
Il PM della Procura di Paola sta indagando su fatti di rilevanza penale avvenuti nel comune di Amantea.
Ma non ha concluso le indagini.
Ora l’art. 405 del CPP “ Inizio dell'azione penale. Forme e termini.”
stabilisce che “ Il pubblico ministero, quando non deve richiedere l'archiviazione, esercita l'azione penale, formulando l'imputazione, nei casi previsti nei titoli II, III, IV e V del libro VI, ovvero con richiesta di rinvio a giudizio”.
Poi continua l’art 405 “Salvo quanto previsto dall'articolo 415-bis, il pubblico ministero richiede il rinvio a giudizio entro sei mesi dalla data in cui il nome della persona alla quale è attribuito il reato è iscritto nel registro delle notizie di reato. Il termine è di un anno se si procede per taluno dei delitti indicati nell'articolo 407 comma 2 lettera a)”.
Poi sempre il CPP nel successivo Art. 406. “Proroga del termine” stabilisce che “Il pubblico ministero, prima della scadenza, può richiedere al giudice, per giusta causa, la proroga del termine previsto dall'articolo 405. La richiesta contiene l'indicazione della notizia di reato e l'esposizione dei motivi che la giustificano.
La richiesta di proroga è notificata, a cura del giudice, con l'avviso della facoltà di presentare memorie entro cinque giorni dalla notificazione, alla persona sottoposta alle indagini nonché alla persona offesa dal reato che, nella notizia di reato o successivamente alla sua presentazione, abbia dichiarato di volere esserne informata.
Il giudice provvede entro dieci giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle memorie.”
Insomma.
Non si tratta di un rinvio a giudizio.
Non si tratta, come ci era stato detto, di un Avviso all'indagato della conclusione delle indagini preliminari di cui all’ Art. 415-bis e che avrebbe comportato l'avvertimento per l'indagato di presentare memorie, produrre documenti, depositare documentazione relativa ad investigazioni del difensore, chiedere al pubblico ministero il compimento di atti di indagine, nonché di presentarsi per rilasciare dichiarazioni ovvero chiedere di essere sottoposto ad interrogatorio, entro 20 giorni.
Si tratta quindi della conclusione delle indagini preliminari come dimostrato dalla presenza negli atti delle persone offese come previsto quando si procede per i reati di cui agli articoli 572 e 612-bis del codice penale.
In sostanza ora il giudice con ordinanza emessa in camera di consiglio e senza intervento del pubblico ministero e dei difensori deciderà se autorizzare o meno la proroga del termine.
Qualora riterrà che allo stato degli atti non si debba concedere la proroga, il giudice fisserà la data dell'udienza in camera di consiglio e ne farà notificare avviso al pubblico ministero, alla persona sottoposta alle indagini nonché, nella ipotesi richiamata, alla persona offesa dal reato.
Gli atti di indagine compiuti dopo la presentazione della richiesta di proroga e prima della comunicazione del provvedimento del giudice sono comunque utilizzabili sempre che, nel caso di provvedimento negativo, non siano successivi alla data di scadenza del termine originariamente previsto per le indagini.
Riceviamo e pubblichiamo la nota letta dal Sindaco Pizzino in Consiglio Comunale per allontanare dalla maggioranza il Consigliere Aloisio
“Il rispetto istituzionale è un valore che deve essere insito nel comportamento di ogni consigliere di maggioranza o di minoranza.
Non possono tollerarsi atteggiamenti arroganti ed offensivi nei confronti di chi esercita il proprio mandato con serietà e senso del dovere ledendone la propria immagine ed infangandone il proprio nome.
Questo io in qualità di Sindaco ma tutta l'Amministrazione Comunale non lo permetteremo ad alcuno.
La peculiarità di chi ha l'onore e l'onere di occupare gli scranni di una pubblica Assise si caratterizza soprattutto nella conoscenza delle regole basilari del suo.
Appare infatti strano apprendere dalla stampa e/o dai social che un consigliere non abbandoni la maggioranza per passare alla minoranza per evitare che il suo posto venga occupato dal primo dei non eletti della stessa maggioranza.
Lo stesso consigliere si arroga il diritto di criticare con continuità e fortemente la maggioranza ad iniziare dal Sindaco senza pensare invece a criticare la propria ignoranza politica che è da ascrivere negli annali che narrano succintamente i maggiori eventi ridicoli e più rilevanti che coinvolgono la politica locale.
Ci siamo chiesti cosa fare o come comportarsi con una persona che infrange ripetutamente le regole del gruppo di cui fa parte.
Ci siamo chiesti cosa fare con chi non si rende conto o fa finta di non sapere di avere la responsabilità di un realtà come Amantea e lo stesso consigliere non comunica al resto del gruppo se il suo voto è in linea col programma elettorale per il quale è stato votato e sostenuto.
Ci siamo chiesti a che scopo tenere ancora formalmente nel gruppo un consigliere che nei fatti si è automaticamente posto al di fuori di esso dal momento che ha deciso di non dover condividere le posizioni della maggioranza.
Sono ormai parecchie settimane che risulta assente la sua collaborazione con gli altri consiglieri di maggioranza nel rispetto delle regole che ci si è dati, e per onor del vero anche allorquando era stato investito con deleghe importanti quali Case Popolari, Partecipate, Innovazioni Tecnologiche, le stesse non sono state in alcun modo esercitate.
Non bisogna sottacere inoltre che, a differenza degli altri presidenti della maggioranza, ha mai convocato la propria commissione consiliare permanente e quando ha cercato di farlo ha convocato quella di competenza di altro presidente.
Non di meno conto appare lo sbandierare a mezzo stampa e social l'aiuto verso associazioni o fini sociali nobili attraverso la devoluzione delle proprie spettanze o indennità di carica, specialmente allorquando le stesse non superano in un anno cento euro al lordo della tassazione.
Gli aiuti verso chi ha bisogno occorre rivolgerlo col cuore in mano ed in silenzio.
Noi diciamo "no" alla "spettacolarizzazione".
Il suo sentirsi distante dalle scelte del Sindaco e dell'Amministrazione Comunale su tutti gli argomenti propri del programma elettorale, esternato a mezzo stampa e sui social ed, inoltre, il messaggio veicolato del non rispetto verso chi politicamente ha un orientamento diverso nell'ambito della coalizione civica, ha acuito ancora di più quella serenità e collaborazione utile per dare, specialmente in questo momento storico, le giuste risposte alla città.
Tutto ciò pone il consigliere Aloisio, pertanto, in una situazione di non appartenenza a questa Maggioranza di conseguenza dall'allontanamento dalla stessa.
Amantea, 13 marzo 2018 Mario Pizzino Sindaco di Amantea
Oggi 11 marzo è stata una bellissima giornata
Alle 13.00 il termometro di piazza Commercio segnala 32 gradi
Sembrava impossibile ma era così.
Il termometro della Farmacia Morelli ne segnava 27.
Quello della mia auto 29.
E così nel primo pomeriggio via a fare due passi..
Il lungomare era pienissimo di gente.
Il 10% amanteani, il 90 % ospiti di vari comuni del comprensorio.
E così lasciamo l’auto in uno dei pochi parcheggi disponibili e via verso la ciclopedonale.
Lo spettacolo del mare era straordinario.
Diversi gli ombrelloni e gli asciugamani .
Bagni a mare no, m di sole tantissimi.
Poi alla fine del lungomare entriamo nella ciclopedonale .
Troviamo la salitella, poi la discesa, il sottopasso ed infine la grande delusione.
La gran parte della ciclopedonale è invasa dalla sabbia.
Tanta che risultava impraticabile alle biciclette.
E queste si sono riversate tutte sul marciapiede destinato ai pedoni.
Questi, a loro volta, hanno dovuto utilizzare la spiaggia.
Una condizione inaccettabile.
Signori amministratori chissà che tra i tanti grevi pensieri che vi assillano non riuscite ad infilarci anche quella di pulire la ciclopedonale?
Non c’è bisogno di cemento, ma solo di qualche pala e di qualche operaio che butti la sabbia a destra od a sinistra ( scegliete voi).