
Enza Bruno Bossio, Bruno Censore, Ferdinando Aiello, Mario Oliverio, si spendono per la stabilizzazione dei precari calabresi. Un atto di coerenza del PD, non solo un fatto avente valenza politica. 5-6000 precari da stabilizzare significano almeno 15-20 mila voti, una entità capace di sovvertire qualsiasi risultato elettorale. E per la stabilizzazione si invoca il Governo .
Riceviamo e pubblichiamo:
“Come rappresentanza della deputazione del centrosinistra calabrese abbiamo svolto stamani un incontro a Palazzo Chigi con il sottosegretario Patroni Griffi sulle problematiche degli LSU-LPU e in generale del precariato in Calabria.
Oltre ad esprimere apprezzamento per la tempestività con cui il Sottosegretario ha accolto la nostra richiesta di incontro vogliamo dichiarare soddisfazione per i contenuti emersi nel confronto.
Alle nostre proposte, attentamente valutate, è stata dichiarata piena disponibilità del rappresentante del Governo per verificarne la possibilità di azioni risolutive.
Abbiamo inteso, innanzitutto, esporre i termini emergenziali della drammatica condizione in cui versano i lavoratori che da diversi mesi non percepiscono le indennità loro spettanti.
A Patroni Griffi, abbiamo chiesto che, considerata la gravità della situazione, sia il Governo Nazionale in via eccezionale e straordinaria a poter assicurare la copertura dell’impegno finanziario per l’anno 2013 dal momento che finora la Regione Calabria ha omesso di prevedere nel proprio bilancio la quota di finanziamento a suo carico.
In tal senso abbiamo proposto che il Governo Nazionale, possibilmente in tempi rapidi, provveda ad emanare uno specifico decreto legislativo.
Abbiamo, inoltre, sottolineato con forza la necessità di pervenire a misure strutturali per assicurare una prospettiva di vita e di lavoro a migliaia di lavoratori che da oltre 15 anni sono costretti a vivere in una odiosa condizione di precarietà ed insicurezza.
Patroni Griffi ha convenuto con noi affinché la Legge di Stabilità sia un’opportunità per approvare una specifica norma legislativa finalizzata ad autorizzare gli enti pubblici della Calabria ad assumere gli LSU-LPU, anche in ruoli sopranumerari, con contratto a tempo indeterminato ed a tempo parziale di almeno 26 ore settimanali.
A tale norma occorre assicurare almeno per il prossimo biennio una sufficiente copertura finanziaria da parte dello Stato, al fine di poter garantire la stabilizzazione di un significativo numero di lavoratori.
Non è ammissibile che le ultime stabilizzazioni risalgano agli anni 2007/2008.
Lo svuotamento del bacino degli LSU-LPU e anche dei lavoratori ex legge 15 è un necessario intervento per iniziare a prosciugare un’area vasta di precariato che in Calabria conta migliaia di persone con altri profili professionali e diverse forme contrattuali.
Faremo di tutto,pertanto, per assicurare il nostro impegno affinché nei prossimi giorni la questione LSU-LPU della Calabria si possa imporre tra le priorità dell’agenda parlamentare e governativa.
Roma, li 7 novembre 2013Enza Bruno BossioBruno CensoreFerdinando Aiello
Non solo Bruno Bossio, Censore ed Aiello, anche Mario Oliverio interviene a sostegno della proposta dei senatori calabresi di stabilizzazione LSU-LPU.
Riceviamo e pubblichiamo la nota del presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio : “Esprimo apprezzamento e sostegno all’emendamento alla Legge Finanziaria presentato nei giorni scorsi dai senatori calabresi per ottenere la stabilizzazione definitiva degli oltre 5000 lavoratori impegnati in attività socialmente utili e di pubblica utilità che stanno vivendo in questi giorni, insieme alle loro famiglie, una situazione di grande disagio e preoccupazione, poiché da diversi mesi non percepiscono le indennità loro spettanti. Con questo emendamento, infatti si chiede al governo nazionale di autorizzare gli enti pubblici calabresi ad assumere tali lavoratori dal 1° gennaio 2014, anche in posizioni sopranumerarie, con un contratto a tempo indeterminato ed a tempo parziale di 26 ore settimanali e di concedere in favore della Regione Calabria, con provvedimento del Ministro dell’economia e delle finanze, un contributo aggiuntivo pari a 40 milioni di euro per l’anno 2014 e pari a 30 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015. Lo svuotamento del bacino degli Lsu-Lpu e anche dei lavoratori ex legge 15 è un fatto assolutamente necessario se si vuole realmente cominciare a prosciugare una vasta area di precariato che in Calabria conta migliaia di persone con profili professionali e diverse forme contrattuali. E’, quindi, necessario stabilizzare definitivamente questi lavoratori che rappresentano una vera e propria risorsa per la nostra regione, un capitale umano già formato, che non può essere disperso e sul quale, invece, occorre credere ed investire. E’ giunto il momento di mettere la parola fine ad un percorso che dura ormai da oltre 15 anni e che consente agli enti di utilizzare questi lavoratori in posizioni anche strategiche ed apicali sfruttando i loro titoli di studio e la professionalità da questi acquisita, continuando a mantenerli in una condizione di grave precarietà e insicurezza. Occorre passare dalle parole ai fatti. La Provincia di Cosenza nel corso di questi anni ha stabilizzato tutti i suoi lavoratori precari. Per quanto ci riguarda continueremo ad assicurare tutto il nostro impegno affinchè su questa vicenda l’attuale governo possa finalmente scrivere una parola definitiva e finalmente risolutiva”.
Ora la parola tocca a Letta che sicuramente terrà conto delle invocazioni del PD calabrese stabilizzando tutti i precari. Impossibile che il PD calabrese stia scherzando! Impossibile che Letta non tenga conto di quanto chiesto da Enza Bruno Bossio, Bruno Censore, Ferdinando Aiello, Mario Oliverio. Che PD sarebbe quello calabrese e che credibilità politica avrebbero in Calabria Oliverio e gli altri se Letta non stabilizzerà tutti i precari calabresi?
Se c’era qualcuno che pensava che Bassolino non fosse ancora un potente politico si sbagliava.
Ha deciso di scendere in Calabria per presentare il suo libro “Le Dolomiti di Napoli – Racconti di politica e di vita” e c’è una ode a suo nome.
A Catanzaro raramente si è visto un parterre del tipo di quello presente all’appuntamento di presentazione del libro di Bassolino, un appuntamento coordinato dal commissario della Provincia Wanda Ferro a cui sono intervenuti il segretario del Circolo Centro Enzo Lauria del Pd Pasquale Squillace, l’ex preside del Liceo Giannasio “Pasquale Galluppi” Armando Vitale, il segretario della Cgil Calabria Michele Gravano e il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, i rappresentanti sindacali Alfredo Iorno, Tonino Meliti, Luigi Veraldi, Michela Avenoso, Bruno Talarico, Daniele Carchidi, gli esponenti Democratici Enzo Bruno, Pino Maida, Nuccio Iovene, Rosario Olivo, Mario Paraboschi, Michele Drosi, Pino Franzé, Pino Soriero, Lino Puzzonia, Roberto Galiano, Elena Bova, Emanuela Neri e Piero Caprari ed ancora per i partiti e dei movimenti della sinistra catanzarese Tonino Cimino, Carla Silipo ed Eugenio Occhini.
A Cosenza un incontro, moderato dalla giornalista Rai Annarosa Macrì, introdotto da Giovanni Donato, segretario della Cgil di Cosenza con la partecipazione di Matteo Cosenza, direttore del Quotidiano della Calabria, Michele Gravano, segretario della Cgil Calabria, e Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza.
Ma la cosa più importante è stata la presenza a sorpresa del vescovo Nunnari il quale ha dicharato: “'Sono venuto a salutare il mio amico Antonio Bassolino e non ho esitato per questo a rinviare una Messa. Non potevo mancare a questa occasione anche se l'ho saputo per caso leggendo un manifesto''
Non si sono però comprese le ragioni della presenza a sorpresa.
Insieme a tanta stima, anche tanta disistima da parte dei Campani
Non riportiamo per mera decenza le email postate dai campani, ma solo gli esiti del sondaggio de Il Mattino: Come giudichi l'operato di Bassolino in Campania?
Ecco i risultati:
Ottimo |
6.3% |
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Soddisfacente |
13.7% |
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Fallimentare |
80.0% |
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Si potrà osservare che le indagini statistiche sono imperfette. Si potrà dire che non sono la verità provata,quella assoluta. E ci sta. Ma raramente penso come questa volta siano espressivi di una verità celata.
E così la indagine di Datamedia la Calabria scopre di non gradire più Scopelliti che crolla negli indici di gradimento superando con il suo 47% soltanto e Giovanni Chiodi governatore dell’Abruzzo – anche lui del Pdl, ultimo con un 46,4%.
Subito la stampa prona assicura che Scopelliti “sicuramente si riprenderà”
Sicuri?
Oh, che sia chiaro; sembra che ci si trovi nella stessa condizione di quando Loiero era convinto dai suoi “LC” che avrebbe vinto le elezioni regionali, salvo poi sorprendersi dopo il dato finale e chiedersi: “ Ma perché abbiamo perso?”
Non si illuda Scopelliti che il PD è sciaguratamente spaccato, e non si illuda soprattutto che il possibile candidato avversario possa essere Oliverio con tutti i suoi limiti, resta il fatto che lui è sempre meno gradito.
Certo nessuno esclude che sulla sua valutazione “non positiva” abbia inciso la valutazione “negativa” sulle tante “belle figurine” che gli stanno attorno, anzi è molto probabile, quasi certo. Ma lui lo sapeva, non poteva non saperlo. Sarebbe potuto bastare il basso numero di presenti nelle sue “cento piazze” , cominciando da Amantea!
Rifletta, allora. E soprattutto cominci a lavorare e far lavorare per i calabresi! E si ricordi che il “popolo”sembra cominci ad aver capito. Allontani almeno qualcuno dei suoi inutili “Servi & L.C.” e si avvalga di gente che vale.
E forse……