Studi medici chiusi, martedì 19 maggio, anche ad Amantea, per lo sciopero nazionale dei medici di famiglia.
I cellulari dei medici risponderanno dalle 8 alle 10 per le visite domiciliari urgenti. Saranno anche garantite le visite in assistenza programmata ai malati terminali e le prestazioni di assistenza domiciliare integrata, quelle cioè programmate ai pazienti che non possono muoversi.
Ma per il resto i medici di famiglia martedì terranno chiuso: una decisione che ha pochi precedenti e destinata sicuramente a creare disagi e problemi ai cittadini.
Ma perché questo sciopero?
Reagiscono alla ipotesi della attuazione del modello delle Aft, le “Aggregazioni funzionali territoriali” (in pratica comunità di medici che lavoreranno nelle future “Case della salute”), un cittadino si vedrà in pratica assegnare un medico sulla base del suo indirizzo.
Non ci sarà più la possibilità di scegliersi il medico di fiducia
Ma forse non è proprio così.
In sostanza gli ambulatori dei medici funzioneranno ma ognuno di loro « dovrà garantire quote di orario per la propria Aft, sottraendolo al suo studio medico».
Secondo le OOSS dei medici il governo e le regioni, alcune in particolare, vorrebbero trasformare i medici di famiglia in puri e semplici dipendenti. Il tutto con l’obiettivo di ridurre la spesa complessiva per la sanità.
Perplessi i pazienti che in particolare ad Amantea dove non c’è un ospedale e dove da mezzo secolo manca una clinica privata verrebbe visto una casa della salute dove ricevere le att5enzioni e le cure che n si riescono ad ottenere se non dopo mesi( e spesso troppo tardi)od emigrando fuori distretto e fuori regione!