Mancava la sua voce in difesa del sistema giudiziario calabrese, ed è arrivata.
L’occasione è stato l’ incontro tra il “Comitato per la Difesa del Tribunale” e i candidati al Parlamento di diverse coalizioni che si è svolto nella Sala “Mezzogiorno” del Palazzo di Giustizia a Rossano Calabro.
Nel suo intervento Enza Bruno Bossio ha ribadito le ragioni della netta opposizione del PD alla chiusura del presidio istituzionale rossanese.
“Non è una rivendicazione campanilistica - ha detto Enza Bruno Bossio - ma una scelta giusta al fine di poter garantire il diritto alla giustizia.
La decisione della soppressione è stata assunta addirittura senza tenere in conto il parere delle Commissioni giustizia della Camera e del Senato ed in aperto contrasto con la stessa relazione che il Ministro Severino ha svolto sul sistema giudiziario calabrese.
Il PD ha assunto la scelta di abrogare il decreto di soppressione in maniera esplicita nel documento del programma di governo.
Una scelta ribadita soltanto qualche giorno addietro dal Presidente del Partito on. Rosy Bindi nel corso di un’assemblea svoltasi nei locali del Tribunale di Rossano.
Una scelta - ha continuato Enza Bruno Bossio - di cui mi sento di essere garante nella sua attuazione come deputato calabrese.
Intendiamo così onorare, anche attraverso il ripristino del Tribunale di Rossano, l’impegno di Bersani a voler fare del suo esecutivo un Governo amico della Calabria”.
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa:
“Il PD di Cosenza torna in piazza, domani, martedì 12 febbraio alle ore
I militanti del PD saranno impegnati in una campagna di ascolto e di incontri diretti con i cittadini e per la prosecuzione della raccolta firme a sostegno della petizione popolare “La salute è un diritto costituzionale”.
Com’è noto la petizione popolare chiede al nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri la rimozione di Scopelliti da Commissario per il Piano di rientro dal disavanzo sanitario in ragione del completo fallimento degli ultimi tre anni.
“L’iniziativa di domani, ha commentato il segretario del I Circolo del PD di Cosenza Damiano Covelli, è solo una delle tante che abbiamo programmato, insieme agli altri segretari della città, nei diversi quartieri di Cosenza.
Con questi incontri sul territorio, ha continuato Covelli, vogliamo incontrare direttamente migliaia di cittadini, illustrare le nostre proposte, ascoltare le loro domande, chiedere il loro sostegno alla nostra battaglia per il diritto alla salute in Calabria, ridare loro la speranza che il 24 ed il 25 febbraio possa essere eletto un governo finalmente espressione di larghi interessi popolari, quelli che oggi solo il PD e Pier Luigi Bersani possono concretamente rappresentare.Cosenza, li 11 febbraio 2013”
“Il Piano di pre-dissesto approvato sabato all'unanimità dal Consiglio comunale, eviterà a Palazzo dei Bruzi le gravissime conseguenze del dissesto finanziario il cui rischio era stato causato dai disastri gestionali perpetuati negli anni passati, e di cui responsabile è stata anche l'Amministrazione della quale il consigliere Marco Ambrogio fu uno dei principali rappresentanti”.
Non ne lascia passare una, l’esponente dell’Unione di Centro Massimo Bozzo. Così torna nuovamente a ribattere, virgola su virgola, al vice capogruppo del Pd, Marco Ambrogio, che ha addirittura avanzato la proposta choc che il Sindaco si dimetta, nonostante l’inconfutabile successo dell’Esecutivo Occhiuto riguardo al via libera per il documento di riequilibrio pluriennale che salverà il Comune dal baratro economico.
“Quella di Ambrogio - stocca Bozzo - sul fatto che Occhiuto si dimetta è una sua personale illusione che sa di scherzo di Carnevale. Peccato però che l’argomento sia troppo serio per riderci sopra. Il collega Ambrogio dovrebbe soltanto ringraziare il sindaco Occhiuto per avere riparato ai danni che lo stesso Ambrogio ha contribuito a lasciare alla città di Cosenza. E dimentica inoltre che, in mancanza dell'approvazione del Piano di riequilibrio, lui per primo, e non certo il sindaco Occhiuto o i suoi Assessori, non avrebbe più potuto rivestire incarichi pubblici per i prossimi dieci anni, data la pessima amministrazione attuata fino a poco tempo fa, anche se questo sarebbe risultato un bene per la cittadinanza. L’unica azione riparatrice e coerente che Ambrogio oggi possa fare, sarebbe dimettersi da Consigliere, lui sì, anche perché nella sostanza, dinnanzi ai cittadini, è come se di fatto fosse già decaduto. Mi è molto dispiaciuto - conclude Massimo Bozzo - che né Ambrogio né l'onorevole Rosy Bindi, sabato scorso di passaggio in città, abbiano partecipato al Consiglio comunale che ha avviato pubblicamente il Piano di salvezza a quanto il Pd ha realizzato in negativo a Cosenza”.