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photo 2021-07-14 17-00-48Un’antica favola africana racconta del giorno in cui scoppiò un grande incendio nella foresta. Tutti gli animali abbandonarono le loro tane e scapparono spaventati. Mentre se la dava letteralmente a gambe, il leone vide un colibrì che stava volando nella direzione sbagliata. “Dove credi di andare?” – chiese il Re della Foresta – “C’è un incendio, dobbiamo scappare!”. Il colibrì rispose: “Vado al lago, per raccogliere acqua nel becco da buttare sull’incendio”. Il leone sbottò: “Sei impazzito? Non crederai di poter spegnere un incendio gigantesco con quattro gocce d’acqua!?” Al che, il colibrì concluse: “Io faccio la mia parte”. Cosa c’entra questa favola con ciò che accade in un piccolo centro della Sila cosentina? L’attinenza tra il Circolo di Cultura Tommaso Cornelio e il piccolo colibrì della favola, risiede per l’appunto nell’opera di resistenza di fronte all’incendio di indifferenza ed apatia che sta divorando la società. Il Circolo, con le sue tante attività di promozione della lettura volte alla semina della conoscenza, giorno dopo giorno spegne le fiamme che divorano, nel silenzio generale, le menti delle persone e tenta di riaccendere invece la voglia di interrogarsi sul senso di questo nostro essere al mondo. Conversazioni sulla letteratura, letture condivise con i giovani e i ragazzi, approfondimenti sull’arte, progetti con le scuole sui diritti umani. Un programma intenso e curato in ogni minimo dettaglio tutto praticamente a costo zero. I 108 soci che sostengono il Circolo di Cultura Tommaso Cornelio, gratuitamente mettono a disposizione le loro competenze a favore della collettività, seminando la speranza che un mondo migliore è possibile. Sabato 24 luglio 2021, coniugando arte, senso civico e tecnologia, il Circolo presenta l’Oasi del colibrì. Uno spazio dedicato alla promozione della lettura aperto non solo ai residenti di Rovito, ma a tutti coloro che passando da questo piccolo borgo, intendono catturare un libro e rilasciarlo per il mondo, perché arrivi tra le mani di chi non aspettava altro che di leggerlo, perché introvabile, o perché, come molto spesso accade, impossibilitato a comprarlo. L’oasi del colibrì è perciò un giardino fiorito nel deserto in cui si trova una bookcrossing zone, con tanto di free library box, un vecchio frigorifero a cui l’arte ha dato una nuova vita, contenente libri di ogni genere. Ciascuno con il suo BCID (BookCrossing Identity Number) inizia il suo viaggio per il mondo con la semplice tecnica del “leggi e rilascia”, di cui si dà notizia con una semplice registrazione sul sito https://www.bookcrossing.com/. Il sito è stato lanciato il 21 aprile 2001 da Ron Hornbaker insieme alla moglie Kaori e ai co-fondatori Bruce & Heather Pedersen e da quel giorno, grazie alla generosità dei tanti book-corsari sparsi per il mondo, ogni libro riprende vita nelle mani di nuovi lettori. La tecnica è semplice e gratuita. Si può diventare amici in molti modi, ma “un buon libro”, diceva Giacomo Leopardi “è un compagno che ci fa passare dei momenti felici”. Ma la felicità è piena solo quando è condivisa con gli altri. E la comunità del bookcrossing è sempre più popolosa: Ci sono attualmente 1.921.065 BookCrosser e 13.579.086 libri che viaggiano in 132 paesi. “Una biblioteca grande come il mondo!” e dal 24 luglio prossimo, c’è anche lo scaffale del C.d.C. T.C. contenente, per ora, un centinaio di volumi, dalla letteratura, alla scienza, dalla storia ai libri per bambini e naturalmente, per il taglio internazionale dell’iniziativa, anche libri in lingua inglese, perché se da Rovito il libro volerà verso l’altro capo del mondo è giusto che la lingua sia quella giusta per poter dialogare con un nuovo lettore. Rovito, un puntino sul mappamondo, che grazie al Circolo di Cultura, tenta di promuovere lo sviluppo del territorio facendo Cultura, investendo in ciò che si ritiene inutile perché non se ne coglie nell’immediato il valore. Da sabato prossimo, oltre al Punto di Lettura Corrado Alvaro, gestito e promosso dal CdCTC nel quale ormai da 4 anni è attivo il prestito gratuito di libri, Rovito avrà anche un altro canale di distribuzione rivolto non solo ai residenti, ma ai tanti turisti che passano a visitare un borgo, non più anonimo, ma che ha tante cose da raccontare, a cominciare dalle innumerevoli storie scritte nei libri, prima fra tutte la favola di un colibrì tenace che “vuole fare la sua parte”! Circolo di Cultura Tommaso Cornelio Rovito (Cs)

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soldi-volano-142699.660x368Una giovane donna di nome Malika col suo racconto sui social aveva commosso tutti gli italiani, i quali, si sono sentiti in dovere di aiutarla raccogliendo dei soldi, circa 140 mila euro. Si sono sentiti traditi, però. Perché la ragazza con i soldi della raccolta fondi ha preso in affitto una casa a Milano, ha comprato una fiammante macchina di lusso, una Mercedes, tanti vestiti, e per finire finanche un cane di 2500 euro. Soldi sprecati. La storia della ragazza è incominciata quando la madre l’ha cacciata di casa e l’ha accusata di essere una lesbica. “ Sei uno schifo, se ti vedo ti ammazzo, sei la rovina della nostra famiglia”. Queste sono le parole che MalikaChalhy, 22 anni, residente a Castelfiorentino, si è sentita dire da sua madre, quando ha saputo che la figlia era lesbica e aveva una compagna. La ragazza ha denunciato la famiglia e poi ha condiviso sul Web gli audio con gli insulti di sua madre. L’Italia si è commossa. Ragazza discriminata, insultata, ripudiata perché lesbica. Gli italiani, che hanno un cuore grande , subito sono venuti in suo aiuto raccogliendo fondi perché la ragazza era senza casa e senza lavoro. E con i soldi raccolti, però, sfruttando la sua storia, la ragazza ha comprato una fiammante Mercedes che inizialmente, mentendo, aveva sostenuto che apparteneva alla sua fidanzata Camilla. Ma poi ha dovuto ammettere:- E’ uno sfizio che volevo togliermi-. Con i soldi degli altri, che bello! Chi l’ha aiutata si è sentito tradito e si è subito ribellato. Malika li ha traditi. I social, ancora una volta, non perdonano. Quei soldi raccolti per una buona causa hanno fatto un’altra fine. La macchina di lusso e un cane da 2500 euro, beh, non erano necessari. Sono sicuro che la prossima volta la gente sarà più accorta e non si farà infinocchiare facilmente dai racconti delle ragazze che poi sperperano i soldi raccolti per cose futili e non necessarie

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cp2020Brutta disavventura nel tardo pomeriggio per un ragazzo dodicenne a seguito di un infortunio occorso nei pressi dello Scoglio di Santa Maria dell'Isola, icona turistica di Tropea e della Calabria.

L’infortunato, rimasto immobilizzato e dolorante nei pressi della cosiddetta “Spiaggia del Palombaro” dell’Isola, sito non accessibile via terra, è stato tempestivamente raggiunto dal battello pneumatico GC 315 e dalla motovedetta CP 808 della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina. Intercettato sul posto, il dodicenne accusava lancinanti dolori allo sterno ed al fianco sinistro.

Constatata l’impossibilità di recuperare il ragazzo ferito via terra a causa dell’impervio percorso che conduce alla Spiaggia del Palombaro, la Sala Operativa della Capitaneria di porto, in raccordo conpersonale del 118e della Guardia Costiera di Tropea, quest’ultimo intervenuto nel frattempo via terra, ha coordinato le attività in mare allo scopo di trarre in salvo l’infortunato dodicenne.

I militari della Guardia Costiera, dopo aver immobilizzato in sicurezza il ragazzoa bordo del battello pneumatico GC 315, lo hanno condotto verso il porto di Tropea, punto di approdo più agevole e vicino al luogo dell’infortunio.

Giunti in porto, il ragazzo è stato affidato alle cure del personale medico dell’ambulanza del 118 di Vibo Valentia.

Nell’intervento condotto dai militari della Capitaneria di porto, è risultato decisivo il contributo del personale del dipendente battello GC 315,come di consueto dislocato, nel periodo estivo, presso la postazione della Guardia Costiera ubicata nel porto di Tropea ed attiva nell’ambito dell’Operazione Mare Sicuro, al fine di garantire la sicurezza della balneazione in una delle fasce a maggiore vocazione turistica della Costa degli Dei.

Tale mezzo navale, altamente versante e manovrabile grazie al limitato pescaggio del suo scafo, costituisce un sicuro riferimento per lo svolgimento di diverse tipologie di missioni, in particolare di soccorso della vita umana a mare, nella fascia litoranea immediatamente a ridosso della costa.

La Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina raccomanda agli utenti del mare l’uso del buon senso ed il rispetto delle basilari norme che disciplinano la sicurezza della navigazione, al fine di prevenire qualunque tipo di incidente in mare.

http://www.guardiacostiera.gov.it/vibo-valentia

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