
Sono innumerevoli le carenze di questa amministrazione : la gestione della macchina comunale di recente sconvolta da una nuova insostenibile pianta organica, la mancanza di un assessore al bilancio e della relativa gestione, l’abbandono dei diversamente abili, l’assenza di decoro, la sporcizia diffusa, la mancanza di tutela dell’ambiente e della salute, il cattivo funzionamento dei servizi, i ritardi inaccettabili di quelli scolastici, nessuna attenzione per i lavoratori.
Ma una tra le più gravi è l’inerzia di fronte al bisogno sociale.
La situazione di disagio sociale che colpisce i cittadini di Amantea è infatti sempre più insostenibile.
E così in tutta l’Italia dove secondo gli ultimi dati Istat ci sono 5 milioni di persone in stato di povertà, ma la situazione è ancora più drammatica in Calabria, e Amantea non si sottrae a questa realtà.
Anzi, assistiamo a continue segnalazioni di varie forme di disagio che vanno dalla difficoltà a soddisfare i bisogni primari per mancanza o insufficienza di lavoro e quindi di reddito, alle emergenze abitative ormai diffuse; e ad Amantea abbiamo anche purtroppo i nostri “senza fissa dimora”. Cosa che è vergognosa.
Da ultimo ci è capitato di sapere di altre situazioni di perdita della casa da parte di famiglie della nostra comunità, due casi nelle ultime settimane e per entrambi abbiamo interessato il sindaco, il vicesindaco e l’assessore ai servizi sociali.
Risposta nel concreto nulla e queste situazioni di disagio che nascono nella solitudine e nella indifferenza delle istituzioni ricevono anche la mortificazione di promesse mai adempiute.
Nei giorni scorsi una nostra concittadina ha minacciato di “incatenarsi” al Comune ed è la stessa persona cui il sindaco aveva promesso interventi e soluzioni, invano.
Durante tutta la precedente consiliatura ci siamo battuti per la situazione indecente dell’immobilismo di fronte alla presenza di tante case popolari assolutamente vuote nonostante l’enorme bisogno presente nella nostra comunità.
Ma nessuna delle cariche istituzionali è stata in grado di risolvere le problematiche presenti.
Sotto le nostre insistenze si è ottenuto di procedere all’aggiornamento delle graduatorie, ma non si è proceduto a liberare gli alloggi assegnati in passato e attualmente non utilizzati o utilizzati illegittimamente solo d’estate.
Graduatoria che tra l’altro è ferma da un anno e mezzo in attesa che la commissione circondariale di Paola la esamini e la renda definitiva.
Per fortuna però si è mossa la Procura della Repubblica con un’attività di indagine, di cui attendiamo i prossimi risvolti.
Per discutere di questa situazione insostenibile abbiamo appena richiesto un incontro istituzionale al Sindaco, all'assessore competente, al funzionario responsabile, al Comandante dei Vigili, al Comandante della tenenza della Guarda di Finanza e al Comandante della stazione dei Carabinieri.
L'Amministrazione comunale deve render conto alla cittadinanza.
E non può delegare tale compito istituzionale alle “associazioni, alle parrocchie o ai commercianti” come hanno dichiarato ieri sulla stampa. Il comune ha tra le sue funzioni istituzionali quella dei servizi sociali per la quale riceve finanziamenti di varia origine, oltre gli stanziamenti di bilancio comunale. Dove finiscono e come vengono utilizzati questi soldi? Ribadiamo: DOVE SONO QUESTI SOLDI? COME VENGONO SPESI?
Vogliamo avere risposte a queste legittime domande e vogliamo diventare una comunità che riesca a prendersi cura dei suoi cittadini più deboli.
Stamattina è stata una bellissima giornata di sole. Ben più che primaverile, quasi estiva.
Ed era impossibile al professor Nuccio Morelli non approfittarne per far fare attività fisica ai suoi alunni
Peraltro la Scuola media, andata via dalla Mameli, ora manca di palestra.
E così l’area del vecchio “catuso” sembra logica, accettabile, quasi obbligata .
Ed i ragazzi della Scuola media girano intorno al costruendo ITC dove dovrebbe arrivare Mario Oliverio .
Una delle ragazzine passa e ci dice “ Abbiamo fatto 469 passi e consumato x calorie. Ora andremo di corsa e consumeremo molto di più”.
Oliverio ritarda e la classe cambia.
La seconda X fa un primo giro.
Il governatore visita il cantiere, accompagnato da Franco Iacucci, il presidente dell’ente provincia, dal sindaco Mario Pizzino ed altri amministratori di Amantea , parla con le maestranze, saluta il maresciallo Tommaso Cerza dei carabinieri, il comandante Emilio Caruso della Polizia Municipale, incontra il personale della Mobilità, e saluta quasi tutti i presenti.
I fotografi scattano le foto ufficiali.
I ragazzi passano e sorpresi si informano su quell’inusuale movimento.
Diciamo loro che tutto dipende dalla presenza del governatore della Calabria Mario Oliverio e loro chiedono con delicata educazione al prof Morelli di poterlo incontrare, conoscere.
Ed il governatore li incontra con gioia.
Si. La scuola è anche questo, cogliere le opportunità per andare oltre.
A casa i ragazzi potranno parlare ai genitori ed agli altri della famiglia della occasione di incontro e conoscenza del nostro governatore Oliverio.
E prima di casa anche a scuola.
Certo che quando il docente di educazione fisica dirà ai “suo ragazzi” di andare al “catuso” nessuno gli dirà di no:
Anzi vi anticipiamo che il governatore si è impegnato a tornare ancora una volta ad Amantea per……
Ma di questo parleremo in un altro articolo.
Domani.
Meraviglioso!
Amantea rischia quasi di perdere uno dei simboli della sua agricoltura e della sua gastronomia e noi li ritroviamo a Long Island negli USA.
Parliamo dei cerasielli di Amantea, i peperoncini di colore rosso vivo, rotondi, piccanti che possono essere conservati sott’olio od al naturale e seccati all’ aria legati con filo ed ago in lunghe reste che fanno bella mostra sui balconi ed in cucina.
Un peperoncino “vruscente” che era stato quasi dimenticato prima che ne parlassimo e segnalassimo la necessità della sua tutela.
Figuratevi la sorpresa quando su face book abbiamo visto una loro foto.
Veniva da Long Island in New York dove vive una forte comunità calabrese ed amanteana in particolare
Ma ancora più sorprendete la foto di una amanteana, emigrata, negli USA, a metà degli anni cinquanta che faceva le reste ed i mazzulli” di cerasielli.
Allora ho scritto chiedendo prima se quelli nella foto fossero “cerasielli”
Ed ecco la risposta
“Yes.My father brought the seeds from Amantea, they are hot peppers!!”, frase che, tradotta significa,“Si. Mio Padre ha portato i semi da Amantea, sono peperoncini piccanti!!”
Bene.
Scopriamo( ma lo sapevamo) che i nostri emigranti conservano meglio di noi le nostre tradizioni.
Ora siamo obbligati a tutelare questo nostro straordinario prodotto tipico di Amantea.
Riallacciamo il ponte che unisce i nostri emigranti con noi.
Riallacciamo il ponte enogastronomico che collega paesi così distanti ma insieme così uniti.
In basso la signora Franca Pulice