Apprendo, con piacere, che è stato ufficialmente aperto il cantiere che porterà entro il prossimo
30 Novembre alla realizzazione della pista ciclabile, grazie ad un progetto specifico inserito nei Pisl dalla passata amministrazione e che ora è arrivato alla partenza dei lavori di realizzazione.
Questo prevede spiega l’assessore ai lavori pubblici un circuito dedicato agli amanti delle due ruote, bypassando il traffico veicolare della S.S. 18, che oltretutto in questo periodo è ultra trafficata anche da mezzi pesanti.
Il percorso andrà dal torrente di Santa Maria fino ad arrivare in località Tonnara e non fino al porto
cosi come originariamente pensato, con una spesa complessiva di 475mila euro finanziata per il 90% dalla regione Calabria e per il 10 % dal comune di Amantea.
Per quanto ne so, la motivazione per cui non si poteva arrivare fino al porto, ma ci si doveva fermare alla tonnara, era dovuta alla mancanza di fondi sufficienti al completamento dell’opera.
Ora, però , apprendo che sulla base del regolamento previsto dalla regione Calabria che consente di accedere ai fondi rimasti inutilizzati per un importo massimo del 50% del pisl erogato si potrà dare seguito alla realizzazione di una seconda pista ciclabile a completamento della prima che verrà posizionata nell’area del nascente palazzetto dello sport con un una spesa complessiva di 237 mila euro per la quale si attende soltanto l’esito della richiesta.
Quindi la mia domanda sorge spontanea e cioè: “Perchè con i rimanenti fondi non si è pensato di completare la pista cosi come era in origine fino al porto?”
Questo avrebbe unito materialmente oltre che idealmente le due realtà del comune di Amantea.
E non posso non soffermarmi a riflettere sul fatto che Campora non solo non avrebbe la pista ciclabile ma che non ha neppure un campetto di calcio degno di tale nome.
Che cosa devono fare quindi i giovani di Campora per poter avere diritto alla sport come gli altri loro coetanei?
Accontentarsi della strada? Oppure dotarsi di auto e benzina per raggiungere Amantea?
In fondo, il comune è unico e il centro città dista soltanto 9 Km.
Io, invece, invito l’assessore Tempo a non perdere questa opportunità di riscatto nei confronti della
Comunità Camporese, ed a rivedere questo progetto non fermandolo alla Tonnara ma arrivando fino al porto, sfatando così ogni ipotesi di campanilismo possibile.
Lo chiedo direttamente all’assessore Tempo non solo per la carica che riveste, ma anche perchè se all’interno dell’amministrazione qualche Componente di Campora avesse minimamente tenuto un po’ al paese di origine ed all’unione, avrebbe sicuramente evitato a me di porre questa domanda.
Consigliere del gruppo Insieme per la Città
Concetta Veltri
Riceviamo e pubblichiamo.