Un forte rumore ha svegliato stamattina i pochi abitanti di Catocastro.
Una casa del cinquecento è rovinosamente crollata ed ha anche danneggiato la struttura tubolare di sostegno del Collegio dei Gesuiti
Nessun ferito perchè ai primi segni premonitori risalenti al 27 febbraio 2008, più di sette anni fa, il comando di Polizia Municipale appose l’ordinanza che inibiva l’uso di alcune aree del centro storico.
Esisteva ,allora, un forte pericolo di crolli ed esiste ancora oggi.
Poi iniziarono i lavori di manutenzione del collegio gesuitico del 1600.
Lavori mai completati, anzi lavori che si sono fermati alla messa in opera di una faraonica struttura di tubi che avrebbe il compito di costituire un temporaneo momento di tutela del complesso.
Ora questo imponente crollo.
Viene giù un antico arco , ed insieme, la facciata di una casa cinquecentesca, un solaio e parte di un tetto.
Restano in piedi precariamente appesi al cielo due altissimi angoli della vecchia casa a tre piani
Dentro si vede un antico camino, bellissimo.
Ma le pietre ed i pezzi di muri hanno piegato parte dei tubi di sostegno del collegio gesuitico.
Non solo ma decine di mc di vecchie pietre hanno invaso la vecchia strada interna che portava i Monaci gesuiti dal ponte levatoio sul torrente Catocastro fino al collegio.
In questo modo le pietre hanno bloccato il flusso delle acque piovane costringendole a trovare altri percorsi ed incidendo sulla precaria stabilità di quanto è ancora rimasto in piedi.
Ma è tutto fortemente precario.
Grosse le lesioni di muri d’angolo, pronti a crollare.
Travi appese da un solo lato e pronte a piombare giù.
Muri interni tenuti da architravi supportati da porte precarie.
Il problema è che a fianco a queste mura appena crollate ci sono vecchi fabbricati appena restaurati in qualche modo.
Paura nei pochi abitanti del centro storico.
Timori nei proprietari delle poche antiche abitazioni.
Nei prossimi giorni è certa la presenza sul posto dei tecnici del comune per verificare se esista qualche pericolo per la tenuta della grande armatura di sostegno delle alte mura dell’antico collegio dei Gesuiti.
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