Ci fu un tempo in cui l’attenzione della comunità era sollecitata dalla riprovevole abitudine alla mancata pulizia dai marciapiedi delle feci dei cani portato a passeggio.
Feci che poi venivano calpestate, restavano sotto le scarpe e venivano portate a casa con tutto il loro carico di fetore.
Furono emesse ordinanze sindacali e venne elevata qualche rara contravvenzione .
Il fenomeno delle feci oggi continua ad essere rilevante e fastidioso.
Ma un altro vezzo negativo della nostra comunità è quello di abbandonare lungo le strade le buste di plastica con la spazzatura.
Di nessuna utilità le tempestive ordinanze emanate dal sindaco.
E fino ad oggi sembravano di alcuna utilità le fotocamere distribuite in varie parti della città per catturare le immagini di questi incivili.
Ed invece ci sbagliavamo.
L’amministrazione comunale ha fatto preparare un filmato esplosivo che ritrae diversi di questi incivili nell’atto di abbandonare i rifiuti lungo le strade comunali ed extra comunali.
Queste persone hanno già ricevuto il verbale di accertamento e dovranno pagare la relativa sanzione.
Ma quella profondamente vera è vedersi filmati mentre lordano il proprio paese, mentre eseguono un atto palesemente e profondamente spregiativo del proprio territorio, del proprio paese, dello stesso ambiente.
Purtroppo per rispetto della legge sulla privacy i volti sono stati camuffati ma in qual che modo le persone se conosciute sono identificabili.
Avremmo preferito che al contrario queste persone venissero lasciate con il loro volto.
E questo per due ragioni.
La prima è essere richiamati dai propri figli e dai propri amici.
La seconda è essere additati ai coinquilini del palazzo che già sospettano che qualcuno di loro evade i tributi e fa pagare agli iscritti anche il tributo spettante all’evasore.
Ci rifiutiamo di credere che la gente sia così incivile da non capire che gettare la spazzatura mentre si viaggia verso Cosenza, o verso Paola comporta non solo il rischio di una sanzione che corrisponde sostanzialmente al tributo evaso , ma anche una mortificazione sociale.