Spending rewiew o morte. E’ questa la parola d’ordine nella sanità calabrese.
E per questo con delibera n 681 del 27.3.2015 è stata incaricata la C.e.c. srl (che di sé dice :” Piu’ di 20 dipendenti interni, 60 funzionari esattoriali, 3 legali interni, fanno di noi un’azienda attenta a tutte le esigenze del cliente”) di esigere i ticket sanitari degli accessi al pronto soccorso in ospedale.
Ed ovviamente nel rispetto della parola d’ordine “Spending rewiew o morte” il ticket non deve essere pagato quando il paziente arriva morto al Pronto soccorso o quando muore direttamente nel pronto soccorso e comunque quando si tratta di una affezione a codice rosso.
Questo, ovviamente, secondo la regione Calabria, anzi secondo l’Asp di Cosenza, mentre, al contrario secondo il Movimento consumatori, la norma contenuta nella legge 296/2006 - Legge finanziaria 2007 - in materia di esenzione dal pagamento del ticket –prevede il non pagamento per il codice verde e per altre tipologie di ammalati o affezioni .
La nota che invia la C.E.C. non cita il codice assegnato dal triage ed eventualmente confermato dal medico così che un codice verde od un codice bianco magari con successivo ricovero sono chiesti di pagare il ticket.
Non solo ma viene richiesto per lo più il ticket di 25 euro per la visita che diventa 45 euro con prestazioni specialistiche, del tipo radiografie, eccetera.( ma se il medico del PS chiede una radiografia vuol dire che ha dubbi sul tipo od entità della malattia!)
Il paziente non sembra sia sufficientemente reso edotto del fatto che dopo la prima lettera , posto che la nota pervenga davvero, inizia la fase esattoriale .
In sostanza l’Asp, infatti, trasformerà il suo avviso in cartella esattoriale: così avviene per tutti i recuperi crediti dovuti a prestazioni sanitarie. Insomma: se non paghi, ti tocca Equitalia.
E se sei sopravvissuto alla malattia potresti non sopravvivere ad Equitalia!
Amantea è piena di lettere della C.e.c srl