pubblichiamo
“il Giorno 31/10/2013 il Consiglio Comunale di Cleto si è riunito per deliberare sul Bilancio di Previsione 2013 e allegati.
Una amministrazione che approva il Bilancio preventivo 2013 il 31 ottobre 2013 dimostra in modo inequivocabile la sua incapacità di programmare e di gestire la cosa pubblica in modo efficiente ed efficace.
L’amministrazione Longo, oltre che approvare il bilancio preventivo a fine anno, non rispetta, come è oramai di prassi, le più elementari norme di legge che regolano i rapporti e i ruoli di maggioranza e opposizione nell’Amministrazione Comunale.
A inizio seduta il gruppo Cleto Futuro ha presentato la seguente mozione:
“Premesso
che se la seduta odierna venisse mantenuta come convocazione per approvazione del Bilancio di previsione 2013 e dei rispettivi allegati non verrebbero rispettate le procedure di formazione ed approvazione degli strumenti della programmazione per come previsto dagli art. 172-174-239 del T.U.
Considerato
che l’approvazione del Bilancio e dei rispettivi allegati in data odierna comporterebbe la impossibilità tecnica di apportare una qualsivoglia modifica, da parte del Consiglio, alla proposta di bilancio formulata dalla Giunta e quindi questa approvazione potrebbe essere dichiarata illegittima
tenuto presente inoltre
che questa procedura impedirebbe di fatto ai Consiglieri di minoranza il diritto democratico di poter espletare il loro mandato di opposizione
chiede
che la seduta odierna sia dedicata non all’approvazione del Bilancio di previsione 2013 e dei suoi allegati ma alla “presentazione al Consiglio,da parte della Giunta, della Proposta di Bilancio di previsione 2013 e dei rispettivi allegati”, fissando ad altra data da definire l’approvazione del Bilancio e dei rispettivi allegati.”
La maggioranza oramai sorda a ogni rispetto delle norme non accoglie e va avanti.
Un eventuale ricorso il TAR potrebbe dichiarare illegittima l’approvazione del Bilancio di previsione con sicuro danno per Cleto!(TAR Veneto sentenza 2033/2007).
Cleto Futuro ha dato voto contrario al Bilancio di Previsione 2013; questo voto contro ha voluto significare insieme:
a) valutazione negativa sul rispetto del ruolo della minoranza e delle norme da parte dell’amministrazione
b) valutazione negativa sulla gestione complessiva dell’amministrazione in questi due anni e mezzo
c) disaccordo su aspetti specifici del bilancio di previsione 2013.
a) vedi quanto riportato in merito alla violazione delle norme che regolano la convocazione del Consiglio per l’approvazione del Bilancio di Previsione e a questo si aggiunge il fatto che il Sindaco da sempre non risponde alle interrogazioni e quando risponde non risponde alle domande ma parla d’altro.
Es. Il Comune di Cleto ha una convenzione con un avvocato dal 2010 che a fronte di un fisso annuo difende il Comune in tutte le sue controversie.
Per il 2013 l’Amministrazione ha stipulato una ulteriore convenzione con un altro avvocato (Morcavallo) aggravando il Comune di un ulteriore costo.
“Cleto Futuro” ha interrogato il Sindaco per conoscere numero e tipologia delle controversie che l’Ente ha affidato all’avvocato, in forza della prima convenzione, negli anni 2011 e 2012 , per fare una valutazione sulla necessità di caricare l’Ente di una ulteriore spesa. Domanda da non poter essere equivocata!
La risposta parla d’altro ma non fornisce quanto richiesto!
Le norme prevedono che nella seduta del bilancio di previsione il Sindaco o l’Assessore al bilancio facciano una presentazione e poi si apre la discussione e il confronto con l’opposizione e la democrazia stabilisce che almeno debba esserci in ipotesi la possibilità che un a qualche modifica possa realizzarsi. Niente di tutto questo, a Cleto il confronto avviene tra opposizione e la ragioniera e la discussione è una pura farsa democratica perché niente può essere modificato!
Ricordato che il Sindaco,il Vice-Sindaco e un Consigliere della maggioranza sono del PD,questo fenomeno del disprezzo delle più elementari regole della democrazia deve preoccupare in quanto è la cartina di tornasole di quanto strada abbia fatto, dal centro alla periferia, il berlusconismo che non sarà facile superare anche se passerà Berlusconi!
b) dopo due anni e mezzo di amministrazione il Comune di Cleto si trova con n. 5 dipendenti di altri comuni che vengono per due giorni a settimana e per poche ore. I cittadini di Cleto spendono più di cinquemila euro al mese! Con questi soldi Cleto avrebbe potuto avere 3-4 dipendenti a tempo pieno o 5-6 a tempo parziale avendo sicuramente maggiori servizi e forse qualche giovane o padre di famiglia di Cleto con uno stipendio! In nessun Comune d’Italia esiste una tale situazione per i dipendenti!
Cleto è l’unico paese che non ha avuto nessun finanziamento per i PISL (progetti integrati sviluppo locale)!
I motivi?
-incapacità progettuale-invece di presentare i progetti nell’ambito territoriale che la regione ci aveva assegnato (Amantea-Aiello-Serra d’Aiello-Lago) in modo assurdo l’Amministrazione ha deciso di mettersi insieme a S.Lucido-Fiumefreddo Bruzio-Falconara ....)!
In merito al programma triennale (2013-2015) delle opere pubbliche su n. 13 opere, 8-9 sono opere già avviate e/o programmate dall’Amministrazione Furano che è stata in carica solo 10 mesi!
Tra le opere programmate dall’Amministrazione Longo,la sistemazione dell’alveo del fiume Savuto, che costerà ai cittadini di Cleto circa tremila euro all’anno per 20 anni , è semplicemente inutile! Gli stessi soldi o anche di più potevano essere spesi per una strada di accesso al fiume! Cleto è l’unico paese che non ha una strada di accesso al fiume!
Nell’eventualità che venga realizzato il parco fluviale, come da progetto Regionale, Cleto non avrebbe accesso al parco!
Rispetto ai circa 400000,00 euro per la riqualificazione ex scuola materna abbiamo evidenziato che considerato che sono interventi per frenare lo spopolamento dei piccoli paesi un intervento più idoneo poteva essere quello di acquisire case abbandonate nei due centri storici di Savuto e Cleto,ristrutturarle e poi renderle disponibili, a fitti bassissimi, a giovani coppie o a immigrati!
c) Su due aspetti specifici del bilancio,tariffe servizio idrico e tarsu, il gruppo Cleto futuro ha espresso voto contrario e ha messo a verbale:
servizio idrico
In tema di servizio idrico integrato, in attesa dell’approvazione ed attivazione del cosiddetto metodo normalizzato attraverso atti di legislazione ordinaria, la relativa regolamentazione è rimessa ad apposite deliberazione CIPE che, nel fissare l’articolazione tariffaria (CIPE 52/2011) ha, inequivocabilmente, disposto l’eliminazione del regime del “minimo impegnato” e la sostituzione dello stesso con il sistema della quota fissa secondo specifici ed invalicabili importi massimi della quota stessa. La relativa ratio va ricercata nell’assoluta necessità di consentire all’utenza, di pagare il consumo idrico secondo principi di equità, ossia in via direttamente proporzionale ai metri cubi effettivamente consumati. Non risulta a chi scrive che tali disposizioni, siano derogabili, eppure nel nostro Comune,pur dopo la comunicazione fatta alla Corte dei Conti in merito al Bilancio di previsione 2012, nel Bilancio 2013 si continua a “vessare” gli utenti (soprattutto i non residenti ed i piccoli nuclei familiari) con l’addebito fisso del “minimo impegnato” (120 m3/anno-addirittura con differente tariffazione: fino a 90 m3 e da 90 a 120 m3) che risulta del tutto incompatibile con i principi di equità tributaria”.
A un anziano che vive solo o a un qualsiasi utente che consuma effettivamente meno di 20 mc all’anno il comune fa pagare in modo illegittimo circa 50 euro in più!
TARSU (quanto comunicato alla Corte dei Conti)
“Discorso analogo vale per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani che, a fronte di livelli di tassazione unitaria oggettivamente elevati (1,6 euro/m2), registra un’altissima percentuale di copertura dei costi del servizio (95%), in virtù dell’artato ed indebito inserimento tra le voci di costo, di una spesa di 30mila euro per il servizio di raccolta differenziata che, dagli atti in possesso dello scrivente, non risulta né mai attivato né in fase di attivazione”
Questo vuol dire che i cittadini di Cleto pagano il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani più che a Rende perché l’Amministrazione in modo illegittimo fa pagare un costo per la
differenziata che ogni cittadino può verificare che non c’è!
Se fossero tolti dai costi i 30.000,00 euro per la differenziata che non c’è, i cittadini di Cleto potrebbero pagare circa 1 euro a m2.
Il cittadino di Cleto con una casa di 100 m2 paga in modo indebito circa 60 euro all’anno in più per la TARSU!
Se questo cittadino consuma meno di 20 mc anno di acqua paga in modo illegittimo altri 50 euro anno!
Totale circa 110 euro all’anno in più! Di questo tempi non è cosa da poco!
il gruppo CLETO FUTURO
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato
“Fratelli d’Italia Basso Tirreno Cosentino, ha avviato la campagna del primo tesseramento di quello che ci piace definire un movimento politico autenticamente popolare e che sta conquistando ogni giorno ampi spazi nel panorama politico italiano, a dimostrazione dal fatto che in questa Nazione c’è ancora spazio per una politica che nasca dal basso, fondata sul radicamento territoriale e sulla partecipazione, un punto di riferimento che interpreti l’esperienza politica di centrodestra, fondandosi sui valori e sulle esigenze della società attuale.
Più nello specifico i tre punti chiave individuati da Fratelli d’Italia, e che costituiscono i temi fondamentali della nostra azione politica, sono: lavoro, sicurezza e sociale.
Questa campagna adesioni, per riprendere la parole dei fondatori di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, Guido Crosetto, Ignazio La Russa, è una tappa importante, il nostro movimento, sin dalla sua ideazione, non è mai stato un cartello elettorale, come sostenuto da chi voleva screditarci, ma che da subito si è posto come un progetto serio e concreto, ma non sarà nemmeno un “tesserificio”, la corsa al tesseramento è stata spesso causa di squallide vicende all’interno dei partiti di ogni schieramento, arrivando a mortificarne la democrazia interna, per questo siamo convinti che coloro che chiederanno di aderire a FdI deve farlo con convinzione, al fine di sostenere un progetto politico che guarda al futuro, non vogliamo un movimento di tessere ma di persone che si dichiarino disposte a portare tra la gente, i programmi, valori e ideali espressi dai nostri leader.
Il prossimo passo saranno i congressi, che si svolgeranno in tutta Italia dopo l’approvazione definitiva dello statuto. Possono aderire a Fratelli d’Italia non solo singoli ma anche associazioni locali e nazionali, nei confronti delle quali il movimento assume l’impegno di confrontarsi su tutti i provvedimenti inerenti le aree tematiche di rispettiva competenza. È possibile aderire a Fratelli d’Italia attraverso due modalità: in forma singola, iscrivendosi direttamente sul sito www.fratelli-italia.it inviando via posta la richiesta, oppure aderendo a un Comitato costituente di Fratelli d’Italia.
Sul tirreno, e ad Amantea in particolare, abbiamo assunto con i vertici del movimento l’impegno di rappresentarlo e farlo conoscere alla gente, con spirito costruttivo e il massimo rispetto per chi ricopre incarichi istituzionali, abbiamo avviamo un percorso politico che ci impone, innanzitutto, il dovere di portare all’attenzione dell’amministrazione locale i numerosi problemi della nostra città, continueremo sul percorso intrapreso, ascoltando la gente, avviandoci così verso una campagna elettorale che si prevede difficile, ma all’interno della quale, da osservatori attenti, non faremo mancare la nostra voce.
Organizzare un movimento politico non è semplice ovunque, appare ancora più difficile ad Amantea, le gente è sempre più distante dalla politica, specialmente i giovani, ci si organizza quasi sempre a ridosso delle scadenze elettorali, in liste civiche che lasciano il tempo che trovano e che spesso non garantiscono una governabilità serena, condizione questa ideale e necessaria per ottenere risultati concreti nell’interesse della comunità tutta.
Si invoca il nuovo, ma alla fine ci si affida ai soliti noti, criticati se non addirittura denigrati, ma votati, perché è sempre meglio non esporsi in prima persona! Questa mentalità noi non la condividiamo, e “senza paura” scendiamo in campo con la semplicità e la schiettezza che caratterizza il movimento che rappresentiamo a livello locale, convinti del fatto che possiamo fare la nostra parte per il bene della nostra città, e certamente auspicando che chi condivide le nostre idee si faccia avanti, in qualsiasi forma, per sostenere il movimento e la nostra azione sul territorio, attraverso un sostegno solidale esterno, o ancora meglio tesserandosi e impegnandosi in prima persona.
Difficile sapere se c’è un solo circolo PD in Italia nel quale le vicende del congresso non abbiano dato luogo querelle, reazioni, vicende che sono portatrici di guerre interne per la gestione del partito.
Perfino la sempiterna Aiello Calabro.
Ed il sindaco PD per antonomasia Franco Iacucci non si tiene le “insinuazioni” dei renziani, in particolare dopo che Zaccagnini ha smentito di aver denunciato presunte irregolarità nella fase di tesseramento.
Ed ecco cosa dice Iacucci:
Aiello Calabro. 5 nov. –«Dispiace molto dover intervenire in una polemica speciosa e assai dannosa per l’immagine di un partito come il nostro che si propone di guidare la Calabria dopo gli anni di malgoverno del centrodestra.
Non è assolutamente accettabile, però, il tentativo di chi, ricorrendo ad affermazioni false e pretestuose, vorrebbe gettare ombre e fango sui legittimi comportamenti di quanti, con umiltà e passione, si prodigano generosamente per la regolare celebrazione dei congressi e per dare al Pd una classe dirigente in grado di garantire una nuova stagione politica in Calabria.
A tal proposito mi preme evidenziare che il sottoscritto, nella sua qualità di garante del congresso nel circolo di Lago, non ha mai impedito a nessuno il diritto di iscrizione, di partecipazione e di voto né si è opposto alla presentazione di liste collegate al candidato di area renziana, Franco Laratta.
Lo dimostra il fatto che anche due simpatizzanti locali di questa area, Ottorino Mazzotta e Sonino Bruni, hanno regolarmente partecipato alle operazioni congressuali ed hanno liberamente espresso la loro volontà. Per quanto riguarda, poi, il forte rapporto affettivo ed umano che lega il sottoscritto ed il vicesindaco di Aiello Calabro, Gaspare Perri, è un fatto noto e arcinoto a tutti, ma ciò non ha mai impedito che ognuno di noi manifestasse liberamente le proprie opinioni politiche.
Ci conosciamo da più di quarant’anni e mai tali legami hanno condizionato i nostri comportamenti e le nostre autonome scelte politiche.
Il circolo del Pd di Aiello Calabro è sempre stato, è , e sarà , una palestra di democrazia e di libera partecipazione. Dovrebbero saperlo anche coloro i quali hanno avuto modo di conoscere direttamente questa realtà, in particolar modo gli amici di Gaspare Perri, notoriamente soprannominato “Zaccagnini”.
Sicuramente lo sanno bene il sen. Franco Covello e sua figlia Stefania a cui “Zaccagnini” è legato da antica e sincera amicizia e non ha mai risparmiato energie a loro sostegno, per ultimo in occasione delle primarie per le candidature al Parlamento italiano, che hanno visto Stefania Covello tra i candidati maggiormente votati. Anche in quell’occasione io ero sindaco e Gaspare vicesindaco. Credo – afferma infine Franco Iacucci - sia legittimo chiedersi se il circolo del Pd di Aiello Calabro è più democratico adesso o lo era maggiormente nei mesi scorsi. Concludo affermando che di tutto abbiamo bisogno, tranne che di divisioni e di caccia alle streghe».