Nella mattinata odierna, personale della Guardia Costiera di Tropea, nell'ambito delle ordinarie attività di controllo della filiera della pesca a tutela del consumatore coordinate dalla Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, ha sanzionato unsoggettoche deteneva, all’interno del proprio automezzo, prodotto ittico di cui ne è vietata la detenzione e commercializzazione.
Nello specifico, a bordo dell’autovettura che stazionava nel territorio comunale di Parghelia,i militari accertavano la presenza di bianchetto,ovvero novellame di sarda, la cui cattura, detenzione, commercializzazione e somministrazioneè vietata dall'ordinamento giuridico italiano e comunitario, in quanto gravemente dannosa per l'ecosistema marino.
Il prodotto ittico sequestrato, ritenuto idoneo al consumo umano a seguito di ispezione sanitaria dei veterinari dell’Asp di Vibo Valentia, è stato devoluto in beneficienza ad una locale associazione caritatevole.
Nell’ambito del medesimo controllo, i militari accertavano, altresì, la detenzione di partite di prodotto ittico, nello specifico di alici e gamberi rosa, privedelle informazioni previste in materia di etichettatura e tracciabilità a tutela del consumatore. Per tale pescato, il personale sanitario dell’Asp di Vibo Valentia ne dichiarava l’inidoneità al consumo umano e, pertanto, ne ingiungeva la distruzione.
Le operazioni effettuate si inseriscono nella quotidiana attività della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di controllo lungo la filiera ittica e di prevenzione e repressione delle violazioni in materia di illecita commercializzazione del pescato, finalizzata alla salvaguardia degli stock ittici esistenti e della salute umana, nonché alla tutela della corretta informazione del consumatore finale, attraverso interventi di repressione degli illeciti, anche al fine di sensibilizzare i consumatori all'acquisto "consapevole" del prodotto ittico, pretendendo che esso sia, per caratteristiche e provenienza, riconducibile alla filiera ufficiale.
La Guardia Costiera invita la collettività a prestare la massima attenzione nell'acquisto dei prodotti ittici, privilegiando quelli che rispettano le procedure di garanzia e salubrità alimentare in materia di etichettatura e tracciabilità, evitando, altresì, di acquistare prodotto ittico di taglia inferiore a quella consentita, segnalando tali irregolarità alla locale Autorità Marittima.
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L’altro ieri, la comitiva di amici di Luca Laudone, deceduto lo scorso 19 gennaio sulla Statale 106 per colpa di un guard-rail che non era stato riparato dall’Anas Spa, con grande difficoltà e dolore ha visitatoil luogo in cui ha perso la vita il loro giovane amico e lì, i ragazzi, hanno legato ad una inferriata un lenzuolo bianco con la scritta “Giustizia per Luca”.
Ieri, gli stessi ragazzi, hanno appreso che qualcuno si è recato sul posto e quel lenzuolo l’ha rimosso.
Forse sarà stato chi doveva riparare un guard-rail e non l’ha fatto? Forse sarà stato chi ha posizionato delle barriere di plastica vuote completamente inutili in un posto dove in poco tempo sono uscite fuori strada due autovetture? Forse sarà stato chi, dopo il tragico incidente in cui ha perso la vita un giovane di 19 anni è intervenuto in tempi record per ripristinare il guard-rail? Forse sarà stato chi ha installato il solitoguard-rail ad una onda seppure sarebbe stato certamente più opportuno installarne uno a doppia onda?
Oppure, forse, sarà stato chi è intervenuto con grande determinazione, pochi attimi prima di una diretta della RAI, con l’intento di bloccare tutto perché…. Forse quando si è nervosi e si agisce senza pensare non ci si rende conto che la toppa diventa peggio del buco?
È difficile dire: “ecco chi è stato a far sparire quel lenzuolo con la scritta Giustizia per Luca”!
Però è facile far comprendere una cosa agli autori di questo gesto che oltre ad essere offensivo è anche intollerabile: potrete anche rimuovere quel lenzuolo ma non riuscirete mai a rimuovere il desiderio di Giustizia che merita Luca, che ardentemente desiderano i suoi familiari, i suoi amici, le associazioni ed anche tantissimi semplici cittadini come il sottoscritto.
Sulla morte di Luca desideriamo che sia fatta chiarezza e che venga individuato ogni profilo di responsabilità penale e civile. Non solo per onorare la memoria di un giovane diciannovenne ma, soprattutto, per definire un precedente cardine che questa volta deve rimanere impresso nella memoria e nella coscienza di chi è responsabile: da oggi non saranno mai più tollerate inadempienze e irresponsabilità.
Quanti desiderano “Giustizia per Luca” desiderano anche far nascere un nuovo senso del dovere in chi può e deve evitare che accadano simili tragedie attraverso il proprio lavoro peraltro lautamente pagato con i soldi dei cittadini!
Poi c’è chi ancora continua a calare su questa vicenda un incomprensibile e vergognoso silenzio… Chi avrebbe dovuto accendere i riflettori e le telecamere sul caso anche perché vive sul territorio ed attraversa la Statale 106 tra Rossano e Corigliano ogni giorno. Chi avrebbe dovuto scrivere sulla carta e online.Cari amici questa volta siete stati una delusione!
Ed anche se voi vi credete assolti, questa volta siete per sempre coinvolti…
Lo sarete fino alla fine: quando dovrete accendere i riflettori e le telecamere e dovrete scrivere la verità e chiedere scusa per la vostra assenza, per il vostro silenzio e per non aver detto nulla, ma proprio nulla sul lenzuolo con la scritta “Giustizia per Luca” e su chi lo ha fatto sparire.
Disponibili sul sito www.poste.it le regole per operare in sicurezza sui canali digitali
Napoli, 27 gennaio 2022 - Poche e semplici regole per evitare spiacevoli sorprese quando si opera online con il proprio conto. Una serie di consigli da tenere a mente, illustrati nella sezione dedicata alla sicurezza del sito www.poste.it, dove alcuni video mostrano le principali tipologie di truffe portate a termine non solo sul web ma anche tramite le app per smartphone e tablet.
Tecniche di acquisizione indebita di dati sensibili quali lo smishing, il phishing, il vishing messe in pratica anche attraverso finti siti di e-commerce e i social network.
Queste le indicazioni che Poste Italiane rivolge ai propri utenti:
- Ricorda che Poste Italiane S.p.A. e PostePay S.p.A. non chiedono mai, in nessun modo (e-mail, sms, chat di social network, operatori di call center) e per nessuna finalità i tuoi dati riservati (nome utente, password, codici di sicurezza come quelli OTP ricevuti via sms);
- Se qualcuno, anche presentandosi come un operatore di Poste Italiane S.p.A. o PostePay S.p.A., ti dovesse chiedere tali informazioni, si tratta certamente di un tentativo di frode, quindi non fornirli a nessuno;
- Non rispondere mai a e-mail, chiamate, messaggi via chat
- Controlla sempre l’attendibilità di un’e-mail prima di aprirla: verifica che il mittente sia realmente chi dice di essere e non qualcuno che si finge qualcun altro (ad esempio, controlla con attenzione l'indirizzo e-mail dal quale questa ti è arrivata);
- Non scaricare gli allegati delle e-mail sospette prima di aver verificato che il mittente sia noto o che rappresenti effettivamente un’istituzione, un ente o un’azienda;
- Non cliccare sui link contenuti nelle e-mail sospette. Se per errore dovesse accadere, non inserire i tuoi dati per l’autenticazione sul sito falso e chiudi subito il web browser;
- Segnala a Poste Italiane eventuali e-mail di phishing, inoltrandole all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Immediatamente dopo, cestinale e cancellale anche dal cestino;
- Digita direttamente l’indirizzo Internet https://www.poste.it/ nella barra degli indirizzi del web browser per visitare il sito di Poste Italiane;
- Utilizza l’app per usufruire del servizio di notifiche push ed essere informato in tempo reale sulle operazioni di pagamento effettuate con il tuo conto corrente e le tue carte di pagamento. In alternativa, attiva il servizio di notifica tramite SMS sul tuo telefono cellulare, gratuito per i pagamenti su siti internet e su app. Per ulteriori informazioni sul servizio, consulta i fogli informativi nella sezione Trasparenza Bancaria del sito Poste.it.
Le informazioni messe a disposizione da Poste Italiane hanno l’obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza e contribuire alla prevenzione dei fenomeni di microcriminalità, in linea con il tradizionale ruolo sociale di Poste Italiane e con i valori di inclusione e vicinanza che da sempre ne ispirano l’azione.
Poste Italiane – Media Relations