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Incredibile!

La Germania rispedisce in Italia quale primo paese di sbarco tantissimi migranti

Ed ora ipocritamente il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer si appella quindi "ai nostri condivisi valori cristiani" e chiede a Salvini di riconsiderare la sua posizione di rifiutare l'apertura dei porti italiani.

Più che ridicolo, vergognoso.

"Le chiedo di riconsiderare la sua posizione di rifiutare l'apertura dei porti italiani".

E' un passaggio della lettera, a cui l'Adnkronos ha avuto accesso, che il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer ha inviato al ministro dell'Interno Matteo Salvini.

"Conosco bene e riconosco gli sforzi compiuti dal governo italiano e il grande contributo che il popolo italiano ha apportato per contribuire alla soluzione della situazione dei migranti e al miglioramento della situazione umanitaria nel Mediterraneo.

L'Italia ha più volte beneficiato della solidarietà degli Stati membri europei in passato".

"La Germania e l'Italia, in quanto Stati membri fondatori dell'Unione europea, devono riuscire a trovare risposte europee alla sfida della situazione migratoria nel Mediterraneo" si legge.

Il ministro dell'Interno tedesco si appella quindi "ai nostri condivisi valori cristiani".

Ma la affermazione più aberrante ed ipocrita è quella che secondo Seehofer, "non deve fare alcuna differenza quale organizzazione" compia il salvataggio di migranti nel Mediterraneo, non conta "sotto quale bandiera stia navigando" un'imbarcazione o "se l'equipaggio di una nave o un'Ong provenga dalla Germania, dall'Italia o da un altro paese membro" dell'Ue.

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Giuseppe Sala sindaco di Milano è stato condannato a sei mesi reclusione,per fatti connessi ad Expo.

La sentenza è stata emessa dai giudici della decima sezione penale.

 

 

 

 

 

 

 

Sala è accusato di aver retrodatato due verbali con cui, nel maggio del 2012, sono stati sostituiti due componenti della commissione di gara per l'assegnazione del maxi appalto per la Piastra dei servizi dell'Esposizione Universale del 2015.

Lui si difende sostenendo che la sentenza«Non produrrà effetto sulla mia capacità di essere sindaco»

Immediata la difesa da parte del PD. Non da parte di Zingaretti ma da parte del il segretario regionale del Pd lombardo Vinicio Peluffo il quale sostiene che il sindaco di Milano «ha sempre operato nell'interesse pubblico, per amore di questa città. A lui Milano e i milanesi devono molto. Saremo al suo fianco nei prossimi anni di mandato».

Diverse e distanti le reazioni di Lega e M5s

Matteo Salvini interviene sulla questione, senza esultare per la condanna: “Non sono abituato a festeggiare le condanne altrui. Voglio leggermi gli atti. Da milanese sono orgoglioso di come è stato gestito Expo. Se c’è stato un errore verificheremo di che tipo di errore si tratta, però mentre a sinistra di solito festeggiano le sentenze contro Tizio e contro Caio, io da milanese non festeggio se il mio sindaco viene condannato”.

A chiedere un passo indietro, invece, il Movimento 5 stelle:“Sembra una lotteria, invece è la triste realtà. Ormai abbiamo perso il conto di tutti gli indagati e condannati del partito Democratico. L’ultimo, in ordine temporale, è Sala, importante esponente del Pd e renziano doc, condannato per falso ideologico a una pena di 6 mesi di reclusione (convertita in 45.000 euro di multa)”, si legge sulla pagina Facebook del Movimento.

Poi la domanda, diretta, al segretario dem: “Ancora una volta ci ritroviamo a fare la solita domanda al segretario del Pd Nicola Zingaretti: caccerai, o meno, dal tuo partito un condannato? E siccome immaginiamo già la (non) risposta di Zingaretti, facciamo notare a Sala che se vuole veramente bene ai milanesi dovrebbe mollare subito la sua poltrona.

Pochi giri di parole, in questi casi c’è solo una cosa da fare: dimettersi da sindaco di Milano. E dovrebbe farlo anche velocemente”.

Nel documento si legge ancora: “Il Pd tra indagati e condannati nelle ultime settimane ha superato ogni record. Ma Zingaretti tace.

Davvero imbarazzante, altro che rispetto delle regole, in casa Pd quello che conta è occupare i posti di comando.

Cambiano i segretari ma il Partito democratico rimane sempre lo stesso!

E domani chi sarà il ‘condannato del giorno nel Pd’?”, conclude il post.

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La ragazza aveva prima tentato di estorcere del denaro all'uomo, imponendogli il pagamento di una somma di denaro per poter riavere indietro la carta d'identità, rubata poco prima.

 

 

 

 

Dopo di che, visto naufragare il tentativo di estorsione, ha puntato direttamente all'anello d'oro del 62enne

Ha cercato di estorcere del denaro ad un 62enne di Sessa Aurunca (Caserta) dopo avergli sottratto un documento d'identità, poi, al suo rifiuto di pagare per poterlo riavere indietro, gli ha rubato la fede nuziale mordendolo all'anulare.

L'episodio, che ha visto come protagonista una rumena di 21 anni domiciliata a Napoli, tale L.S., è avvenuto durante la serata dello scorso martedì.

A denunciare l'episodio la vittima, un uomo del posto di 62 anni, che ha raccontato ai militari della stazione di Sassa Aurunca di essere stato aggredito da una giovane straniera.

Convinta di poter ottenere un facile guadagno in modo rapido, la 21enne ha rubato la carta d'identità dell'uomo e si è detta disposta alla restituzione del documento unicamente dopo il pagamento di una somma di denaro.

La replica della vittima, per nulla intenzionata a piegarsi al ricatto, ha spiazzato la rumena, che non si è comunque persa d'animo, dato che già aveva individuato il modo di potersi rivalere.

Puntata la fede d'oro dell'uomo, la giovane gli ha afferrato la mano sinistra ed ha iniziato a mordere l'anulare fino a che non è riuscita a sfilarla, per poi darsi alla fuga.

Grazie alle informazioni raccolte, i militari sono riusciti a ricostruire un possibile percorso della 21enne, rintracciata poche ore dopo in piazza Luigi Toro.

Appena scesa da un autobus proveniente da Napoli, la ragazza era in compagnia di altri 4 connazionali, domiciliati nel campo nomadi di Forcella.

Stando a quanto riferito dalla stampa locale, per questi ultimi sono in corso le pratiche di emissione del foglio di via obbligatorio dal comune del casertano.

Tratta in arresto, invece, la giovane è accusata di tentata estorsione e rapina, reati per i quali si trova ora reclusa dietro le sbarre del carcere femminile di Pozzuoli (Napoli), in attesa di udienza di convalida

IlGiornale.it Federico Garau - Ven, 05/07/2019 - 13:23

Ndr Nessun problema. Quand’anche fosse condannata come le altre ROM ha modo di non andare in galera

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