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Che la Calabria sia una regione storicamente disastrata è ormai noto in tutta Europa e forse in tutto il mondo. Ma le cose più sorprendenti si leggono tra le righe dei giornali che riportano tutto ed il contrario di tutto.

Questa è l’ultima in ordine di tempo.

In Calabria opera “Calabria It”, una società in house della stessa regione controllata da Fincalabra.

Calabria It è figlia dell’antica Sviluppo Italia Calabria, società' regionale di Invitalia, un “carrozzone” politico nato per gestire le misure a sostegno del lavoro autonomo e nel quale operano figli e figliastri della politica calabrese.

Il problema ora è che il commissario liquidatore, nonché consigliere d'amministrazione di Fincalabra, Attilio Funaro, arrivato a “Calabria It” lo scorso 19 giugno, dopo la decisione dell'assemblea straordinaria che ha deciso per la liquidazione della società, operazione da portare a compimento entro la fine del 2013, ha dichiarato che è necessario «procedere alla risoluzione della totalità dei rapporti di lavoro dei dipendenti, in quanto divenuti strutturalmente in esubero rispetto alle capacità economico-finanziarie e alle esigenze gestionali»

E per sostenere tale assunto ha dichiarato che “Calabria It” presenta «fortissime perdite in termini economici»

Ma la cosa più sorprendente è che “Calabria It” ha «costi di gestione che giornalmente si aggirano intorno a 25mila euro».

In sostanza parliamo di 9.125.000 euro annui, cioè circa 69.656 euro per ognuno dei 131 dipendenti

I sindacati sono intervenuti a sostenere il “diritto” al lavoro di tutti, compresi i 131 licenziati. E la stampa ha evidenziato che dal 2001 al 2013 Calabria It ha contribuito ad avviare circa 11.000 attività imprenditoriali, corrispondenti ad almeno 15.000 nuovi posti di lavoro disponibili nella regione in imprese individuali o microimprese. Nessuno che sia capace di dire quante ne sono sopravvissute dopo 12 anni!

Si tratta di circa 916 imprese all’anno , parti a circa 76 imprese al mese, circa 2,5 al giorno.

Praticamente ogni istruttoria è costata circa 10 mila euro!

La soluzione per i 131 i 131 dipendenti della "Calabria It" (ex Sviluppo Italia Calabria), passa per la mobilitazione delle OOSS che hanno dichiarato che la lettera di licenziamento collettivo inviata il 14 agosto scorso, ha “una procedura irrituale, per modalità e tempi”!

Povera Calabria, poveri calabresi!

Nessuno che riesca a capire che il diritto al lavoro è di tutti. O di nessuno!

Ma ancora più strano è che in questi momenti letta sta salvando centinaia di migliaia di precari della PA che sono nati nello stesso modo dei dipendenti di Calabria It e che la Regione finanzia con soldi pubblici Calabria Etica! Quale, per favore?

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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota di Giuseppe Spadafora coordinatore regionale Partito del Sud

“Come già rimarcato in un nostro intervento a inizio luglio, i Bronzi di Riace fanno gola e quindi sono sotto attacco in un percorso con fini "predatori" che non conosce soste, ed infatti, come volevasi dimostrare, sono stati ancora presi di mira nella trasmissione Uno Mattina Estate su Rai 1 del 16 agosto, dove alcuni ospiti intervistati hanno ancora una volta ripetuto i soliti stereotipi in chiave nordcentrica ed antimeridionale, come riportato anche da alcuni esaustivi articoli apparsi sulla stampa. http://www.strettoweb.com/2013/08/shock-su-rai1-reggio-e-una-citta-terribile-una-catastrofe-come-messina-i-bronzi-vadano-via/88137/

Come Partito del Sud ci chiediamo come sia possibile che la Rai permetta simili esternazioni , anche ingiuriose, contro una parte del paese , il Sud, visto che il canone Rai è pagato anche dai cittadini di questa parte del paese che ormai ne hanno le tasche piene di sentirsi ancora una volta discriminati da frasi offensive e senza senso, tese a giustificare le solite ansie predatorie di una parte del paese sull’altra, peraltro già abbondantemente e storicamente penalizzata e sfruttata in tutti i modi; ancora una volta una trasmissione Rai è usata come megafono per propalare la solita insalata in chiave padana.

Come Partito del Sud ci chiediamo come sia possibile, bellamente e senza nessun valido contraddittorio, continuare a diffondere queste tesi sul Sud e pertanto chiediamo a tutti i nostri militanti e simpatizzanti di protestare contro questo ennesimo esempio di giornalismo strabico inviando alla Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

la propria protesta , come sempre da nostra tradizione in forma civile e non offensiva, specificando la propria eventuale appartenenza o sostegno al Partito del Sud e chiedendo contemporaneamente una trasmissione di “riparazione” sullo stesso tema in cui siano presenti o intervistati anche esponenti del Partito del Sud, per avere finalmente un contraddittorio valido che possa smontare le solite esternazioni stereotipate sul Sud, i suoi cittadini ed i suoi tesori; tesori che vanno conservati, custoditi e valorizzati al Sud, nella propria sede d’appartenenza e che possono essere volano di sviluppo di questi territori che da 152 anni assistono ad episodi di predazione e saccheggio a cui occorre da subito e per sempre porre fine.

per contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Abbiamo scritto sui dati misteriosi delle presenze turistiche in Calabria, dati riportati da Ilsole24ore, dati espressi da albergatori, dati richiamati da Laratta.

Ed oggi arrivano le smentite.

Ma non è la regione, cioè l’organo ufficiale e deputato, che li smentisce bensì Confindustria, cioè Giuseppe Nucera, Presidente sezione turismo e spettacolo della Confindustria di Reggio Calabria.

Ed ecco le sorprese:

  1. 1)"Il dato diffuso nei giorni scorsi da alcuni organi di stampa nazionali secondo cui in Calabria ci sarebbe stato un decremento della presenza di turisti pari al 30% e' da ritenersi inesatto ed ha generato un allarmismo infondato sullo stato di salute nel comparto della nostra Regione''.
  2. 2) ''Di fatto il meno 30% rimbalzato sui vari media nazionali si riferisce esclusivamente alle presenze del mese di giugno e alla prima decade di luglio, periodo in cui il mercato turistico calabrese e' notoriamente debole. Va specificato, inoltre, che il mese di giugno e' stato caratterizzato da condizioni climatiche non favorevoli che hanno inciso negativamente sulla scelta dei potenziali vacanzieri.
  3. 3)“Secondo i dati in nostro possesso, l'andamento della stagione si presenta piuttosto bene soprattutto in riferimento alla presenza di stranieri, russi in particolare.
  4. 4)Grazie alle politiche messe in campo dal Dipartimento turismo della Regione Calabria e dallo stesso Presidente Scopelliti complessivamente la flessione, dunque, si attesterebbe intorno ad un 3,2%''. 

Secondo Nucera,allora, la flessione sarebbe del 3,2 % e non del 30%.

Ma solo grazie alle politiche messe in campo dal Dipartimento turismo della Regione Calabria e dallo stesso Presidente Scopelliti.

Grazie, allora!!!

Grazie anche a Nucera che ci informa di quella verità che ognuno dovrebbe cercare.

Non, nemmeno, possiamo esimerci di evidenziare che stiamo parlando di Giuseppe Nucera che è anche componente della giunta di nazionale di Federturismo il quale ha recentemente dichiarato che “ Nella programmazione del Por 2014-2020 la Calabria dovrà puntare sulla riqualificazione delle strutture alberghiere, perché la nostra industria turistica è obsoleta e va trasformata e arricchita con nuovi servizi, oggi considerati essenziali» così spiegando il perché ( secondo lui) della flessione degli arrivi e delle presenze turistiche in Calabria.

Resta sempre incomprensibile perché la verità ( ben venga, sempre) viene offerta da Confindustria e non dalle istituzioni competenti.!!

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