Questo il comunicato del PD amanteano: Il Partito Democratico non è al governo della Città
Un intervento, il loro, che non offre risposte agli interrogativi posti, né tantomeno coglie gli inviti e i suggerimenti provenienti dal PD e dai GD.
Condividiamo che «la politica prevede che i problemi vengano discussi nelle sedi opportune» ed, infatti, la richiesta del nostro Partito riguardava (e riguarda) la convocazione di un Consiglio Comunale sullo stato delle finanze dell’Ente.
Quale sede più opportuna – ci domandiamo – per discutere i problemi della Città?
Una proposta in linea a quanto precisato dal Sindaco della Città: «daremo le risposte non al Partito Democratico, ma alla società civile».
Oggi, perciò, invocare «in primis un confronto in seno alla sezione» appare falso e provocatorio. Non ci si può ritenere del PD a correnti alternate e a seconda della convenienza.
Non ci si può sentire del PD se contestualmente si afferma di non dover dare risposte al (proprio) Partito.
In questi mesi, abbiamo caratterizzato l’azione politica del Partito interfacciandoci con le istituzioni ai vari livelli, con il solo intento di apportare benefici ai nostri cittadini.
Una linea che ci ha dato delle soddisfazioni, come l’inserimento nell’Atto Aziendale della Casa della Salute di Amantea avvenuto grazie alla sensibilità della politica regionale e del Presidente Oliverio.
Una prospettiva di potenziamento del sistema sanitario territoriale concretizzatasi nonostante alcuni (in)spiegabili e maldestri tentativi di “sabotaggio” (che fine hanno fatto – si chiede la Città - i due milioni e mezzo di euro annunciati alla vigilia di un importante “tavolo tecnico” in seguito ad un incontro riservato con il precedente Commissario, al quale erano presenti, tra gli altri, Sindaco e Vice Sindaco?)
A fronte di ciò, mai abbiamo percepito la medesima sensibilità da parte dell’Esecutivo della lista civica “Rosa Arcobaleno”, perché non una delle proposte fatte dal Partito è stata nei fatti presa in considerazione.
Una disattenzione, per usare un eufemismo, incomprensibile e recidiva.
Tant’è che questa maggioranza che governa Amantea non si è neppure accorta che prima dell’estate sono stati attivati i comitati a sostegno del SI al referendum, che il 24 luglio si è tenuta un’iniziativa pubblica a carattere regionale e che il tema dominante della “Festa provinciale de l’Unità” è stato proprio il referendum costituzionale.
D’altronde, la loro, è stata una presenza col contagocce!
Ma è la distrazione verso i problemi della Città, ovviamente, che ci allarma.
Per questo, troviamo i toni usati nella risposta a Giacco e a Spina ancor più incomprensibili!
Perché tanto risentimento?
Forse si preferirebbe un Partito silente, distratto, ossequioso, magari che ridimensiona le criticità?
«Facciamo finta che tutto va ben» cantava Ombretta Colli.
Ma ad Amantea le cose non vanno bene per niente, ed il Partito Democratico non ha intenzione alcuna di mettere la testa sotto la sabbia.
Amantea vuole sapere in che acque naviga, e l’Assessore al bilancio Sergio Tempo ha espresso nel Consiglio Comunale dello scorso 30 settembre - e nelle ultime ore a mezzo stampa - il desiderio di indicare in che punto della rotta ci si trova.
Per tale ragione ribadiamo la richiesta di convocazione urgente di un Consiglio Comunale ad hoc per affrontare il tema delle finanze dell’Ente.
Al Sindaco e ai componenti della lista civica “Rosa Arcobaleno” continuiamo a chiedere di occuparsi della Città, di assecondare l’interesse collettivo, di informare i cittadini.
Se non ne sono capaci, ne traggano le opportune conseguenze.
Amantea, 10 ottobre 2016 La Segreteria del Circolo PD Amantea