Questo il comunicato di Sergio Ruggiero sulla metafora “Cade dalle nuvole”.
“La Segretaria d.ssa Mercuri, che è anche Responsabile dell’Ufficio di ragioneria, cade dalle nuvole”, ho detto tra le altre cose durante l’ultimo Consiglio comunale, quando è emerso l’ormai famoso buco di bilancio.
Naturalmente con quella metafora intendevo significare la sorpresa della Responsabile, serissima persona, come noi altri consiglieri giustamente sorpresa di fronte alle rivelazioni dell’Assessore Tempo.
Ma la presidente del Consiglio Morelli ha avuto da ridire, sottolineando una mia recidività nell’uso di un linguaggio irrituale, circa l’impiego “disdicevole” della metafora, forse perché pronunciata in dialetto: “cade d’i negli”.
Mi soffermo un momento sul suo significato.
Nell’armamentario mistico cristiano, tra le nuvole risiedono sia i santi che gli angeli i quali, cadendo improvvisamente sulla terra gravida di peccato, esprimono amaro stupore di fronte a quello che succede. A quanto pare è questa la matrice della metafora in questione.
Mi viene in mente il Gesù Cristo senza braccia della buonanima di Fortunato d’a Chianura, che di queste cose s’intendeva assai.
Certo i santi e gli angeli non sono di questo mondo, ma volendo trasporre la gerarchia celeste nella secolare realtà del nostro Comune, tra gli angeli increduli non potrei non collocare la Segretaria comunale Responsabile dell’Ufficio di ragioneria, nel suo duplice ruolo forse la figura maggiormente deputata a mantenere dritta la barra della Trasparenza.
Gli angeli, rammento, secondo l’iconografia dello Pseudo Dionigi che tanto scrisse su di loro, sono composti di materia incorruttibile, pura e trasparente.
A questo punto sfido chiunque, non esclusa l’amica Morelli, a qualificare disdicevole l’utilizzo della metafora in questione.
E sfido chiunque a non rilevare l’abisso di confusione che regna ormai sovrana tra gli scranni del Consiglio, una confusione che induce a stigmatizzare come disdicevole la pronuncia di una metafora dal significato chiaro, ampiamente usata nel lessico corrente, irridente solo all’apparenza, e non semmai a riflettere debitamente prima di votare bilanci e variazione di bilanci che, anche alla luce degli ultimi eventi (ma lo abbiamo sempre rilevato), dovrebbero essere oggetto di qualche ulteriore riflessione, e che, proprio per non essere irrituale, ho già qualificato “improbabili” per non utilizzare qualche aggettivo molto più brutale.
Notifico infine alla gentile Presidente Morelli che ancora sono in attesa di risposte alle interrogazioni riguardanti l’entità del debito del Comune di Amantea.
09.10.2016 Sergio Ruggiero Gruppo “La nuova Primavera”