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Foto articoloLa regione Calabria da terra di eccellenze e di tradizioni è passata, da quanto evidenziato dalla più recente cronaca, a "immeritata protagonista per la vicenda dei circa 7.000 tirocinanti calabresi, madri e padri di famiglia che da anni con lo status infamante di "tirocinante" prestano servizio in qualità di veri e propri dipendenti pubblici ma senza alcun diritto spettante a qualsiasi lavoratore in termini contributivi e previdenziali. E' un fatto alquanto grave e ingiustificato la maniera in cui è stata lesa la dignità di queste persone che hanno soltanto la colpa di essersi trovati ingabbiati in un percorso di sfruttamento e di umiliazione nei loro confronti che continua fino ai giorni nostri e che non ha mai trovato regolarizzazione da parte della classe politica calabrese e non. Scorretta è stata la pratica di utilizzo di queste persone che però sono state sottese per anni da promesse illusorie in termini di garanzie lavorative vere e proprie da parte di sedicenti aggregati appartenenti alle più svariate etnie politiche per finalità puramente elettorali e clientelari. Mossi da esasperazione e da insofferenza per la loro condizione di bacucchi di turno, i circa 7.000 tirocinanti calabresi si sono resi protagonisti di svariate manifestazioni di protesta coadiuvati dal sindacato USB, in cui chiedono a gran voce dignità al lavoro e una regolarizzazione della loro annosa e precaria condizione lavorativa rifiutando nuove proposte di proroghe peraltro illegali e perseguibili dinanzi la Corte europea dei diritti dell'uomo. Seguiranno aggiornamenti.

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oggiooLe tensioni sono aumentate nel quartiere a maggioranza palestinese di Sheikh Jarrah a Gerusalemme Est, poiché il governo israeliano ha ordinato a un certo numero di famiglie palestinesi di lasciare le proprie case, dopo che una sentenza del tribunale israeliano ha stabilito che le famiglie ebree detengono una rivendicazione storica suqueste proprietà. La legge israeliana consente agli ebrei di reclamare le proprietà perse nella guerra del 1948, ma impedisce ai palestinesi (compresi i cittadini palestinesi di Israele) di recuperare le proprietà perse nella stessa guerra.

La decisione altamente controversa ha scatenato giorni di protesta da parte dei palestinesi che vivono a Gerusalemme est. Inevitabili sono stati gli scontri con la polizia israeliana in assetto di guerra contro le fionde dei palestinesi. Ventisette giorni prima che il primo razzo venisse lanciato da Gaza, una squadra di agenti di polizia israeliani entrava nella moschea di Aqsa a Gerusalemme, spazzando via i palestinesi dalla spianata delle moschee. Poi hanno tagliato i cavi degli altoparlanti che trasmettevano preghiere ai fedeli da quattro minareti medievali.

Di tutti gli aspetti dell'occupazione e dell'espropriazione del popolo palestinese, la difficile situazione dei bambini - siano essi uccisi o mutilati nella Striscia di Gaza o le migliaia detenuti ogni anno nelle carceri israeliane - mi hanno costretto a scrivere della mia vergogna.

Sull'estorsione di confessioni dei bambini palestinesi qualcuno ha scritto: “Qualcosa di molto simile succedeva nell'apartheid in Sud Africa, la salvaguardia dell'innocenza è solitamente punita peggio delle confessioni, siano esse vere o false, e quindi non c'è alcun incentivo a resistere. Ciò che è ancora più disumanizzante è la richiesta dei funzionari israeliani che questi adolescenti palestinesi accusino i loro amici e vicini ".

Come per molte persone appartenenti alla generazione dei giovani della fine degli anni sessanta, incluso Noam Chomsky, la guerra del Vietnam ha svolto un ruolo importante nell'educazione politica di quella generazione. "Due visite trasformative al‘nemico’, il Vietnam del Nord, hanno portato la maggior parte di noi a comprendere la guerra dalla prospettiva di una società a bassa tecnologia completamente vulnerabile alla guerra ad alta tecnologia, e ha cambiato il nostro impegno dall'opposizione a una guerra imprudente al rifiuto di un genocidio ingiusto e immorale che si sta consumando in Palestina e che sia i nostri politici che i mass-media chiamano bugiardamente guerra.

Gigino A Pellegrini & G elTarik

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Ad avere la peggio due ragazzi sul mezzo a due ruote, il passeggero della moto trasportata all’ospedale di Paola, probabile frattura ad un arto.

 

Scontro frontale sulla strada statale tirrenica inferiore, ex ss18, nei pressi della galleria di Coreca, tra una moto, di grossa cilindrata, ed una Panda dei Carabinieri di Amantea, il tutto è accaduto oggi intorno alle ore 17.00.

 

 

La causa dell’incidente è stata presumibilmente una manovra azzardata ad U della locale pattuglia cittadina dei Carabinieri che, stando alle prime ricostruzioni al vaglio di minuziose misurazioni, voleva invertire il proprio senso di marcia.

 

Dal tentativo, probabilmente imprudente, di inversione si è verificato il grave incidente che ha visto coinvolto una moto con a bordo due persone.

 

Eppure la manovra di inversione ad U costituisce una violazione del codice della strada e implica una sanzione amministrativa.

Il Codice della strada è chiaro, all’articolo 176 vieta l’inversione di marcia solo sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali. 

Fare inversione a U in strada costituisce reato nel caso in cui comporti lesioni ad altri utenti della strada, fino ad arrivare all’omicidio stradale.

 

La strada tirrenica inferiore è tristemente nota per le troppe volte che è stata teatro di incidenti stradali, presumibilmente l’imprudenza, in questo caso della pattuglia dei carabinieri, in esecuzione della loro preziosa attività lavorativa, non si riesce a contenere.

 

Anche questa volta, putroppo, lo scontro potrebbe aver avuto una forte dose di imprudenza come causa scatenante.

Ad avere la peggio, pare, il passeggiero del mezzo a due ruote, che è stato portato all’ospedale di Paola con probabile rottura di un arto.

Non è in pericolo di vita ma l’urto con l’autovettura è stato importante.

 

 

Nessuna conseguenza fisica per i carabinieri sull’autopattuglia.

I rilievi dell'incidente sono stati effettuati dal Vigili Urbani di Amantea.

Per l'invio delle foto la redazione ringrazia due amici, Luca Guzzo ed Ornella

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