L'Amanteano era solito alzare le mani contro il padre per reclamare soldi. In questa vicenda due i dati salienti.
Uno è quello tecnico che emerge dalla conduzione della indagine fatta dai carabinieri di Amantea guidati dal mare sciallo Tommaso Cerza con il coordinamento e la direzione del comandante della compagnia di Paola capitano Antonio Villano.
Stando alle informazioni pervenuteci, i carabinieri della locale stazione di Amantea hanno avuto, in modo riservato, la informazione di un inaccettabile comportamento del figlio verso il padre al punto da malmenarlo ed hanno posto in essere una vigilanza serrata giunta fino a nascondersi nella casa attendendo la reiterazione delle violenze e procedendo all’arresto in flagranza.
Ai carabinieri i complimenti della nostra redazione per il riserbo avuto nella conduzione delle indagini e per la efficienza avuta nella gestione di una indagine delicata.
Il secondo è il dramma di un giovane cinquantenne senza lavoro, separato dalla moglie ,senza amici, silenzioso e che passeggiava solingo per le vie della città, e che negli ultimi anni è sopravvissuto grazie ai soldi del padre.
Sembra che questi soldi siano stati estorti con la forza al punto da malmenare l’anziano genitore quando non provvedeva e con immediatezza alle richieste del figlio.
Sembra poi che la vicenda durasse da tempo e che la somma estorta fosse ben rilevante dell’ordine di 100 mila euro.
Una situazione difficile anche per la non più giovane età del genitore di Vincenzo G. da Amantea di 50 anni circa.
Vincenzo sembra pretendesse assegni che poi andava a cambiare , come se fossero un prestito od un aiuto per sopravvivere.
E così nel pomeriggio il signor Vincenzo G. è stato tradotto presso la casa circondariale di Paola.
Domani sarà sentito dal giudice.