
Gustosa e tenera al tempo stesso, la carne di struzzo si contraddistingue per il suo carattere deciso che si integra alla perfezione con il suo sapore dolce. Dal punto di vista nutrizionale, a essere apprezzato è il ridotto contenuto di grassi. Se è vero che alcuni consumatori sono ancora abbastanza scettici a proposito di questo prodotto, ce ne sono molti altri che invece sono convinti che questa sarà una delle specialità culinarie degli anni a venire. Insomma, sembra proprio che la diffidenza sia destinata a svanire: il che costituisce un’occasione da cogliere al volo da parte dei ristoratori, specialmente quelli che puntano su novità che non si limitino a gratificare i clienti, ma li lascino a bocca aperta per lo stupore. Ma quali sono le ricette più interessanti che si possono preparare?
Le scaloppine di struzzo al pepe
Per chi pensa di non essere uno chef provetto ma non intende comunque rinunciare al sapore e alla consistenza della carne di struzzo, c’è bisogno di una ricetta facile facile, ma comunque appagante: è il caso delle scaloppine di struzzo al pepe. Basta mettere a rosolare delle fettine di carne di struzzo in padella con burro e olio ben caldi. Bisogna cuocere su tutti e due i lati, cercando di prestare attenzione alle tempistiche visto che si parla di una carne che dovrebbe essere servita al sangue. Una volta cotta la carne, ci si può dedicare alla preparazione della salsa, da realizzare con abbondante pepe, un pizzico di sale, panna e brodo. Il tutto va fatto addensare per alcuni minuti: a quel punto le scaloppine potranno essere portate in tavola con il sughetto così ottenuto, eventualmente con del purè di patate.
Il filetto di struzzo all’aceto balsamico
È da leccarsi i baffi, almeno stando alle opinioni di chi ha già avuto modo di provarlo, anche il filetto di struzzo all’aceto balsamico. Dopo aver tagliato il filetto, lo si deve mettere a marinare in un composto di miele e aceto per alcuni minuti. La carne così marinata va, quindi, fatta rosolare in olio caldo. A mano a mano che la cottura procede, poi, si unisce la marinatura. Quando il filetto è pronto, lo si può servire con delle verdure di contorno ed eventualmente un altro po’ di aceto balsamico a crudo. Il consiglio è di tagliare i filetti scegliendo uno spessore sottile e di non esagerare con la cottura, in modo che in mezzo si mantenga il peculiare rosso della carne.
I medaglioni di struzzo ripieni
Infine, un’altra delle possibili ricette in cui ci si può cimentare avendo a disposizione la carne di struzzo è quella dei medaglioni ripieni: anche in questo caso, una preparazione non troppo complicata ma davvero invitante. Per procedere c’è bisogno di hamburger di struzzo, da mettere a rosolare con un filo di olio su entrambi i lati. Dopodiché è necessario appoggiare sulla carne un po’ di formaggio e del prosciutto (anche in questo caso, di struzzo). Si mette il coperchio sulla padella e si prolunga la cottura a fiamma bassa per far sì che il formaggio si possa sciogliere.
La carne di struzzo si compra su Internet
Se il macellaio di fiducia e il supermercato che si è abituati a frequentare non forniscono la carne di struzzo, non c’è di che preoccuparsi. La si può comprare, infatti, direttamente su Internet, scegliendo i prodotti a marchio Più Gusto che si possono trovare sul sito web Carnedistruzzo.it. Provengono da un allevamento rigorosamente italiano di cui ci si può fidare a occhi chiusi, organizzato per garantire il benessere di tutti gli struzzi.
Occhi sempre ben puntati sul crimine organizzato e le sue trame. In questo senso, puntuale come ogni anno, sono arrivati i report dell’Unità di Informazione Finanziaria di Bankitalia, depositati in Commissione Antimafia al Senato. C’entrano, ovviamente, tanti settori. Ma alcuni sono più esposti di altri, come quello dei giochi. Qui l’UIF ha evidenziato una sostanziale contrazione delle segnalazioni di circa l’11% rispetto al 2019, attribuibile alle misure restrittive varate dal Governo per bloccare l’emergenza Covid-19. Il calo ha interessato gli operatori tradizionali dei comparti slot machine, bingo e VLT mentre nel frattempo sono andate aumentando le segnalazioni riferite al gioco online di circa il +67%.
In un momento di epocale difficoltà economica per tutti i settori, il crimine organizzato ha allargato i suoi tentacoli. Nel settore gioco questo si è tradotto in un ampliamento delle opportunità dell’esercizio abusivo ed illegale delle attività. Dall’analisi delle segnalazioni è venuto fuori che il crimine organizzato, in tutte le sue differenti componenti, si è inserito in tutte le operazioni connesse alla pandemia: 341 segnalazioni Covid lo confermano, e sono tutte negli archivi della DNA, potenzialmente collegate ad associazioni a delinquere. In tutto ciò la disciplina antiriciclaggio è stata interessata da varie modifiche, poi inserite nel Decreto Semplificazioni voluto proprio per favorire processi telematici di acquisizione della clientela.
Per quel che concerne l’operatività a distanza, l’identità è verificata su documenti, dati, informazioni ottenute da fonti affidabili ed indipendenti, al di là del riscontro del documento di riconoscimento. Si è anche assistito ad un allargamento delle forme di identità digitale consentite per identificare soggetti a distanza. Previsioni tutte da valutare positivamente in quanto consentono di operare con agevolezza nel contesto delle attuali misure restrittive e di emergenza. I rischi che esse comportano vanno mitigati con procedure e controlli, per identificare tutti gli abusi da parte di chi cerca di identificarsi sotto mentite spoglie. Il tutto per evitare che queste semplificazioni vadano ad agevolare tutti quei servizi e strumenti di pagamento volti ad ostacolare o a rendere più oneroso il tracciamento delle operazioni nell’ambito di indagini finanziarie o investigative.
La pandemia di Covid-19 ha modificato nel profondo l’economia italiana e mondiale, con conseguenze disastrose per alcuni settori e, al tempo stesso, con l’apertura di nuove opportunità per chi possiede risorse da investire. Non è affatto vero, infatti, che tutte le aziende stiano vivendo un periodo di crisi: basti pensare al comparto delle vendite online, che ha rapidamente moltiplicato il suo volume d’affari, oppure alle imprese specializzate in servizi di pulizia, igienizzazione e sanificazione di locali, fondamentali per la ripresa delle attività. Con questo articolo, quindi, vogliamo rispondere ad una domanda posta con particolare frequenza e trattare un argomento molto attuale: come avviare una ditta di pulizie e sanificazioni? Quali sono i requisiti? Quali spese bisogna affrontare in un primo momento? Facciamo subito il punto della situazione e scopriamo insieme i principali passaggi.
Igienizzazione e sanificazione
Prima di illustrare i vari step per aprire un’impresa di pulizie, igienizzazioni e sanificazioni, è necessario avere chiare le differenze tra i suddetti termini. Il concetto di “pulizia” lo conosciamo tutti, mentre gli altri due sono spesso considerati - erroneamente - identici. Riprendendo la circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute, possiamo distinguere gli interventi di sanificazione, necessari in tutti quei casi in cui è stata accertata la presenza di uno o più soggetti con Covid, da quelli di igienizzazione, da effettuarsi prima della riapertura di negozi, uffici, ecc., nei quali non sono stati rilevati casi di contagio.
Come avviare una ditta specializzata?
Gli interventi di igienizzazione e sanificazione sono importantissimi per contenere la diffusione del virus e preservare la salute di lavoratori e clienti. Pertanto, possono essere eseguiti soltanto dalle imprese che soddisfano i criteri stabiliti dalla normativa. Quali sono?
1) Requisiti tecnico-professionali per imprese di disinfestazioni
2) Certificazioni ISO 9001 – ISO 14001
L’avvio della nuova impresa avviene attraverso una pratica telematica chiamata “ComUnica”, che permette di interagire simultaneamente con le Camere di Commercio, l’Agenzia delle Entrate, INPS e INAIL, in modo da adempiere a tutti gli obblighi amministrativi (come l’iscrizione al Registro delle Imprese), fiscali (apertura della Partita IVA), previdenziali, ecc.. Parallelamente alla ComUnica, va presentata anche la cosiddetta “SCIA” presso gli sportelli SUAP del Comune, allegando l’intera documentazione che attesti il possesso dei requisiti: titoli di studio e/o esperienza dimostrabile nel settore, intestazione conto corrente bancario, ecc..