Continua decisa l’azione di contrasto allo spaccio di droga portata avanti dai carabinieri ad Amantea.
Stasera un profugo è stato arrestato per spaccio di droga e portato a Paola in carcere.
Insieme anche una denuncia piede libero.
E siamo a sette arresti, di cui uno del gruppo di profughi ospite a Longobardi e tutti gli altri di Amantea.
Manca ancora quello che potrebbe essere il capo od il referente tra gli spacciatori locali ed i profughi che hanno trovato nello spaccio di droga il lavoro per il loro domani.
Il loro futuro!
Parliamo del più informato, quello che sa che l’arresto può avvenire solo in flagranza di reato.
E mancano ovviamente i mandanti che li usano ben sapendo che non parleranno e che al massimo uno stato inerte come il nostro tenterà ma senza riuscirci di rimpatriarli.
La fine di questi ragazzi può così essere soltanto il carcere.
Ragazzi che dicono di essere scappati dalla guerra o dalla violenza e che praticano violenza in attesa di finire nelle patrie galere
Abbiamo già suggerito al sindaco Sabatino di proporre all’arma il brillante lavoro svolto dai militari che operano ad Amantea perché vengano innanzitutto premiati ma anche potenziati nel numero e nelle dotazioni.
Allo stesso sindaco ed alla intera amministrazione comunale sollecitiamo almeno un consiglio comunale che abbia all’ordine del giorno il problema dello droga nella nostra cittadina , prima che esso esploda.