A chi è sfuggito il particolare, è da ricordare che nella nostra nazione si spendono complessivamente circa 50 miliardi di euro all’anno per i consumi termici ed elettrici negli edifici residenziali, (abitazioni) e circa 2 miliardi nelle scuole e 800 milioni negli edifici pubblici.
Sarebbe allora opportuno in tempi di crisi, sviluppare delle strategie dedicate a al patrimonio Comunale (scuole – edifici pubblici, illuminazione strade, circoli didattici ecc..) nonché privato, riuscendo a far comprendere che le risorse da destinare al risparmio energetico non devono essere considerate delle spese, ma come investimenti atti a far risparmiare sui tributi (TASI oneri indivisibili). In particolare, parliamo degli edifici utilizzati ad uffici pubblici e delle scuole che sono costruite già da diverso tempo, magari con vetri singoli apposti alle finestre di vecchia fattezza.
Tali accorgimenti, consentirebbero sicuramente di avere anche un risparmio tra i consumi termici ed elettrici, senza considerare il risparmio che si avrebbe dall’illuminazione cittadina. Applicando un mix di interventi differenziati, soprattutto nella nostra Amantea, zona climatica di sicuro e certo accumulo di energia alternativa, scenderebbe la “bolletta energetica” per l’Enti e naturalmente quella di tutti i cittadini (compresi gli amministratori) per quanto concerne parte dei tributi.
Orbene, senza dilungarmi in discorsi tecnici che non sarei in grado di affrontare, ma da quanto asserito tra le poche righe, vorrei suggerire al Sindaco Dott.ssa Monica SABATINO e all’intero entourage (compresa l’opposizione), visto che i fondi per la ricostruzione del lungomare ormai sono “deviati”, a questo punto, non sarebbe utile utilizzare quelle somme per la messa in opera di attrezzature utili al risparmio energetico, su tutti gli edifici di proprietà comunale, per la pubblica via ed in parte, incentivare i cittadini all’installazione degli stessi e/o altri sistemi di risparmio energetico, dando a tutti piccoli contribuiti a fondo perduto?
Amantea 14.012015 Cav. Giovanni LISCOTTI