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E’ davvero strana questa Italia. Ed al suo interno niente sembra faccia eccezione, soprattutto i comuni. È il caso del Comune di Cosenza ma anche del Ministero della Giustizia.

Sono felici i cosentini perché il Times Europe ha attenzione al progetto dell’Amministrazione comunale di Cosenza, relativo alla realizzazione di un museo sulla storia e sulla leggenda di Alarico e del suo tesoro.

Sono felici e dichiarano che “Cosenza è una città social, cool&trendy, cattolica, inclusiva”.

Sono felici quando affermano che “…se il ‘Times Europe’ decide di parlare di noi e del nostro progetto significa che siamo davvero una città europea. Una città da visitare. Da vivere. Un tesoro di città”

Già! Nel frattempo però leggiamo che il comune di Cosenza non ha pagato “gli ultimi 900 mila euro di fitto” al proprietario dell’immobile nel quale hanno sede gli uffici del Giudice di pace che ha deciso di sfrattarli per “grave morosità”

E’ vero che il comune anticipa e poi chiede il “rimborso” allo Stato, ma è anche vero che lo Stato non paga o paga con ritardi abnormi.

Chissà se Times Europa ha conoscenza di tale situazione che vede a rischio il perfetto funzionamento della macchina giudiziaria( si pensi alle notifiche) nel mentre si gioisce per il museo di Alarico!

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Leggiamo sui blog il seguente articolo :” Turisti già sotto l’ombrellone, ma la Calabria non si smentisce”.

Poi il giornalista scrive: “Già dalla scorsa estate numerosi turisti lamentavano a Cassano allo Jonio la presenza di una scia schiumosa che puntualmente, a mezzogiorno, compariva in mare tra i bagnati increduli. Il fenomeno monitorato da Arpacal e Capitaneria di Porto, a seguito delle segnalazioni dei bagnanti preoccupati dalla presenza dell’anomalo liquame, nonostante i lavori di bonifica effettuati negli ultimi mesi si sta nuovamente verificando sul litorale sibarita.

Sempre allo stesso orario i vacanzieri segnalano che da sud, ovvero dall’area in cui sfociano il fiume Crati e il canale Stombi, appare una inquietante cortina di melma color marrone che affiora tra le acque.

L’Arpacal su segnalazione della Capitaneria di Porto di Corigliano avrebbe già provveduto a prelevare campioni ed analizzare la schiuma e le acque della costa cassanese.

Dai rilievi dell’anno passato era emerso che il liquame non sarebbe nocivo per la salute, non essendo presente nella propria composizione chimica alcun tipo di inquinante al di sopra dei valori previsti dalla legge.”

Poi il giornalista riporta che “ Gli episodi sarebbero infatti da attribuire a fattori naturali: le correnti del Crati e dello Stombi hanno una forza maggiore delle correnti marine ed incontrandosi causerebbero la formazione della famigerata schiuma. La problematica sarebbe quindi da ricercare negli impianti di depurazione e nella portata dei canali. Nei flussi d’acqua che riversano in mare sono presenti diversi detriti che accumulandosi sui fondali marini durante la stagione invernale riaffiorano con l’arrivo dei bagnanti che immergendosi in acqua riporterebbero gli accumuli melmosi a galla”

Una risata è d’obbligo! Una amara risata!

La schiuma quindi nascerebbe dall’incontro delle correnti!

Questo incontro avviene per ogni fiume e per ogni torrente: se fosse vero allora dovremmo avere la schiuma sempre , in ogni giorno dell’anno, in ogni momento della giornata: ebbene sappiamo che non è così: allora non resta che pensare male e ridere amaramente.

E poi la schiuma deriverebbe dagli accumuli melmosi che risalgono a galla perché sollecitati dai piedi dei bagnanti.

Anche qui una risata è d’obbligo! Una risata amara!

Insomma basta evitare i bagnanti ed anche che i bagnanti tocchino il fondo e non avremo più la schiuma??!!

Ma allora perchè la schiuma c’è anche d’inverno?

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Una intera convulsa giornata non è bastata per far ritirare le dimissioni del sindaco Vittorio Cavalcanti , per quanto ci abbiamo provato ed anche intensamente Sandro Principe e Mimmo Talarico, cioè i vincitori delle elezioni della primavera 2011.

Toc, toc, toc. Suona la mezzanotte ed ora si cambia pagina.

Rende ricomincia.

Ora spetta al prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, che dovrà nominare un commissario che porterà la città brutia fino alle prossime elezioni.

Ci vorrà la prossima primavera, con ogni probabilità

E ciò salvo che non si giungesse addirittura allo scioglimento del consiglio comunale per condizionamento mafioso. In tal caso i tempi del ritorno alle urne si allungherebbero. Ovvio che il centrodestra gongoli. Eccome. Rende a oltre mezzo secolo è in mano al centro sinistra.

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