
Potete anche non crederci, ma è così!
Ed infatti scadendo il 18 novembre il mandato a Carlo Tansi la regione Calabria ha pubblicato un avviso per un dirigente esterno.
“Catanzaro - Il prossimo direttore della Protezione civile della Regione Calabria sarà ancora un soggetto esterno all'amministrazione regionale. Con un decreto pubblicato oggi sul sito istituzionale dell'ente, il Dipartimento Organizzazione della Regione ha predisposto un avviso per il conferimento dell'incarico di dirigente dell’Unità organizzativa autonoma della Protezione civile al di fuori dei ruoli della Giunta regionale dopo che l'esecutivo calabrese, nella seduta dello scorso 6 novembre, ha preso atto "della mancata individuazione da parte del Dipartimento generale della Presidenza" di un candidato interno all'amministrazione.
In totale erano 4 i candidati che avevano partecipato all'avviso interno, ma nessuno di loro avrebbe avuto le competenze richieste per lo svolgimento dell'incarico.
Attualmente, l'incarico di direttore della protezione civile della Regione è ricoperto dal geologo Carlo Tansi, il cui mandato è in scadenza il 18 novembre: in alcuni post pubblicati di recente sul suo profilo facebook, Tansi aveva annunciato l'intenzione di ritornare, alla scadenza del suo mandato, al suo lavoro di ricercatore presso il Cnr, ma nei giorni successivi non ha escluso un suo ripensamento.
Le nuove candidature, esterne all'amministrazione regionale, per l'incarico di dirigente della Protezione civile regionale devono essere presentate entro 15 giorni a decorrere dal 6 novembre.
Mercoledì, 07 Novembre 2018 18:26
Tra il 12 e il 14 novembre prossimi saranno sentiti in Procura a Catanzaro per fare chiarezza su quanto accaduto nella seduta di giunta del 24 settembre scorso, nel corso della quale è stato deliberato di riassegnare un incarico dirigenziale a Salvatore Lopresti
Lopresti era sottoposto in quel periodo ad una misura interdittiva ma nella riunione di Giunta del 24 settembre è stato evidentemente trovato il modo di assegnargli un nuovo incarico.
E così i magistrati del capoluogo vogliono vederci chiaro ed hanno convocato Mario Oliverio, presidente della giunta, Francesco Russo vicepresidente e gli assessori al Bilancio e alle Politiche del personale, Maria Teresa Fragomeni, ai Trasporti Roberto Musmanno, all’Ambiente Antonietta Rizzo, all’Urbanistica Francesco Rossi e i dirigenti Bruno Zito e Sergio Tassone.
Sono indagati per abuso d’ufficio e falsità ideologica in atti pubblici.
Erano tutti presenti alla riunione di giunta del 24 settembre nel corso della quale è stata adottata la delibera 422 che riassegnava a Lopresti un incarico dirigenziale, nonostante fosse sottoposto ad una misura interdittiva della sospensione per un anno dell’esercizio di pubblico ufficio a partire dal 16 aprile 2018.
L’ex dirigente del settore “Reti dell’emergenza-urgenza” era stato sospeso dal servizio il 6 febbraio 2018, dal giorno in cui è stato posto agli arresti domiciliari, perchè coinvolto nell’inchiesta su presunti illeciti commessi riguardo un appalto da 100 milioni di euro per il servizio di Elisoccorso.
Nella foto Oliverio che sembra dire "Ma come vi permettete?"
Raramente si era vista un’indignazione pari a quella che i nostri articoli sul concorso truccato alle Ferrovie della Calabria da Palla Palla e “affiliati” hanno scatenato.
È una roba stratosferica.
La gente è incazzata nera, anche vecchi pallapalliani.
Le denunce della gente più ancora di quello che abbiamo potuto aggiungere noi sono state devastanti.
Addirittura nel Pd si parla di chiedere le dimissioni di Straface da assessore.
Non accadrà, perché Palla Palla – passata la bufera – li metterà in riga.
Comunque a San Giovanni in Fiore, e non solo, la gente è nerissima e noi non abbiamo la minima intenzione di mollare la presa, anche perché continuiamo a ricevere lettere e messaggi da candidati esclusi da questo concorso-barzelletta che dev’essere annullato al più presto.
Ecco ancora altri esempi.
Buongiorno, sono Alessandro e ho fatto pure io il concorso delle Ferrovie della Calabria e ho notato anche io cose anomale.
Il fatto di non aver firmato le buste, il fatto che le domande sul codice della strada e sicurezza dei pullman erano solo 20 quando invece dovevano essere di più, dato che stiamo parlando di autisti.
Vi invito anche a controllare per bene la lista degli ammessi alla prova successiva, sono tutti figli o parenti di dipendenti, autisti o addetti della Ferrovie della Calabria, in pratica si sono fatti un concorso interno non pubblico, vi ringrazio del vostro intervento.
Ps: se lo bloccano sarei molto felice
E ancora:
A parte quelli che avete già scritto e cioé Straface, Pescatore, Ciancio, Circosta, Covelli e i due fratelli dei quali adesso mi sfugge il cognome che hanno preso lo stesso punteggio (ma guarda che combinazione!), vorrei aggiungerne qualcun altro.
Uno è Paluci, figlio di un addetto della Ferrovie della Calabria e anche nipote di un autista, l’altro è Scordamaglia: anche lui ha il padre che fa l’autista sempre nelle Ferrovie della Calabria.
In pratica questo concorso l’hanno fatto solo per figli nipoti o amici di amici.
Infine, vorrei aggiungere un elemento.
Avete scritto che molti dei candidati esclusi erano autisti della ditta La Valle ma non solo quelli di La Valle erano presenti al concorso, ma anche un folto numero di autisti provenienti da Simet, attualmente Bus Italia Fast, del grande massone Gerardo Smurra, che vorrebbe eliminare i treni e far camminare tutti su gomma per riempirsi le tasche dei suoi grembiulini di tanti soldini (ho fatto anche la rima!).
A questo punto, non possiamo esimerci dal pubblicare tutto l’elenco di questi 55 “campioni”, papponi e raccomandati che oggi più che mai sono in ansia per l’esito delle loro raccomandazioni e se individuate una parentela o un intreccio con qualcuno, non esitate a dircelo.
La pacchia dei media di regime è finita, oggi per fortuna c’è Iacchite’ che denuncia tutto.
Senza fare sconti a nessuno.
Da
4 novembre 2018