Nel lontano marzo 2012, alcuni rappresentanti dei genitori del Circolo Didattico “A. Manzoni” prospettavano al Dirigente Scolastico, al Consigliere Delegato alla Pubblica Istruzione D.ssa Monica Sabatino ed all’Assessore Delegato ai Lavori Pubblici Sante Mazzei, la problematica inerente spazi scolastici e loro utilizzo - Stato dell’immobile adibito a “Palestra” coperta Via Baldacchini. Si richiedeva il loro interessamento affinché fosse ripristinato con urgenza l’uso dell’immobile adibito a Palestra coperta facente parte del plesso di Via Baldacchini.
L’immobile è chiuso da circa otto anni, nonostante i lavori di “Rifacimento intonaco esterno, sostituzione di infissi completi di vetri a norma e di ripristino completo servizi igienici”. Tali lavori, per un importo totale di circa € 280.000,00 (erano compresi anche il ripristino dei servizi igienici del primo e secondo piano dell’edificio scolastico), risultano terminati nel marzo del 2007.
Successivamente, è stato affidato a tecnico esterno incarico per l’adeguamento dell’immobile alla normativa sismica vigente. Il progetto “sembrerebbe” essere stato presentato ma i lavori non sono stati mai appaltati. Gli elaborati di progettazione, “sembrerebbero” necessari per la mancanza del certificato di collaudo essenziale per l’uso dell’immobile a differenza dell’edificio che comprende le aule scolastiche nonostante l’unitarietà della progettazione originaria di tutto il complesso.
La “palestra”, dalla sua costruzione risalente alla fine degli anni sessanta, è stata utilizzata da varie associazioni sportive e non, fino all’inizio dei lavori sopra citati. L’utilizzo del complesso, si pensa, sia stato autorizzato da probante documentazione rispondente, all’epoca, alla normativa vigente. Ora, per quali motivi tale documentazione non può essere ripresa e giustificare l’utilizzo della “palestra”? E’ stata smarrita oppure è forse per la mancanza di tale documentazione che non si ripristina l’uso della stessa? Ed in tal caso, se risulta “pericoloso” l’utilizzo della “palestra” potrebbe inficiare anche l’utilizzo dell’intero complesso scolastico? Ed ancora, per la salvaguardia dei nostri figli e di quanti operano negli edifici scolastici dell’intera città, sono state verificate in termini di resistenza sismica le documentazioni inerenti l’uso delle strutture alla luce anche della loro possibile presenza nel Piano di Protezione Civile Comunale? Caso contrario, cosa succederebbe in caso di calamità?
Considerato il disagio creato alla scuola ed ai tanti giovani che avrebbero potuto utilizzarla, tenuto conto del numero di anni trascorsi dalla chiusura, quale valutazione delle priorità ha seguito l’Amministrazione Comunale per la scelta delle tante opere pubbliche realizzate negli anni in cui la “PALESTRA” non è stata utilizzata? Chi si è reso responsabile di tali scelte?
Sarebbe opportuno, forse, un corso di formazione per noi genitori sulle scelte dei politici o per gli amministratori per rispondere alle esigenze dei nostri e loro figli?
Comitato Genitori “Manzoni-Longo”
I consiglieri di Istituto : Basso , Cordiale e Menichino