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Primi anticipi dei saldi: gli sconti sono scattati in Campania, in Sicilia ed in Basilicata.

Da sabato 6 luglio inoltre lo shopping scontato sarà possibile anche nelle restanti Regioni.

 

 

 

 

Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio, quest'anno per l'acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media poco meno di 230 euro - circa 100 euro pro capite - per un valore complessivo intorno ai 3,5 miliardi di euro.

Ben diversa la stima che arriva dall'Osservatorio Federconsumatori, secondo il quale l'andamento delle vendite sarà piuttosto timido e contenuto. Con la consueta indagine per misurare il termometro degli acquisti nelle città di Roma, Milano e Napoli, Federconsumatori ritiene che la spesa media sarà di 134 euro a famiglia, per un giro di affari complessivo di 1,28 miliardi.

Quel che mette tutti d'accordo è l'analisi di quel che è accaduto fino ad ora nei negozi.

Come hanno già sottolineato gli addetti ai lavori a maggio, il meteo di primavera ha fatto gravi danni al commercio.

Il presidente di Federazione Moda Italia/Confcommercio, Renato Borghi, concorda: "Le vendite di primavera sono letteralmente saltate, creando una condizione di disastro economico per le imprese e sarebbe legittimo invocare lo stato di calamità per il settore che è fortemente condizionato dalla stagionalità insita nei prodotti di moda.

I saldi estivi valgono circa il 12% dei fatturati dei negozi di moda.

L'auspicio è, quindi, che almeno in questi saldi riparta la corsa allo shopping e si possa riscontrare un'effervescenza dei consumi anche se i nostri commercianti possono solo sperare di 'fare cassa', ma non certo di recuperare una stagione mai partita".

Dalla Confcommercio arriva infine uno specchietto sui principali elementi da tenere in considerazione quando si effettua un acquisto:

Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002).

In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato.

Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Prova dei capi

Non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante.

Pagamenti

Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.

Prodotti in vendita

I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

Indicazione del prezzo

Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

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Ormai l’Italia è finita.

Siamo senza legge.

Tutti possono fare tutto.

Anche aggredire chi ha il proprio dovere

Capotreno aggredita dopo aver chiesto i biglietti: denunciate tre passeggere

Ad Avigliana sul treno regionale Torino-Susa la Capotreno èstata aggredita da tre passeggere romene.

 

L'hanno aggredita, spintonata e ingiuriata. Tutto perchè aveva chiesto loro il biglietto del treno.

E' successo ieri mattina, mercoledì 3 luglio 2019, sul treno regionale che da Torino Porta Nuova era diretto verso Susa.

A dare l'allarme un passeggero, che ha richiesto l'intervento degli agenti della polizia ferroviaria di Bussoleno attraverso il numero unico di emergenza.

Saliti a bordo del treno ad Avigliana hanno così fermato tre giovani viaggiatrici di nazionalità romena, denunciate: tutte e tre sono residenti nel campo nomadi di via Germagnano a Torino.

La capotreno, che si era messa al riparo dentro ad uno scompartimento, è stata poi portata in ospedale a scopo precauzionale.

I passeggeri, invece, sono stati trasbordati su altri convogli diretti a Susa.

Ndr. Vorremmo sapere se il signor Papa è stato informato!

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(ANSA) - BARI, 03 LUG - La Corte di Appello di Bari, ribaltando la sentenza di primo grado, ha condannato alla pena di 5 anni di reclusione il 26enne afghano Hakim Nasiri, ritenuto responsabile del reato di partecipazione ad associazione finalizzata al terrorismo internazionale di matrice islamica.

 

 

 

Nasiri è accusato di fare parte di una cellula terroristica di matrice islamica pronta a progettare attentati in Italia e all'estero grazie al supporto logistico ed economico di affiliati all'Isis.

Hakim Nasiri fu fermato con altri due (condannati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina) dai carabinieri nel maggio 2016.

Nasiri fu poi rimesso in libertà dopo 3 giorni, tornò in carcere su disposizione della Cassazione nell'aprile 2017 e fu rimesso in libertà nel giugno 2018 dopo l'assoluzione "per non aver commesso il fatto".

I giudici dell'appello hanno accolto il ricorso del procuratore aggiunto Roberto Rossi.

Agli atti delle indagini ci sono intercettazioni, video, foto di armi e combattenti e documenti inneggianti al jihad.

Ndr Venite in Italia dove potete fare tutto con la pretesa della impunità!

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