Ritirava la pensione del marito morto ben 21 anni fa. In questo modo, secondo i carabinieri, avrebbe truffato lo Stato per 151 mila euro. Con l'accusa di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, i carabinieri di Posillipo hanno arrestato a Ercolano, Teresa S., di 74 anni, ora ai domiciliari.
Già 266 gli arresti. L'operazione è uno sviluppo delle indagini sulle false invalidità che hanno già portato all'arresto di 266 persone ed al sequestro di beni per 10 milioni di euro. I carabinieri della stazione di Posillipo, che nel corso di accertamenti si erano resi conto che qualcosa non quadrava sulla pensione di invalidità di un uomo di Ercolano, hanno predisposto un servizio di osservazione e di controllo nell'ufficio postale al corso Resina di Ercolano. durante il servizio hanno sorpreso la donna che vi si era recata per ritirare la pensione di invalidità del marito, morto il 28 giugno 1991.
La somma indebitamente sottratta allo Stato è stata calcolata in 151.000 euro. Dopo l'arresto, a parziale ristoro del danno causato, i militari dell'Arma hanno sottoposto a sequestro un immobile di 120 metri quadrati a Ercolano con annesso terreno di circa 1.000 metri quadri e la somma appena ritirata all'ufficio postale, 1.250 euro
Negli ultimi tempi il governo ha perso il sostegno di Confindustria e dei poteri forti. Intervenuto in videoconferenza al congresso nazionale dell'Acri, Mario Monti punta il dito contro chi, dopo il sostegno dei primi mesi, ha lasciato solo il suo esecutivo.
Ne approfitta l'ex ministro leghista Roberto Castelli il quale si pone una domanda retorica: Di poteri forti in Italia non ne conosco, magari l'Italia ne avesse di più di questi cosiddetti poteri forti"? Cosa è cambiato da novembre ad oggi?», è la domanda retorica.
Oggi Mario Monti dice che . «Il mio governo e io abbiamo sicuramente perso negli ultimi tempi l'appoggio che gli osservatori ci attribuivano da parte dei cosiddetti poteri forti: in questo momento non incontriamo il favore di un grande quotidiano, considerato voce autorevole dei poteri forti, e non incontriamo il favore di Confindustria. Ma scopro - ha aggiunto il presidente del Consiglio - che il potere fortissimo dell'Acri apprezza la nostra azione e vi ringrazio di questo incoraggiamento».
Ieri Mario Monti nelle dichiarazioni alla Camera dei Deputati, a cui seguirono scroscianti applausi da parte di Pdl e Pd, il 18 novembre 2011 diceva "Poteri forti sono espressioni di pura fantasia che considero offensive... “.
Resta coerente, sembra solo il PD atteso che Letta dice: «Devono sostenerlo»«in particolare in questo mese di giugno, che è la madre di tutte le battaglie per l'Europa e per l'Italia». Questo mese c'è «il vertice del G20 - ha detto Letta -, la quadrilaterale del 22 a Roma con Francia, Germania e Spagna, e il vertice europeo del 28 e 29. Sostenere Monti vuol dire sostenere l'Italia, e dobbiamo farlo con forza. Il suggerimento che faccio ai poteri forti - ha concluso- è quello di essere più generosi con Monti per esserlo con l'Italia».
Le elezioni si avvicinano.
Napoli - Quattro militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Napoli sono stati arrestati stamani dai finanzieri del Gico (Gruppo d'investigazione sulla criminalità organizzata) nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Napoli. I quattro finanzieri sono accusati di corruzione. Le indagini sono state condotte dai pm Filippelli, Sincero e Giordano.
Le indagini eseguite dal Gico e coordinate dalla Procura di Napoli, che hanno portato stamani all'arresto dei quattro finanzieri del comando provinciale di Napoli, sono scaturite casualmente, durante una inchiesta condotta dalla Dda. I quattro militari della GdF, accusati di corruzione, avrebbero intascato delle mazzette per evitare di denunciare reati fiscali accertati durante dei controlli.
Sono stati posti agli arresti domiciliari i quattro sottufficiali della Guardia di Finanza di Napoli accusati di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio nell'ambito di un'inchiesta della sezione economica della Procura della Repubblica di Napoli. Secondo quanto emerso dalle indagini, il titolare di un impianto di distribuzione di carburanti avrebbe consegnato 8000 euro in contanti e promesso tre televisori ai sottufficiali che avrebbero così consentito all'uomo di proseguire nella sua attività applicando un sequestro solo parziale dell'impianto, risultato non conforme alla normativa posta a tutela della corretta erogazione degli oli minerali.
I pubblici ufficiali destinatari delle ordinanze cautelari - in tutto sette - sono anche gravemente indiziati del delitto di falsità ideologica in atto pubblico perché hanno attestato la presenza in servizio mentre in realtà erano impegnati per motivi di carattere strettamente personale. E devono rispondere anche del delitto di truffa in danno dello Stato: secondo quanto sottolinea il procuratore aggiunto della Repubblica di Napoli, Fausto Zuccarelli, hanno indotto in errore la pubblica amministrazione sulla loro effettiva presenza in ufficio così continuando a percepire gli emolumenti loro spettanti Il Mattino