
E’ andata male a un uomo e una donna romani che in pieno giorno hanno tentato di mettere a segno la cosiddetta truffa dello specchietto a un’auto in transito in via della Scafa a Fiumicino.
La truffa dello specchietto
I due, rispettivamente di 30 e 24 anni, non potevano sapere che l’auto era un’auto civetta e che a bordo vi erano due Carabinieri del Nucleo Investigativo che li hanno subito smascherati e arrestati.
Dopo aver visto transitare l’auto dei Carabinieri in via della Scafa i due truffatori l’hanno inseguita invitando il conducente a fermarsi, accusandolo di avere poco prima urtato la loro auto e per cui volevano essere risarciti.
Tentata fuga: raggiunti e arrestati
Quando i Carabinieri a bordo si sono qualificati, i due C.S., 30enne di Acilia e la donna, T.M. 24enne, del quartiere Borghesiana di Roma, entrambi già noti alle forze dell’ordine, hanno tentato di fuggire ma sono stati raggiunti e ammanettati a Ostia.
Accertamenti in corso
Attualmente sono in corso ulteriori accertamenti per appurare le eventuali responsabilità della coppia in ordine ad altre similari truffe perpetrate nell’ultimo periodo, atteso che uno di questi annovera a suo carico numerosi reati con analogo “modus operandi”.
Continuava a percepire illecitamente la pensione dell'anziana madre di cui non aveva mai comunicato il decesso, avvenuto nel 2010.
Ritirava ogni mese 2mila euro e in tutto ha incassato 135mila euro.
La protagonista dell'ennesima truffa all'Inps è una donna di 60 anni di Ardea, in provincia di Roma. E' stata scoperta dai finanzieri del Comando Provinciale della Capitale che hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Tribunale di Velletri.
Dalle indagini condotte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Pomezia, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Velletri, avviate a seguito di una segnalazione dell'Inps, è emerso che la donna non destava sospetti perché utilizzava la delega per l'incasso depositata presso un ufficio postale di Ardea.
I successivi approfondimenti hanno permesso poi di ricostruire il patrimonio personale dell'indagata, comprese le disponibilità di denaro sui conti correnti personali.
La Procura di Velletri ha così chiesto e ottenuto il provvedimento di sequestro delle somme contenute sui conti correnti, nonché di un immobile ad Ardea, per un valore corrispondente agli importi illecitamente percepiti.
Una 50enne nata in Calabria è morta questa mattina poco dopo le 6.30 di oggi in via Toscana, all'altezza del civico 217, nei pressi della clinica Villa Serena.
Secondo le prime ricostruzioni, la vittima sarebbe stata investita sulle strisce pedonali mentre attraversava la carreggiata, da una Volvo che procedeva in direzione centro.
Conducente dell’auto, una signora che si è fermata e ha chiamato i soccorsi. Sono ancora in corso gli approfondimenti della pm, ma non ci sarebbero testimoni.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno constatato il decesso e la Polizia Municipale e per gestire le pesantissime ripercussioni sul traffico: alle ore 9.15 si registrano lunghe code e si viaggia su una sola corsia.
La donna era originaria di San Cosmo Albanese in provincia di Cosenza
Si stava recando al lavoro.
Maria Giuseppa Algieri, era un medico internista impiegata presso Villa Serena.
La dottoressa si stava recando nella struttura a piedi quando, mentre attraversava la strada, è stata investita e poi sbalzata a terra da una Volvo S60, morendo sul colpo.
La conducente dell'auto, una donna anch'essa 49enne, si è fermata a prestare soccorso chiamando anche il 118 ma, purtroppo nulla si è potuto fare per portare in salvo il medico calabrese.
Su quanto accaduto ha preso notizia il pubblico ministero di turno, Antonella Scandellari, che ha avviato le indagini per ricostruire nel dettaglio la dinamica dell'incidente, ma non ci sarebbero testimoni.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno constatato il decesso e la Polizia Municipale e per gestire il traffico.